il Fatto Quotidiano, 15 gennaio 2018
Dichiarazioni dei redditi, Isee e stipendi: novità e scadenze
Più tempo per fare la dichiarazione dei redditi (in attesa della sua abolizione tra 5 anni, come promesso dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffini), la nuova possibilità di mettersi in regola con le cartelle esattoriali attraverso la rottamazione, ma anche rimborsi Iva più veloci e l’importante scadenza del 15 gennaio per milioni di famiglie che dovranno richiedere l’Isee. Sono alcune delle novità fiscali scattate con il nuovo anno. Vediamole nel dettaglio.
Dichiarazione redditi. Penna alla mano, conviene cerchiare sul calendario il 23 luglio e il 31 ottobre, date entro le quali vanno presentati il 730 e l’Unico (insieme con Irap e 770). Slitta invece di un anno, al 2019, l’addio agli studi di settore. Il Fisco ha, infatti, ridefinito le scadenze della presentazione dei modelli, mentre è già scattato il conto alla rovescia per la fine della dichiarazione dei redditi: entro 5 anni non ci sarà più, perché sarà il Fisco a presentare al contribuente l’elaborazione dei dati che andranno solo controllati. E tra questi ci sono le cosiddette tax expenditures, cioè detrazioni e deduzioni che – nonostante da anni dovrebbero essere sfoltite – servono a far pagare meno tasse. Nel 2016, in particolare, gli esperti del Senato hanno censito ben 610 misure che costano allo Stato ogni anno 76,5 miliardi di euro, calcolando che solo due voci – la deduzione della rendita catastale dell’abitazione principale e le detrazioni per le spese sanitarie – riguardano più 10 milioni di contribuenti.
Rottamazione. Sarà possibile mettersi in regola con le cartelle esattoriali dal 2000 al 2017. Il termine per inviare la richiesta di adesione è il 15 maggio 2018. Il primo versamento va fatto entro il 30 giugno 2018 e le rate saranno come al solito 5: luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 (tali da coprire l’80% del debito) e febbraio 2019. La scadenza del 15 maggio vale anche per i “ripescati”, coloro che avevano chiesto rateizzazioni in passato e poi non avevano pagato.
Sono stati invece “scongelati” dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione 305.408 atti sospesi dal 23 dicembre al 7 gennaio 2018 per la consueta pausa natalizia.
Isee.Uno dei pilastri del welfare italiano, l’Indicatore della situazione economica equivalente, chiama invece a raccolta milioni di italiani: oggi scade il modello richiesto lo scorso anno. Così, tutti coloro che volessero continuare a beneficiare di prestazioni e servizi sociali o assistenziali la cui erogazione dipende dal reddito del nucleo familiare del richiedente (ad esempio, la mensa scolastica, le tasse universitarie, gli asili nidi o stabilire le graduatorie per i servizi all’infanzia, passando per gli sconti sugli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o per i bonus sui tributi locali, come la tassa sull’immondizia), devono andare sul sito dell’Inps o farsi aiutare dai Caf per compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) necessaria per calcolare l’Isee.
Rimborsi fiscali.Dal primo gennaio è cambiata anche la tempistica sul fronte dei rimborsi Iva per le imprese: ora vengono accrediti direttamente sui conti correnti. Senza il passaggio attraverso le tesorerie provinciali, si risparmieranno tre settimane di tempo. Il 2017 ha fatto registrare rimborsi complessivi per oltre 16 miliardi di euro a quasi 3,5 milioni di contribuenti tra famiglie e aziende per un importo complessivo restituito dal Fisco che supera del 13% quello del 2016.
Canone Rai. Tra i rimborsi, una voce degna di nota è quella rappresentata dal canone: le Entrate hanno risarcito 12 mila cittadini che non possedendo il televisore hanno richiesto il rimborso dei 90 euro addebitati automaticamente sulla bolletta della luce. Mentre nel 2017, secondo il ministero dell’Economia, il gettito è stato pari a 1,6 miliardi di euro (+8,6%), nonostante la riduzione dell’importo da 100 a 90 euro. Gli altri esenti sono chi ha compiuto 75 anni e ha un reddito non superiore a 6.713 euro, i militari e i diplomatici stranieri. La dichiarazione va compilata entro il 31 gennaio per l’esonero del pagamento per l’intero anno utilizzando il modello di dichiarazione sostitutiva (quadro A), che è disponibile sui siti delle Entrate e della Rai. Il modello va presentato dal contribuente o dall’erede tramite l’invio telematico, il Caf oppure “plico raccomandato” all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino. Saranno poi i fornitori di energia elettrica a rimborsare l’importo sulla bolletta entro 45 giorni dalla ricezione delle informazioni da parte delle Entrate.
Mai più stipendi cash.Da luglio, infine, entrerà in vigore un nuovo sistema di tracciabilità del pagamento delle retribuzioni che impone ai datori di lavoro o ai committenti di utilizzare esclusivamente bonifici, assegni bancari o postali e strumenti di pagamento elettronico.