Il Messaggero, 11 gennaio 2018
Com’è chic volgersi al passato
Riflettori puntati sul cinema a Pitti Immagine 93 in scena a Firenze fino a domani e su un uomo che ritorna il gentleman del grande schermo degli anni Quaranta e Cinquanta. Lui non si scompone mai troppo e rilegge il passato indossando abiti dal sapore classico, ma alleggeriti nei tessuti e nelle forme, con qualche immancabile dettaglio tecnico. Corneliani, tra i grandi ritorni a Pitti, immagina così il suo lui e mixa sapientemente sartorialità, dettagli su misura e accenni di abbigliamento sportivo, soprattutto di derivazione sciistica, celando sotto una corazza esterna sinuosa un interno tecnico e confortevole.
FIBRE NOBILI
Dall’archivio dell’azienda derivano i tessuti utilizzati in particolare per cappotti ampi, lunghi e con l’allacciatura a vestaglia. Le stoffe della tradizione, però, sono rese più morbide e alleggerite, al punto da avere un peso quasi impercettibile sulle spalle. Anche il piumino è sartoriale, in pelle imbottita anti-acqua e anti-macchia. La maglieria è tutta fatta a mano in fibre nobili come il cashmere, così come il bomber che si abbina a pantaloni con doppia pences che richiamano lo stile della tuta.
La tendenza a forme confortevoli, che non costringono, leggermente bombate, è propria anche della collezione presentata da Brunello Cucinelli che propone quest’anno pantaloni con la doppia pences e colori polverosi. Morbidezza anche da Paoloni: qui il modello predominante di giacca è in maglia o in jersey, mono o doppiopetto. Tra le proposte più significative di Angelo Nardelli per il prossimo autunno/inverno due giacche anch’esse morbide come un maglione e in jersey, più o meno decostruite nelle tonalità del grigio, del coccio, del bordeaux e nella fantasia del gessato largo.
Forme più morbide, come da tradizione americana, per Brooks Brothers, che ha scelto Firenze per dare il via alle celebrazioni del suo 200esimo compleanno. Il più antico brand di abbigliamento a stelle e strisce ha sfilato per la prima volta ieri sera nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, accompagnato dalle musiche dal vivo dell’Orchesta Filarmonica Italiana. Lo stesso edificio ospita da oggi fino a domenica una retrospettiva sugli archivi dell’azienda. Lo show ha visto in scena riedizioni di capi culto, come la famosa camicia button down o i blazer, ma anche nuove soluzioni come giacche portate dentro i pantaloni, in un mix di stagioni e stili, dove in passerella sono saliti uomini ma anche donne.
DOLCEVITA
Forme ampie e avvolgenti da Cruciani, che con questa edizione di Pitti inaugura un inedito percorso. Il nuovo direttore creativo, Pierluigi Fucci, sceglie, sia per lei che per lui, colori forti e volumi comodi che si declinano in maxi maglioni e cardigan over, assimilabili a cappotti, da abbinare, magari, con dolcevita più sottili in seta e cashmere.
Ai piedi come calze, ma anche sotto la giacca in forma di gilet, Gallo propone una delle fantasie più usuali per il gentiluomo inglese d’altri tempi, il principe di Galles. Pollini sdogana la scarpa da ginnastica. Il modello ha una forma semplificata, tomaia in vitello liscio, in agnello lavato con fodera in montone o in vitello bottalato con il simbolo del brand ricamato e suola in gomma. Anche camminando si possono assecondare le proprie passioni. Così la nuova sneaker BePositive nasce dalla collaborazione con il dj e produttore discografico Tommy Vee: il modello si chiama Track 4 ed è caratterizzato da borchie piramidali laterali. Scarpe da ginnastica, ma anche modelli più formali da Castori, con le francesine in pelle pezzo unico tinte a mano in dodici colori. The Bridge per le sue ventiquattrore e zaini torna agli anni 70, aggiornati con nuovi disegni e cromie vegetali: la doctor bag diventa un borsone da fine settimana.