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 2018  gennaio 11 Giovedì calendario

Alternanza scuola lavoro, è richiesta la “bella presenza”

Vuoi lavorare in pasticceria? Va bene, ma solo se hai una “bella presenza”. Ti piacerebbe un posto alla reception di qualche albergo? Serve un buon inglese, certo, ma anche qui non si scappa: “Richiesta bella presenza”. Sempre più commercianti impongono queste clausole nei loro annunci, ma alcune di queste offerte di lavoro compaiono anche sul portale online dedicato all’alternanza scuola-lavoro, il programma inserito nella riforma della Buona Scuola renziana che rende obbligatorio per gli studenti un periodo di apprendistato in aziende o associazioni negli ultimi tre anni di superiori.
Sul sito dedicato all’alternanza – che ha i loghi di ministero dell’Istruzione, del Lavoro e di quello per lo Sviluppo economico e i simboli delle Camere di Commercio, UnionCamere e InfoCamere – ogni studente può scoprire quali imprese mettono a disposizione posti sul territorio, consultando nel dettaglio le offerte. Tra queste, una storica pasticceria di Gorle, a due passi da Bergamo, mette a disposizione due posti per l’alternanza, ma chiarisce, in maiuscolo: “Richiesta bella presenza, serietà, impegno”. Annuncio che, protesta il proprietario, non rispecchia la filosofia del locale e sarebbe frutto di un malinteso con il ministero, ma che resta lì da mesi senza che nessuno intervenga. Un albergo a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, offre ai ragazzi due posti per 90 giorni come receptionist, purché il candidato dimostri “propensione all’accoglienza, pulizia, bella presenza”, qualità che nell’annuncio vengono richieste ancor prima della “comprensione della lingue inglese”. L’hotel di Terranuova è in buona compagnia: altre attività di alloggio interpretano allo stesso modo l’alternanza. Un albergo a 4 stelle di Gais, ottanta chilometri sopra Bolzano, aveva pubblicato un annuncio per trovare un addetto alla reception per i mesi estivi dell’anno scorso. Oltre alla “buona conoscenza linguistica” di tedesco e italiano, neanche a dirlo, nell’annuncio, ancora disponibile sul portale, spicca l’aggiunta: “Richiesta bella presenza”. Criteri simili a quelli richiesti da una struttura di Rignano sull’Arno (Firenze), che affitta camere sia in modalità alberghiera sia per feste ed eventi privati. Fino allo scorso ottobre per gli studenti erano ben dieci le posizioni aperte nell’accoglienza del cliente, alle solite condizioni: “Maschio, femmina, bella presenza, pulizia e igiene personale”. Requisito primario, messo in chiaro prima delle lingue e del dress code, e prima anche di curiose limitazioni a “piercing e tatuaggi”. D’altra parte, come specifica lo stesso annuncio, “dal comportamento di questa figura professionale derivano le recensioni positive o negative che il turista lascerà sui portali”. Niente sgarri, quindi, soprattutto sull’aspetto fisico.
Meno di un mese fa il ministero del Lavoro si era dovuto scusare per un caso simile e aveva dovuto rimuovere un annuncio dal portale di Garanzia Giovani perché un’azienda specificava di essere alla ricerca di “un’impiegata di bella presenza”. La polemica scaturita sui social, all’epoca, sembrava aver messo in guardia il governo rispetto alle offerte pubblicate dalle aziende sui propri portali, ma evidentemente gli staff dei ministeri continuano a non vigilare abbastanza.