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 2018  gennaio 03 Mercoledì calendario

Auto, le flotte ormai metà del mercato. Per la prima volta gli acquisti dei privati scendono sotto la soglia del 60%

Chiude l’anno con una battuta d’arresto nel mese di dicembre, del 3,2%. Ma il mercato auto in Italia porta a casa un milione e 970.497 immatricolazioni nel 2017, il 7,9 in più del 2016, e la quota più alta degli ultimi dieci anni di vendite nel canale società – flotte aziendali, noleggio, leasing e km zero. Per la prima volta gli acquisti dei privati scendono sotto la soglia del 60% e si attestano al 56,4, in calo dell’1,8% sul 2016. Da un lato l’Italia si allinea ai principali mercati europei – in Germania le vendite alle società sono il 64%, in Spagna il 49, in Gran Bretagna il 55,3 –, dall’altro registra una forte crescita del canale, sulla spinta degli ammortamenti che nell’anno hanno favorito le vendite destinate in particolare a noleggio e flotte aziendali.
L’ultima elaborazione dell’Anfia sul mercato domestico delle automobili rivela come in Italia le registrazioni di auto nuove intestate a società siano cresciute complessivamente (società, noleggio e leasing) del 23,7%, al netto del dato di dicembre. La fotografia dell’intero 2017 emersa grazie dai dati del ministero resi noti ieri mette in evidenzia ancora di più la frenata delle vendita ai privati (-1,8%), la crescita del noleggio (18,2%) e delle vendite alle società (+27,5%). Tendenze che hanno modificato la struttura del mercato: se nel 2008 i privati pesavano nel canale di vendita per il 67%, quest’anno scendono al 56,4.
Un discorso a parte merita il fenomeno delle autoimmatricolazioni, le vetture immatricolate direttamente da concessionarie o case automobilistiche e successivamente vendute ai privati come “Km zero”. Quest’anno il canale ha raggiunto, secondo le stime dell’Unrae, un picco del 18% delle immatricolazioni, con 360mila vetture, sopra la media storica registrata in Italia e compresa tra il 12 e il 13%. Un trend che si è comunque raffreddato nell’ultimo trimestre dell’anno ed è destinato a normalizzarsi nel 2018, secondo molti operatori. «Si tratta di un fenomeno tipico di alcuni mercati maturi – analizza il direttore dell’Unrae Romano Valente – una leva per armonizzare il delicato equilibrio tra la produzione e la commercializzazione delle vetture e che, attraverso il mantenimento dei costi di produzione, può generare le risorse economiche necessarie a sostenere le vendite con le forti azioni promozionali tipiche degli ultimi mesi». Sicuramente la pratica dell’autoimmatricolazione ha temporaneamente inciso sulle percentuali relative alle vendite alle società, sebbene nell’arco di qualche settimana le Km zero finiscano comunque ai privati, come sottolinea Gian Primo Quagliano responsabile del Centro Studi Promotor. «Più interessante è invece la crescita registrata quest’anno delle vendite a società di noleggio – aggiunge – in virtù dei vantaggi fiscali legati al superammortamento». Con le auto a noleggio che rappresentano quasi il 22% dell’intero mercato.
Le immatricolazioni del 2017 dunque sono rimaste sotto la soglia dei 2 milioni, con l’Italia che risulta comunque il mercato più vivace tra major market in Europa – quarta per volumi dopo Germania, Francia e Regno Unito –, con un parco mezzi ancora datato rispetto ai mercati principali e un gap pesante rispetto all’ultimo dato di vendite precedente alla fase di crisi: nel 2007 le immatricolazioni erano state 2 milioni e 494.115.
Quali i trend di mercato emersi durante l’anno? Le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa, ad esempio, sono cresciute del 25% (il dato di dicembre non è ancora consolidato), portando la quota di mercato delle auto ibride, elettriche e a gas all’11,6% contro il 10,2 del 2016. Le auto diesel rappresentano ancora la fetta di mercato più ampia in Italia, il 56,7% delle nuove vetture, mentre le auto a benzina sono al 31,6. La vendita di suv (crossover e fuoristrada) nel 2017 ha superato il 30% delle vendite, era al 26,8 nel 2016.
Rispetto al 2016,le immatricolazioni di Fca sono cresciute del 5,5% a quota 560.770 vetture, nonostante la battuta d’arresto di dicembre che segna una contrazione del 13,8%. Nel 2017 crescono le vendite di Alfa Romeo (+24,6%), di Jeep (+22,3%) che conquista a dicembre la quota di mercato più alta mai raggiunta, al 3,4, e Fiat (+4,3%). Tra le case tedesche il Gruppo Volkswagen scende del 10,2% nel mese ma cresce del 6% nell’anno, con Seat e Skoda con un trend di crescita superiore al 10%, le vendite del Gruppo Daimler restano invariate (-0,3%) e Bmw che guadagna l’1,5%. Buone, sia nel mese che nell’intero anno, le performance delle francesi con il Gruppo Psa che consolida, dopo l’acquisizione di Opel, la terza posizione sul mercato italiano e Renault che cresce del 15,2. In crescita le asiatiche con Toyota a +17,2, Nissan +13,3, Hyundai +4,5, Kia +6,2 e Suzuki che cresce di oltre il 37%.