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 2018  gennaio 04 Giovedì calendario

Il business degli insetti nel piatto. Dal primo gennaio via libera dell’Ue a commercio e consumo

L’entomofagia è la pratica di mangiare insetti, comunemente indicati con il termine di novel food. Così l’Unione Europea ha catalogato quegli alimenti che, prima del maggio 1997, non sono stati consumati in modo significativo in Europa. Gli insetti, infatti, pur essendo mangiati abitualmente in 113 Paesi del mondo, dove sono parte integrante della cultura alimentare e gastronomica, non sono certo la base della dieta mediterranea. Presto, però, anche loro potranno far capolino sulle nostre tavole: dal 1 gennaio è entrato in vigore il nuovo regolamento comunitario sui novel food – cioè i cibi nuovi – che semplifica le procedure per ottenere le autorizzazioni necessarie all’allevamento, al commercio e al relativo consumo degli insetti anche in Italia.
Anche se occorreranno ancora alcuni mesi per trovare questi prodotti in vendita nel nostro Paese, c’è chi ha già aperto il primo e-commerce in Europa dedicato al cibo preparato con gli insetti. È il veneto Lorenzo Pezzato che, con Davide Rossi, ha fondato 21bites.com, da un paio di mesi online con un catalogo di prodotti provenienti da Francia, Olanda e Inghilterra. «Il nostro progetto – spiega Pezzato – si fonda sulla volontà di mettere in connessione la domanda con un’offerta di qualità garantita, in Europa, da un piccolo numero di produttori. Le selezioni rispecchiano il più possibile il gusto italiano con prodotti realizzati con gli insetti che oggi è possibile commercializzare nei Paesi dell’Unione Europea: grilli, cavallette e camole della farina».
Pasta, dolci, preparati per aperitivi rappresentano parte di un’offerta per uso privato che vede, tra i prodotti più venduti, quelli in cui gli insetti sono un ingrediente, come le farine o gli snack, mentre tra i più cari ci sono gli integratori alimentari e la farina di cavallette, che raggiunge il prezzo di 50 euro per 100 grammi di prodotto a fronte dei pochi allevamenti in Europa.
Idea italiana e sede londinese, oltre che per 21bites.com, anche per i torinesi Crické, società sul mercato da sei mesi con le Crickelle, cracker di grillo, il cui nome è stato selezionato da «Vanity Fair» come una delle nuove parole in uso nel 2018. «I cracker di grillo – spiega Francesco Majno, tra i soci di crickefood.com – sono realizzati con il 15% di farina di grillo (acheta domesticus) che aumenta il contenuto proteico del prodotto e contribuisce ad arricchire la nostra dieta».
Le proteine di cui gli insetti sono ricchi sono sostenibili, come spiega Giulia Tacchini che, con Giulia Maffei, ha fondato a Milano Entonote, associazione nata per diffondere le conoscenze sull’alimentazione a base di insetti: «L’allevamento degli insetti è sostenibile in quanto richiede un numero di risorse ridotto rispetto a quello utilizzato per animali di grande taglia ed è dunque un aspetto importante per il benessere del nostro pianeta». Da Entonote organizzano tre volte al mese delle Entoexperience con un percorso culturale che termina, per gli associati, con la degustazione di insetti in menù ideati per serate che variano con le stagioni.
Ma di cultura legata all’entomofagia da tempo si occupa anche lo scrittore e antropo-degustatore Carlo Spinelli, in uscita in primavera per Blu Edizioni, insieme all’entomologo Gianluca Ferretti, con la prima guida scientifico-gastronomica agli insetti commestibili. Il volume affiancherà a una descrizione tecnica il meglio degli aspetti culturali e gastronomici di ogni insetto come nel caso delle messicane chapulines (cavallette), ideali da gustare saltate in padella con lime, aglio e peperoncino.