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 2018  gennaio 02 Martedì calendario

STAMATTINA 2-1-2018   Clamoroso I clan criminali presenti a Roma sono settantacinque (dato della Direzione nazionale antimafia) [Grignetti, Sta]

STAMATTINA 2-1-2018

 

Clamoroso

I clan criminali presenti a Roma sono settantacinque (dato della Direzione nazionale antimafia) [Grignetti, Sta].

 

Prima pagina

In Iran i morti sono almeno tredici. Disordini, assalto alle caserme, oltre che a Teheran, anche a Izeh, Tuyserkan, Shahinshahr, Rashd, Qom, Hamedan, Kermanshah, Qazvin, Dorood. Tutto è cominciato a Mashad giovedì scorso, per via del prezzo delle uova raddoppiato. All’inizio i conservatori di Ahmadinejad hanno soffiato sul fuoco sperando di mettere in crisi il presidente Rohani, e adesso la situazione gli è sfuggita di mano. Centinaia di arresti. Trump: «È ora di cambiare».

• I bambini di una scuola elementare di Pordenone a cui è stata insegnata una canzone di Natale con la parola Perù al posto della parola Gesù in modo che i piccoli musulmani non si offendessero.

• Tra i neonati del 2018, la metà è figlio di stranieri.

• Nella notte di Capodanno l’alcol ha fatto più vittime dei fuochi d’artificio.

• Mattarella ha parlato solo per dieci minuti.

• La legge pretende che per mettersi in coalizione con altri partiti si indichino già i candidati nei collegi uninominali, quindi la Bonino, la cui formazione oltre tutto non ha rappresentanti in Parlamento, è costretta a raccogliere le firme dei radicali e non può allearsi col Pd (accuse a tutti per l’interpretazione della legge, ecc.).

• Le due lesbiche di 80 anni che si sono sposate a Modena. Il Corriere le chiama «sposine».

• Kim, vestito all’occidentale in grigio chiaro con cravatta in tinta, nel discorso di fine d’anno ha proposto a Seul di di discutere la partecipazione nordcoreana alle Olimpiadi invernali che si aprono il 9 febbraio a Pyeongchang. Audisio su Rep: «C’è solo una coppia di pattinaggio artistico nordcoerana ad essersi qualificata per i Giochi. Lei si chiama Ryom Tae-ok e ha 18 anni e lui Kim Ju-sik, 25. Un mese fa a Oberstdorf in Germania si sono guadagnati sul campo il pass olimpico, ma purtroppo non risultano iscritti, perché il loro Paese non ha provveduto a mandare in tempo i loro nomi».

• La compravendita di marijuana, già legale in Oregon, Nevada, Colorado, Washington State, è adesso libera anche in California grazie a una legge di 276 pagine. Per via delle complicazioni burocratiche si prospetta l’arrivo di grandi gruppi e la crisi dei piccoli coltivatori. Mercato fino a ieri da sette miliardi di dollari [Gaggi, CdS].

• In Inghilterra i furti di valore inferiore alle 200 sterline (240 euro) non sono più reato: i ladri se la cavano con una multa. I colpi nei negozi sono passati da 300 mila a 370 mila [Franceschini, Rep].

• Quest’anno la luce costerà il 5,3% in più, il gas il 5%, le autostrade dall’1,51 al 52% (la Aosta Ovest-Morgex), obbligatorio anche l’uso di sacchetti biodegradabili il che comporterà una spesa al supermercato un po’ più cara (due cent per busta), obbligo per i ciclisti dilettanti di pagare 25 euro alla Federazione ciclismo se vogliono far gare, ecc. L’aumento dell’elettricità è stato provocato anche dalla poca pioggia del 2017.

• Nella Carmen di Bizet in programma il 7 gennaio al Teatro del Maggio di Firenze si protesta contro il femminicidio facendo morire non Carmen ma don José [Paloscia, Rep].

• Alla mezzanotte del 31 il calciatore romanista Nainggolan ha pubblicato su Instagram un video in cui lo si vede giocare a paddle, bestemmiare e dichiarare, alla romana, «sono ubriaco fracico». Polemiche, la società gli ha chiesto spiegazioni, si sa che fuma, ecc.

• Morte a 54 anni di Lea Mattarella, critico e storico dell’arte, collaboratrice di Repubblica, nipote del capo dello Stato.

• Morte di Albino Longhi, 88 anni, cattolico, già direttore del quotidiano L’Arena di Verona e soprattutto, per tre volte, del Tg1.

 

Delitti e suicidi

• Anna Rosa Tarantino, di anni 84, uccisa da due proiettili che le entrarono nel fianco ed erano destinati a un Giuseppe Casadibari di anni 20 in fuga pei vicoli del centro inseguito da uomini che gli sparavano addosso senza posa. Ferito poi a una clavicola e al torace. Precedenti per droga, forse s’era fatto scudo con Anna Rosa, la quale usciva dalla messa al monastero delle Vergini ed era a cinquanta metri da casa (sabato 30 dicembre, in Bitonto, via delle Marteri, a un passo dal mercato di Porta Robustina, ore 8.03 del mattino).

