Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  gennaio 11 Giovedì calendario

Diritto & Rovescio

Capisco che il sindaco di Roma, Virginia Raggi, alla fine del suo primo mandato, non voglia, come ha detto ufficialmente, ripresentarsi per poter ottenere un nuovo mandato: è da un anno e mezzo infatti che, come primo cittadino della capitale, prende schiaffi tutti i giorni sui media di tutti i paesi del mondo. Ed è stufa di fare il punching ball. Meno comprensibile è stato il sommesso addio dell’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che, in compenso, veniva elogiato da tutti. Assolutamente imprevisto infine è l’addio di Roberto Maroni alla presidenza della Regione Lombardia, dove peraltro aveva operato benissimo e alla vigilia di una rielezione certa. Per trovare il filo interpretativo di questa matassa mi viene in mente questa barzelletta. Un ladro, fatto il buco nella parete, appena sporge, prende una legnata sui denti dalle guardie che lo aspettavano. Rincula di brutto con una mano sulla bocca. Al complice che gli chiede, sorpreso: «Che succede?», risponde: «Vai avanti tu che mi scappa da ridere».