la Repubblica, 9 gennaio 2018
Il pericolo corre sul rasoio
L’ epidemiologia delle epatiti è cambiata, tanto, negli ultimi anni. Sicuramente abbiamo un calo massivo delle nuove infezioni, sia per l’epatite A ( contratta quasi esclusivamente, nel passato, da cibi e bevande contaminate), che per l’epatite B e C (trasmesse nel passato quasi esclusivamente tramite sangue, derivati del sangue, e prodotti contaminati da sangue infetto). I vaccini, efficaci contro l’epatite A e B ( non abbiamo vaccini per l’epatite C, ma i farmaci sono efficacissimi), hanno fortemente contribuito al calo della diffusione dei virus epatitici. Ma non va dimenticato che i registri italiani “misurano” prevalentemente le epatiti acute, mentre i virus B e C spesso entrano e cronicizzano nell’organismo ( il C ancor più del B) senza dare segni di sé. Questi casi “cronici” non sono registrati in mancanza della forma acuta, e pertanto possono rappresentare un sommerso, pericoloso anche perché chi è infettato senza la forma acuta non sa di esserlo, e può trasmettere il virus.
Oltre al sommerso, è bene ricordare che negli ultimi anni sono apparse nuove modalità di trasmissione virale. Per l’epatite A, la trasmissione sessuale (quasi esclusivamente uomini con uomini) è infatti una triste novità, pressoché assente nel passato. Circa il 60% dei nuovi casi di epatite virale A avviene per questa via.
Per l’epatite B e C, oltre alla trasmissione sessuale ( anche in questo caso, soprattutto uomini con uomini), è da considerare l’area dei cosiddetti “trattamenti di bellezza”. Essi, nel loro insieme, non sono pericolosi se sono di superficie (ossia senza lesioni, anche puntiformi, della pelle), oppure se le piccole ferite (come nel caso di tatuaggi e di medicina estetica) sono prodotte da oggetti medico- chirurgici ( siringhe, bisturi, eccetera) rigorosamente monouso, e in ambiente controllatissimo.
L’aumento massivo negli ultimi anni di procedure estetiche e tatuaggi può diventare un nuovo fattore di rischio di trasmissione di virus epatitici. È quindi assolutamente indispensabile evitare il fai- da- te, i centri di tatuaggi improvvisati, i negozi che si “arrangiano” facendo anche tatuaggi, gli amici autodichiaratisi “esperti” in tatuaggi, le procedure estetiche non eseguite da medici esperti.
Insomma, l’epidemia da virus epatitici è oggi nelle nostre mani. Evitiamo che questi virus riprendano gli spazi del passato, pericolosi per le persone e per la salute pubblica.