• Rosario Giangrasso, di anni 53, muratore e giardiniere, preso il mattarello in cucina, spaccò la testa alla moglie che dormiva sul sul pavimento, quindi le strinse la gola con una fascetta da elettricista, poi depose il cadavere sul letto matrimoniale disertato da lei e lo coprì col piumone,. da ultimo pasticciò per tagliarsi le vene e fu fermato dalla figlia Gioia, di anni 16, accorsa per il trambusto e che chiamò i carabinieri. Questa moglie, di anni 43, era venuta dalla Thailandia, aveva nome Dao, e si faceva chiamare Stella. C’è un altro figlio, Roger, di anni 14. Due biglietti. In uno, il muratore ringrazia il parroco che gli ha trovato un affitto da 300 euro. Nell’altro chiede una bara larga, che contenga tutti e due (venerdì 29 dicembre, in Scandicci, hinterland di Firenze, via Ghiberti 8).

• Cosimo Vincenzo Carino, di anni 73, imprenditore della ristorazione. Giocatore, debiti, due mogli, tre figli. Sgozzato. Cadavere in un van Mercedes nero. Potrebbe essere suicidio? E allora perché non si trova la lama con cui si sarebbe tagliato la gola? (notte di sabato 30, Viboldone nel Milanese).

• Ervin Tola, di anni 31, albanese, imbianchino, sposato, avendo preso le difese di una cameriera molestata da un pugliese di anni 26, si pestò a lungo con costui fuori dal bar e il pugliese alla fine gli infilò un coltello nel cuore (Piacenza, caffè Oldtimer, venerdì 29 dicembre, ore 23.30).

• Alessia Puppo, di anni 33, truccatirce, torinese, avendo litigato tutta la sera col fidanzato Davide Terranova di anni 45, s’è poi buttata a mare e il corpo non è stato ancora trovato (in Albenga, un’ora prima della fine dell’anno, cenone alla Essaouira).

• La donna di 46 anni, nordafricana, carnagione chiara, capelli castani, con indosso solo le mutandine e il reggipetto, tagliata in dieci pezzi con una sega a motore. I pezzi furono poi sparpagliati, in forma di semicerchio con raggio di cinque metri, in un campo d’ulivi di Valeggio sul Mincio (Verona). L’assassino sperava che i cinghiali si mangiassero i pezzi. L’allevatore di cavalli vide per prima la testa, e credeva fosse un manichino, ecc. (sera di sabato 30 dicembre).

 

Dybala

La Juve ha messo Dybala sul mercato per 150 milioni [Timossi, CdS].

 

Debito

Per rifinanziare il proprio debito pubblico, quest’anno l’Italia cercherà sul mercato poco meno di 400 miliardi (nel 2017: 413,7 miliardi) [Bufacchi, Sole].

 

Quirinale

«Si percepisce che il Quirinale è di nuovo il baricentro politico-istituzionale del sistema» [Folli, Rep].

 

Promesse

«Promesse elettorali a 130 miliardi. Altri 140 miliardi costerebbe lo stop alla legge Fornero sulle pensioni» (titolo d’apertura del Sole].

 

Neve

Renzi, ieri mattina, ha postato su twitter una cartolina dell’Alpe di Siusi innevata e le parole: «Stamattina alzati presto per andare a sciare. Ma nevica alla grande, tutti a letto di nuovo. Primo giorno dell’anno imbiancato, bellissimo. Auguri, viva il #2018». I terremotati di Amatrice gli hanno risposto con un altro tweet: «Anche qui tanta neve e non possiamo sciare» [Giornale].

 

Magistrati

Cos’è che non la convince?

«Leggo che il centrodestra vorrebbe candidare un magistrato alla presidenza del Molise. Invece io dico: basta toghe in politica. Vogliamo fare la riforma della giustizia? Allora dobbiamo essere coerenti» [Stefano Parisi, leader di Energie per  l’Italia a Tommaso Montesano, Libero 30/12]

 

Iran

Il governo di Teheran ha speso da ultimo 4,6 miliardi per finanziare la guerra in Siria [Bongiorni, Sole]. «Dalla fine del 2011, quando le primavere arabe si sono trasformate in un confronto fra Iran e alleati sciiti contro le potenze sunnite allineate con l’Occidente, decine di miliardi sono affluiti in tutta la regione per sostenere la politica di influenza della Repubblica islamica» [Stabile, Sta].

