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 2018  gennaio 09 Martedì calendario

APPUNTI SU DI MAIO PER GAZZETTA

CORRIERE.IT –
Luiigi Di Maio non vuole più l’uscita dall’euro. «Non credo sia più il momento per l’Italia perché l’asse franco-tedesco non è più così forte - ha detto il candidato premier dei Cinque Stelle a Porta a Porta -. Spero - ha aggiunto - di non arrivare al referendum sull’euro che comunque per me sarebbe un’estrema ratio». «Se si dovesse arrivare al referendum è chiaro che io voterei per l’uscita, perché significherebbe che l’Europa non ci ha ascoltato» aveva detto Di Maio a metà dicembre intervistato da Myrta Merlino a L’aria che tira.

I candidati 

Ospite di Bruno Vespa, il candidato grillino ha affrontato diversi temi, dai candidati alle alleanze, passando per l’emergenza rifiuti a Roma. Per gli uninominali, ha spiegato, il Movimento individuerà «persone del territorio che siano capaci di fronteggiare gli avversari». Quindi porte aperte anche ai candidati esterni, «persone che lavorano nella scuola, nelle associazioni, ad imprenditori, di partecipare a questo percorso». «I partiti - ha chiarito Di Maio - stanno individuando i candidati a tavolino, noi siamo facendo una selezione pubblica e stiamo individuando le migliori menti».


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ELEZIONI: DI MAIO, ALLEANZE? DOPO VOTO CI RIVOLGEREMO AGLI ALTRI GRUPPI = 

Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Il 4 sapremo quanti parlamentari prende Grasso, Salvini e gli altri" ma adesso "è prematuro dire con chi ci potremmo alleare", mentre il "nostro obiettivo è vincere con il 40%". Lo ha detto Luigi Di Maio, candidato premier dei Cinque Stelle, durante la registrazione Di Porta a Porta in onda questa sera. "Non credo - spiega - che non sarà possibile, se non avremo la maggioranza assoluta, convergere poi con chi dice Di volere il reddito Di cittadinanza e le altre proposte che adesso fanno tutti. Ci rivolgeremo agli altri gruppi parlamentari e chi risponderà quella sera, il 4 marzo, sarà interlocutore nei giorni successivi". (Sai/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 09-GEN-18 17:41 NNNN


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ELEZIONI: DI MAIO, MATTARELLA DEVE DARE INCARICO A CHI PUO’ COSTRUIRE MAGGIORANZA = 

Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Se saremo quelli con più voti non vedo alternative. Mattarella deve dare l’incarico a chi è in grado di costruire una maggioranza". Lo dice a Porta a Porta, Luigi di Maio, parlando degli scenari dopo il voto, rivendicando l’incarico di governo ai Cinque Stelle.  "Non pretendo da Mattarella un incarico di governo fondato sul nulla, ma questo dipende dagli italiani, dai voti che avremo. Senza un numero di voti sufficienti, faremo appello agli altri gruppi parlamentari, ma in un paradigma nuovo, non per dividere i ministeri". "Il centrodestra con Mastella e Cirino Pomicino, si disintegrerà già la sera del 4 marzo, come è successo in Sicilia, mentre il centrosinistra è fuori dai giochi", conclude il candidato premier dei Cinque Stelle. (Sai/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 09-GEN-18 18:08 NNNN


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Di Maio: incarico premier a chi ha la maggioranza, spero noi 

Di Maio: incarico premier a chi ha la maggioranza, spero noi "Centrodestra si sgretolerà il 4/3, centrosinistra fuori dai giochi" Roma, 9 gen. (askanews) - L’incarico da presidente del Consiglio andrebbe dato "a chi ha una maggioranza". Lo ha detto Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 stelle, nel corso della registrazione Di Porta a Porta su Raiuno. "Non mi permetterei mai Di dire a Mattarella cosa deve fare", ha precisato. Poi ha risposto a una domanda su cosa intenda per avere una maggioranza. "Maggioranza in termini Di voti, spero che la avremo anche in termini Di seggi: si fanno proiezioni sugli uninominali ma i nomi dei nostri uninominali non si conoscono...", ha sottolineato l’esponente stellato. Quanto al dopo elezioni, "il centrodestra, che si è caricato Mastella e Cirino Pomicino, e questi dovrebbero cambiare il paese, si sgretolerà il giorno dopo le elezioni. Il centrosinistra è fuori dai giochi". Bar 20180109T180818


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++ Rifiuti:Di Maio,governatori Pd usano Roma per campagna ++ 

