Corriere della Sera, 12 gennaio 2018
Tourbamento
Quand’è che un approccio si trasforma in molestia? Juliana Corrales è un’adolescente californiana in gita scolastica a Parigi e scommette con le compagne che bacerà uno sconosciuto sulla Tour Eiffel. Lo individua, lo abborda e lo bacia con il suo pieno consenso. Fin qui nessuna molestia, solo molta faccia tosta (ma noi timidi siamo brontosauri destinati all’estinzione). Tornata a casa, Juliana si strugge. Quel bacio le è rimasto impigliato alle labbra, ma di lui conserva soltanto il nome, Gavin, e il volto immortalato sul telefonino. Munita di quei due indizi, si affaccia al balcone di Twitter e chiede aiuto alla comunità globale: «Aiutatemi a trovare questo ragazzo». Sarà romantica, però è invadente. Non siamo ancora nei territori della molestia, ma la sua passione comincia ad assomigliare a un’ossessione. La Rete compie il suo sporco lavoro e rintraccia la preda: nel giro di poche ore il profilo Facebook del giovanotto viene girato alla cacciatrice. Juliana legge e fa due scoperte. La prima è che Gavin vive in Texas. La seconda è che è felicemente fidanzato (almeno fino alla pubblicazione di questa storia).
La baciatrice della Torre incassa il colpo e scrive un messaggio pubblico: «Vi ringrazio, ma vi chiedo la cortesia di non disturbarlo oltre: non vorrei causargli dei problemi». Di fronte all’indisponibilità di lui, il gioco della seduzione si è fermato. E Juliana, che fin qui ci era sembrata una simpatica sciocchina, si rivela una persona adulta. Un’autentica rarità, specie tra gli adulti.