ItaliaOggi, 9 gennaio 2018
Diritto & Rovescio
«Sono assolutamente contrario al taglio degli stipendi alti», ha detto Gianfranco Miccichè, esponente di Forza Italia, insediandosi alla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana (Ars). Eppure Miccichè è lo stesso che, quando è stato costretto ad apporre la sua firma alla liquidazione di un segretario generale uscente, Gianliborio Mazzola, disse: «Quando ho firmato la sua liquidazione da un milione e 770 mila euro mi sono sentito un deficiente». Anche l’ex governatore dell’Ars, Rosario Crocetta, ammise in tv che il segretario generale della Regione, andato in pensione nel 2014, prendeva 650 mila euro cioè il triplo dello stipendio del segretario generale dell’Onu, Bank Ki-moon. Questo avviene nella regione che ha il tasso di disoccupazione giovanile più alto in Italia e dispone di un servizio ospedaliero risibile, tanto da far dire ai siciliani che il loro miglior ospedale è l’Alitalia. Quando c’è qualcosa di grave, prendono il primo aereo e vanno in Lombardia.