Il Messaggero, 3 gennaio 2018
«Droga degli zombie»: epidemia tra i giovani
Sembra marijuana, ma in realtà è un tritato di erbe normali irrorato di una sostanza spray composta da droghe sintetiche simili alla cannabis. Si vende quasi esclusivamente on line. Scatena aggressività, ipertensione, accelerazione del battito, dà visioni offuscate e allucinazioni sensoriali. Chi descrive i dipendenti da spice, la cosiddetta marijuana sintetica, parla di «zombi psicotici».
Sbarcata nel 2014 in Russia (150 persone ricoverate anche in rianimazione) spice oggi anche da noi è diventata una delle nuove droghe più cercata dai giovanissimi. È ancora la cannabis la sostanza psicoattiva illegale più diffusa ma, subito dopo, c’è la sostanza sintetica. Come si legge nello studio di Ifc-Cnr, Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche. Che ha analizzato il consumo del 2016.
IL LABORATORIO
Il cannabinoide costruito in laboratorio è riuscito a farsi largo perché venduto come prodotto dagli effetti simili alla marijuana. In realtà, come dimostrano i danni quasi immediati che procura, non è così. I ragazzi riescono a rendersi conto degli effetti psicotropi indotti solo nel momento in cui fumano. Certo è, come hanno evidenziato gli esperti, che crea una forte dipendenza. Molto simile a quella dell’eroina.
Della spice, secondo il rapporto del Cnr, avrebbe fatto uso nel 2016 almeno una volta l’11% dei ragazzi (circa 275mila), mentre un altro 35,5% (98mila) l’avrebbe provata dieci volte o più. A gettare una nuova luce sull’uso delle sostanze stupefacenti e sui comportamenti a rischio dei ragazzi con età compresa tra i 15 e i 19 anni (in forma estesa anche a alcol e tabacco), è Espad Italia, rapporto messo a punto da Ifc e Cnr. «Il dato che la spice sia diventata la seconda sostanza più diffusa tra gli studenti è preoccupante» – spiega Sabrina Molinaro, coordinatrice dello studio. Eventi questi che ne hanno fatto delle vere e proprie emergenze mediche e psichiatriche che interessano sempre più di frequente la salute pubblica.
Studi di laboratorio dimostrano che, oltre a otto diverse erbe, nella spice sono presenti diversi prodotti sintetici. La sostanza, in realtà, non ha niente a che vedere con la canapa, con la quale condivide vagamente aspetto e sapore. Gli effetti della simil-marijuana, realizzata nei laboratori del narcotraffico, sono molto pericolosi. Un video girato per le strade di Manchester, in Gran Bretagna, ha sconvolto negli ultimi mesi l’opinione pubblica inglese.
Nel filmato si vedono tre persone che, dopo aver assunto spice, rimangono come congelati, fermi, incapaci di muoversi. Uno è rimasto in piedi e si muove quasi impercettibilmente. Come uno zombi.
GLI ACQUISTI
Gli altri due non se la passano meglio, uno è accucciato a terra, l’altro è letteralmente spalmato su un muro a cui sembra aggrapparsi. Una scena che mostra tutta la potenza distruttrice della nuova droga. La grande variabilità di cannabinoidi sintetici e le differenti composizioni chimiche rendono queste sostanze molto pericolose. Dopo cannabis e spice troviamo le Nps (New psychoactive substance), poi la cocaina e stimolanti e allucinogeni. «Si osserva inoltre – prosegue la ricercatrice del Cnr – la diffusione delle Nps quali oppiacei sintetici e catinoni sintetici come mefredone, ketamine, fenetilamine, utilizzate almeno una volta nella vita dal 3,5% degli studenti e quindi diffuse tanto quanto la cocaina o anche più diffuse se si considera l’eroina, provata nella vita rispettivamente dal 3,6 e l’1,5% dei ragazzi. Le nuove droghe sono diffuse anche tra le studentesse: il 2,8% le ha utilizzate almeno una volta nella vita. Quasi 20 mila sono le donne in trattamento presso i servizi per le dipendenze».