Il Sole 24 Ore, 14 gennaio 2018
Scommesse sportive al record: nel 2017 puntati 10 miliardi
Il 2017 è l’anno dei primati per le scommesse sportive in Italia. La raccolta complessiva si avvicina ulteriormente alla soglia dei dieci miliardi, con un totale di 9,9 miliardi di euro (8,6 dei quali relativi alle vincite degli scommettitori). Un dato che spicca nel mare dei trend positivi dell’ultimo anno, che confermano il rilancio del settore, dopo gli 8,7 miliardi accumulati nel 2016 per ciò che riguarda la raccolta su canale fisico e quella su piattaforme telematiche. Un aumento con la spinta decisiva della Serie A nelle ultime settimane di campionato (il calcio incide ancora per oltre il 75% sul totale delle puntate su competizioni sportive), periodo natalizio che ha attirato maggiormente gli scommettitori. L’ultimo mese del 2017 ha infatti prodotto una spesa di poco inferiore ai 215 milioni, il 287% in più rispetto al dicembre 2016.
Un dato da record, quest’ultimo, per quanto riguarda la spesa sulle scommesse sportive (ovvero la differenza tra gli importi generati dalla raccolta e le vincite). Ma mese per mese tutto l’ultimo anno ha avuto picchi senza precedenti. Come il miliardo di euro raccolto ad aprile, con una spesa di 149,5 milioni e vincite per 852,5 milioni. Quanto basta per rispondere a un marzo nero, che ha dato conferme negative ai dati di febbraio: nel secondo mese dell’anno i concessionari avevano dovuto fare i conti con un payout al 95,9% e a marzo del 94,4%, con spese che in entrambi i casi si sono attestate sotto i cinquanta milioni (a febbraio addirittura 34,1 milioni). Rimangono gli unici due nei di un anno da ricordare per le scommesse in campo sportivo, che hanno sempre visto una spesa superiore ai settanta milioni ogni mese. Non a caso è stata da record anche la spesa dell’ultimo anno, pari a 1,34 miliardi di euro e in crescita del 44,5% rispetto ai 925 milioni del 2016.
Questo per quanto riguarda le scommesse sportive su tutte le piattaforme. Nello specifico, inoltre, il 2017 è anche l’anno delle conferme per l’online. Solamente su piattaforma telematica gli italiani hanno speso 555,6 milioni nelle giocate di questo settore, oltre duecento milioni in più nel giro di un anno. Nel 2016 la spesa online per le scommesse sportive è stata di 348,6 milioni, dunque un aumento del 59,4% in dodici mesi. Significativa anche la portata della raccolta per le scommesse via internet, pari a 5,65 miliardi. Da sole, dunque, le scommesse sportive online rappresentano il 56% del valore di mercato del settore. Inoltre agli scommettitori, sotto forma di vincita, sono rientrati oltre cinque miliardi per quanto riguarda le giocate online. Anche in questo caso, la spesa record arriva a dicembre, con oltre 82 milioni di euro grazie al doppio turno di Serie A nel periodo natalizio. Sempre a dicembre si è registrato il payout medio più basso dell’anno: 82,8%.
L’ultimo anno conferma così l’aumento delle scommesse sportive legali in Italia. Nel 2013, tra canale fisico e telematico, la raccolta era di poco inferiore ai 3,85 miliardi, cifra che un anno dopo è stata avvicinata solo dalla raccolta per le scommesse in agenzia (3,74 miliardi), a cui si aggiungono gli 1,66 miliardi delle scommesse sportive online, per 5,5 miliardi complessivi. Il successivo passo avanti nel 2015 è stato reso possibile dall’exploit delle scommesse online, con una raccolta che si è avvicinata ai tre miliardi (3,73 miliardi dal canale fisico), fino ai record del 2016, superati nell’ultimo anno con una cifra sempre crescente di soldi spesi per il gioco legale.
L’incremento delle scommesse sportive nella Penisola fa felice anche l’Erario. Ridimensionata la querelle giuridica che in passato aveva spezzato il settore tra agenzie con regolare licenza dei Monopoli e quelle che agivano come centri trasmissione dati di agenzie con autorizzazioni comunitarie, oggi il gettito supera stabilmente i 200 milioni annui, con il calcio che ne assicura oltre 130 a stagione.
A livello globale la Serie A genera scommesse per 22 miliardi di euro, un volume di giocate più alto di quello che si riversa sulla Bundesliga (17,6 miliardi) e sulla Ligue 1 francese (12,3 miliardi), molto distante da quello della Liga spagnola (48 miliardi) e della Premier league inglese (74 miliardi).