Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  gennaio 04 Giovedì calendario

Diritto & Rovescio

È scattato, nei vari partiti, l’assalto alla diligenza dei posti parlamentari nei collegi uninominali. Il motivo è presto spiegato. Solo qui infatti ci sono i seggi sicuri. I segretari dei partiti, ovviamente, vogliono attribuirli ai loro uomini (o donne) di prestigio o di fiducia. Ne riservano pochi anche ai big delle liste alleate che vengono però tenuti a stecchetto perché i primi a dover essere accontentati sono, appunto, gli uomini di prestigio e di fiducia e un partito non può dissanguarsi a favore di altri partiti. Nel gran polverone dell’arraffa arraffa, saltano fuori gli aspetti meno angelicati dei vari concorrenti che sgomitano visibilmente, quando non sgambettano. Non fa una bella figura nemmeno Emma Bonino che, a 70 anni e dopo una carriera parlamentare infinita e con una pensione sontuosa, potrebbe cedere il passo a qualche altro radicale più giovane. E invece pretende il posto sicuro per se stessa, pur non avendo un partito che disponga dei voti per assicurarglielo.