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 2018  gennaio 13 Sabato calendario

Bellomo è stato cacciato ufficialmente dalla magistratura

Un astenuto e tredici voti a favore, e Francesco Bellomo è fuori dalla magistratura. Manca soltanto la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’organo di autogoverno dei giudici amministrativi (Cpga) ha ratificato il parere espresso mercoledì dagli oltre 70 componenti del Consiglio di Stato riuniti in adunanza generale, che hanno votato quasi all’unanimità per la destituzione del magistrato, travolto dallo scandalo per aver imposto alle allieve della sua scuola Diritto e scienza il rispetto di un contratto che imponeva un dress code osé e la rinuncia al matrimonio. Il Consiglio di Stato ha ratificato la decisione e, ora, l’attenzione si sposta proprio sulle scuole per aspiranti magistrati. A porre la questione è stato il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, arrivato ieri al plenum del Cpga. Sul punto c’è anche un ordine del giorno in calendario al Comitato direttivo centrale dell’Anm previsto per oggi. Servono rigore e criteri certi per autorizzare gli incarichi di docenza. Dopo la firma di Mattarella, per Bellomo si aprirà quasi certamente la strada del ricorso da presentare al Tar e che, in caso di appello, tornerà al vaglio proprio del Consiglio di Stato. LA VICENDA
La destituzione arriva a distanza di quasi un anno dall’avvio dell’iter disciplinare, scattato nel febbraio 2016 con la denuncia del padre di una borsista che accusava Bellomo di avere sottoposto la figlia a pressioni psicologiche eccessive. La ragazza era finita in ospedale.LE INCHIESTE
Nel frattempo, proseguono anche i procedimenti giudiziari a carico dell’ormai ex magistrato, indagato dalle procure di Bari e di Piacenza per estorsione, stalking e lesioni. Nel primo parere espresso dalla commissione speciale, in cui veniva appunto sollecitata la destituzione, si legge che Bellomo avrebbe imposto alle allieve «un codice di condotta che conteneva obblighi di natura personale: tra questi, indossare un abbigliamento precisamente descritto, ad esempio per le donne gonne corte o vestiario appariscente per certe occasioni. E il divieto di avere relazioni intime con soggetti non in possesso di un quoziente intellettivo superiore a un certo standard».
Il segretario generale della Giustizia amministrativa, Mario Luigi Torsello, ha assicurato che la questione verrà affrontata in «tempi molto brevi», considerando che «è il primo caso della storia in cui un magistrato viene destituito senza che vi sia stato un processo penale». L’inchiesta di Piacenza, la prima in cui Bellomo è stato indagato insieme al pm di Rovigo Davide Nalin, infatti, non era ancora stata aperta quando il disciplinare in Consiglio di Stato ha avviato il procedimento. Il messaggio di Pajno è netto: «È necessario procedere ad un profondo ripensamento della materia riguardante gli incarichi di insegnamento nelle scuole di preparazione ai concorsi in magistratura».