Presidenti E-R, Lazio e Abruzzo temporeggiano maliziosamente (ANSA) - ROMA, 9 GEN - "La regione Emilia ha un costo di 180 euro a tonnellata, l’Abruzzo di 1590 euro a tonnellata. Noi per far risparmiare i romani scegliamo la Regione che ha meno costi. I presidenti di Emilia-Romagna, Abruzzo e Lazio sono dello stesso partito, usano i romani per la campagna elettorali, stanno maliziosamente rilasciando interviste e temporeggiando per la campagna". Lo afferma il capo politico del M5S Luigi di Maio a Porta a Porta soffermandosi sul caso rifiuti di Roma. (ANSA). ESP 09-GEN-18 17:59 NNNN


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== Elezioni: Di Maio, parlamentarie anche per candidati esterni = 

(AGI) - Roma, 9 gen. - "I partiti stanno individuando i candidati a tavolino, noi siamo facendo una selezione pubblica e stiamo individuando le migliori menti". Lo ha detto Luigi Di Maio, capo politico del M5S, a Porta a Porta sottolineando che "per gli uninominali individueremo persone del territorio che siano capaci Di fronteggiare gli avversari. Noi abbiamo rafforzato le regole e questo arricchira’ il nostro gruppo". Di Maio poi lancia un "appello alle migliori persone che hanno voglia Di fare e Di cambiare: se volete cambiare questo Paese il M5S e’ aperto, certo bisogna condividerne i valori e rispettarne le regole". In gioco, ha spiegato il candidato premier del movimento, si sono messe persone che "hanno tanto da perdere e si faranno anche le selezioni online dei nostri iscritti". (AGI) Rmv 091745 GEN 18 NNNN


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M5s:Di Maio,obiettivo 40% se non raggiunto appello a altri gruppi = 

(AGI) - Roma, 9 gen. - "Stiamo avviando una campagna elettorale che il 4 marzo ci fara’ capire quale sara’ il peso specifico di ciascuna forza". Lo ha detto Luigi di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, intervistato a Porta a Porta sottolineando che pero’ adesso "e’ prematuro dire con chi ci potremmo alleare", il "nostro obiettivo e’ vincere con il 40%". Se l’obiettivo del 40% non sara’ raggiunto "la sera delle elezioni lancero’ un appello alle altre forze per la realizzazione del nostro programma". Un appello rivolt, ha sottolineato di Maio, "ai gruppi parlamentari, non stimolo e non voglio cambi di casacca. Con chi rispondera’ quella sera faremo incontri successivi e intorno ai temi del Paese formeremo la maggioranza che presenteremo al presidente della Repubblica". (AGI) Rmv/Gim 091759 GEN 18 NNNN


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Vigilanza Rai, commissione salva Fazio e Vespa. Gasparri: “Non voto per difendere Ordine di giornalisti” 

Tutto come previsto. Via libera alla delibera sulla par condicio e niente stop per Fabio Fazio e Bruno Vespa in campagna elettorale. Entrambi potranno continuare a intervistare politici: sono stati infatti bocciati gli emendamenti del M5s che avrebbero impedito alle trasmissioni di “Porta a Porta” e “Che tempo che fa” di ospitare esponenti di partiti e movimenti politici durante l’ultimo periodo a ridosso del voto. In sostanza il testo approvato consente a entrambi i conduttori di ospitare candidati nel rispetto della par condicio, nonostante le polemiche, in quanto pagati dalla Rai come “artisti” per aggirare il tetto dei compensi. Bocciato dalla maggioranza in commissione anche l’emendamento della deputata M5s Dalila Nesci, che avrebbe comportato l’esclusione dei programmi “a contenuto anche informativo i cui conduttori non siano attualmente iscritti all’ordine dei giornalisti”. Alla votazione su questo emendamento non ha partecipato il senatore forzista Maurizio Gasparri, nonostante in passato non siano mancate le accuse dello stesso senatore e del suo partito al conduttore di “Che tempo che fa”. “La questione è seria, ma non può essere affrontata così, in modo improvviso, con ricadute su persone”, ha rivendicato. Ergendosi pure, nel suo intervento, come “difensore dei giornalisti”. E ancora: “Il tema per cui i giornalisti devono fare i giornalisti, mentre altri altre cose, è giusto. Ma non è questa l’occasione”, ha tagliato corto.  Anche il Pd si è difeso: “Non si può nel regolamento attuativo della par condicio mettere qualcosa non previsto dalla legge. Sarebbe stata una norma discrezionale, che avrebbe colpito alcune trasmissioni”, ha spiegato il senatore dem Francesco Verducci. E alla fine, anche il M5S sembra rassegnarsi. Come spiega lo stesso Alberto Airola, con tanto di “realismo”, dopo la bocciatura degli emendamenti: “di Maio va questa sera a Porta a Porta? Inevitabile. La rappresentazione del mondo viene fatta in tv su questi contenitori. Così, bisogna andare per forza a casa di Fazio e Vespa se si vuole parlare alla gente”, ha concluso

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