Il Messaggero, 9 gennaio 2018
Quella neve che ispirava Dickens e Rigoni Stern
Neve, ma soprattutto nebbia. È un inverno molto rigido quello di cui dà conto Charles Dickens nel capitolo con cui si apre il celebre Canto di Natale. È invece fonte di gioia e di allegria il gelo descritto da Virginia Woolf in Orlando all’inizio della cavalcata attraverso i secoli della creatura che da uomo si trasforma in donna. Le nevi delle vette alpine della Svizzera fanno da sfondo a La montagna incantata di Thomas Mann: in un sanatorio di Davos si incontrano uomini e donne che, oltre a curarsi, discutono della situazione europea alla vigilia degli eventi luttuosi che porteranno al primo conflitto mondiale. È invece l’altipiano di Asiago a trovare spazio in gran parte dei racconti di Mario Rigoni Stern, attento in particolare ai mutamenti che il paesaggio subisce nel corso dell’inverno.