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 2018  gennaio 11 Giovedì calendario

Clima, New York fa causa a cinque big del petrolio

Donald Trump ha ritirato il governo federale degli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi, ma le amministrazioni locali statunitensi continuano, anzi, intensificano, la loro battaglia contro il surriscaldamento globale.
Ieri la città di New York ha citato in giudizio cinque grandi compagnie petrolifere, aggiungendo il suo nome al numero crescente di Comuni che tentano di inchiodare l’industria dell’estrazione e della raffinazione alla responsabilità dell’emissione di gas serra nociva e quindi dei danni causati dai cambiamenti climatici. Non solo. La Grande mela ha anche deciso di cancellare tutti gli investimenti dei propri fondi pensione, circa cinque miliardi di dollari, nelle società di petrolio e gas. Nel mirino di entrambe le misure sono i gruppi Exxon, Bp, Chevron, Royal Dutch e Shell, le cinque più grandi società di combustibili fossili di proprietà degli investitori azionari. «New York si schiera a fianco delle generazioni future e libera i suoi fondi pensione dai combustibili fossili – ha detto ieri il sindaco della metropoli, il democratico Bill de Blasio –.
Allo stesso tempo, portiamo la lotta contro il cambiamento climatico direttamente alle porte alle società di combustibili che conoscono i suoi effetti e intenzionalmente ingannano il pubblico per proteggere i loro profitti. Mentre il cambiamento climatico continua a peggiorare, spetta alle aziende la cui avidità ci ha messo in questa posizione sostenere il costo di rendere New York più sicura e più resistente».
Il presidente Trump ha ribadito che «l’accordo di Parigi che abbiamo firmato era molto ingiusto per gli Stati Uniti», ma «in teoria potremmo tornarci», ha aggiunto come già altre volte nelle scorse settimane pur restando sul vago. La città di New York cercherà, intanto, di ottenere per vie legali miliardi di danni da utilizzare per miglioramenti infrastrutturali necessari a tutelare i newyorkesi dagli effetti crescenti dei cambiamenti climatici. Il Comune ha già iniziato a implementare un piano sul clima da 20 miliardi di dollari per proteggere la metropoli dall’innalzamento del livello del mare e dalle condizioni meteorologiche estreme.
«Salvaguardare la pensione dei nostri poliziotti, insegnanti e vigili del fuoco è la nostra priorità e crediamo che il loro futuro finanziario sia legato alla sostenibilità del pianeta», ha aggiunto il responsabile delle finanze municipali, Scott Stringer, illustrando la cancellazione degli investimenti.
La città in questo modo si è unita a un movimento, nato circa sei anni fa, che ha già portato centinaia di investitori istituzionali in tutto il mondo, che gestiscono 5.500 miliardi di dollari, a disinvestire dal settore fossile. Tra le città che hanno deciso di rinunciare a questo tipo di profitti si annoverano Washington D.C., Berlino e Città del Capo, in Sudafrica.