la Repubblica, 9 gennaio 2018
Le 100 vittorie di Allegri nell’Olimpo della Juve più veloce di Trap e Lippi
TORINO Tutto quello che la Juventus sta facendo in questi anni andrà un giorno osservato dalla giusta distanza, riletto con la profondità della storia e misurato con il distacco del tempo perché coglierne la grandezza in tutta la sua pienezza è oggi impossibile, cosicché non ci si rende conto del tutto, o se non altro si fa fatica a farlo, che siamo nel pieno di un’epoca probabilmente irripetibile, nel cuore dell’epopea della squadra italiana più forte ( perlomeno usando il criterio oggettivo dei risultati) di ogni tempo.
I record cadono uno dopo l’altro ormai con nonchalance, quasi da non farci più caso. Sembrerà tutto più preciso tra qualche anno mentre adesso succedono cose, continuano a succedere, incalzanti: sabato scorso, per esempio, Massimiliano Allegri ha ottenuto la sua centesima vittoria in serie A ( lui direbbe: «Innanzitutto c’è da fare i complimenti ai ragazzi», oppure «a me dei record non interessa e di numeri ci capisco poco») e per farlo gli sono servite appena 134 partite. Significa che ne ha vinte tre su quattro ( e ne ha perse appena 15, l’11% del totale) e che in questo modo ha fatto meglio di qualsiasi altro allenatore bianconero a cominciare dal migliore di tutti, Carlo Carcano, architetto dei primi quattro scudetti del famoso quinquennio, il quale però arrivò al centesimo successo “solamente” alla 139esima partita. Carcano è anche l’unico allenatore italiano ad avere vinto quattro campionati di fila ( 1930- 1934): Allegri può eguagliarlo, se gli riuscirà il sorpasso al Napoli. In realtà Carcano guidò la Juventus anche nelle prime otto giornate del torneo 1934/ 1935, prima di essere improvvisamente licenziato dal presidente Edoardo Agnelli perché ormai si erano fatte insistenti le voci, intollerabili nell’Italia fascista di allora, su una presunta omosessualità del tecnico. Dunque anche il quinto scudetto dei cinque andrebbe ascritto a lui, anche se gli almanacchi non glielo accreditano.
Non sono in molti ad aver vinto 100 volte in serie A alla guida della Juventus, giusto Giovanni Trapattoni, che ci ha impiegato 177 partite, e Marcello Lippi, che ce ne ha messe un paio di più. Conte si è fermato a 83 e poi è scappato via, ma in ogni caso aveva tenuto una media leggermente inferiore a quella di Allegri, con una percentuale di successi del 72% a fronte del 74% del suo successore. E anche calcolando le coppe nazionali e internazionali, il livornese è arrivato a 100 ( alla 142esima) prima del salentino ( alla 149esima), segno che il peso della gloria di questa epoca si sta lentamente spostando da un allenatore all’altro, da quello che ha consentito che tutto questo cominciasse a quello che sta facendo in modo che non si interrompa: a parità di stagioni in panchina (tre ciascuno), Allegri aveva vinto tre Coppe Italia in più (ma una Supercoppa in meno) e fatto molta più strada in Champions, con due finali e un ottavo. Conte, da parte sua, mantiene l’incredibile primato dei 102 punti accumulati nel 2013/ 2014, con 19 vittorie su 19 allo Stadium, e lo scudetto del 2011/ 2012, il primo della serie, conquistato senza perdere neanche una volta, oltre all’enorme merito di aver messo in moto la valanga che da sette anni implacabilmente rotola sul calcio italiano.