 

Foreign Fighters

«Secondo fonti di intelligence sono 129 i soggetti collegati all’Italia coinvolti, a vario titolo, nel conflitto siriano-iracheno. Di questi, otto sono italiani e hanno lasciato le nostre città per le zone calde del jihad. Sedici, invece, hanno doppia nazionalità ma non sono partiti dall’Italia per andare a combattere. Altri 36 jihadisti non sono italiani, ma hanno raggiunto i territori di guerriglia partendo proprio dall’Italia. Nel numero rientrano anche 57 jihadisti combattenti in Siria che hanno avuto rapporti con l’Italia o sono passati dalle nostre città. Infine 12 sono i siriani arrivati nel nostro Paese e poi ritornati in patria per combattere nell’esercito dell’Isis. Dei 129 arruolati 42 sono morti combattendo, mentre 23 sono rientrati in Europa. Solo undici si trovano attualmente sul territorio italiano e vengono monitorati dall’intelligence e dalle forze di polizia» [Errante, Mess]

 

Yemen

«Le bombe che straziano le città yemenite, sganciate dai caccia sauditi, sono prodotte in Italia, dalla Rwm Italia, una fabbrica sarda di Domusnovas di proprietà della tedesca Rheinmetall. Tutto legale? Secondo il New York Times, no. Il quotidiano americano ha ricostruito la storia degli ordigni MK, raccogliendone i resti, identificando la provenienza e dimostrando che sono stati usati contro civili nei raid che l’Onu condanna come “indiscriminati”. Nel 2017 queste esportazioni sono aumentate in modo massiccio: secondo il Nyt il governo italiano autorizza vendita di armi per quasi 500 milioni di euro, di cui oltre 400 milioni per le bombe.

Ora il giornale accusa: l’esportazione a paesi in guerra è vietata dagli accordi internazionali, e la legge italiana 185 del 1990 non solo conferma il divieto di vendita ai Paesi sottoposti a embargo internazionale, ma lo estende anche a quelli in conflitto armato». I numeri della tragedia yemenita: quasi novemila morti, cinquantamila feriti, cinque milioni di sfollati [Cadalanu, Rep]. Il governo italiano ha più volte spiegato che non c’è nessuna attività illegale dietro la vendita di armi dal momento che Riad non è oggetto di embargo internazionale nel settore degli armamenti, tanto più che è un paese alleato e fa parte della coalizione anti-Isis [Mess].

 

Società

«A che servono le 2159 società che hanno sede legale e segreteria telefonica in una palazzina di tre piani a Londra?» [Tobagi, Rep].

 

Candele

«Il pianeta si sta svenando economicamente per proteggersi dal riscaldamento globale, che però sarebbe una manna dal cielo se ce ne fosse di più. Si può essere più stupidi?, si chiede Trump. E come dargli torto? Dunque, il problema sarebbe questo: negli ultimi 150 anni la concentrazione della CO2 atmosferica è aumentata di 100 ppm (parti per milione) a causa delle attività umane, causando, dicono, un aumento di temperatura media globale di 0,8 gradi, il quale avrebbe poi causato un aumento di eventi atmosferici catastrofici. Facciamo aritmetica di terza elementare (ma gli stupidi non capiscono neanche quella).
Argomento della CO2. Il tinello di casa vostra sarà, al massimo, 100 metri cubi, cioè 100mila litri, 100 ppm dei quali corrispondono a 10 litri di CO2, che a loro volta corrispondono a 5 grammi di carbonio, cioè una candela di compleanno. Quindi, tutte le attività umane di tutto il pianeta degli ultimi 150 anni hanno causato nel vostro tinello un aumento di CO2 pari a quello che si ottiene bruciando una candela di compleanno! 
Argomento della temperatura. La temperatura del corpo umano può variare di 7 gradi, da 35 a 42 gradi, ma una variazione di 0,8 gradi dal valore medio non è nulla di cui allarmarsi: non è neanche febbre. Cosa può esserci mai di allarmante di +0,8 gradi per un pianeta, la cui temperatura varia di 100 gradi (da 50 ai poli a +50 all’equatore)? Anzi, possiamo dire con assoluta certezza che il clima è straordinariamente stabile, oltre ogni aspettativa. Altro che cambiamento climatico!
«Argomento degli eventi catastrofici. Gli uragani si contano. Quelli di forza 4 che hanno colpito l’America tra il 1850 e il 2010 sono stati 20, dei quali 10 sono occorsi tra il 1850 e il 1930 e 10 sono occorsi tra il 1930 e il 2010. Insomma, non v’è stato alcun aumento di eventi catastrofici. In conclusione, Trump ha ragione e il resto del mondo torto: forza caldo!» [Franco Battaglia, Giornale]

Alberi

Alberi di Natale entrati nelle nostre case quest’anno: 4 milioni [Talignani, Rep].

 

Divorzi

Briatore e la Gregoraci si sono divisi, «Elisabetta vivrà a Montecarlo in un appartamento, acquistato da lui, vicino alla casa in cui abitavano insieme, avrà l’attico di Roma in cui risiede quando è impegnata nelle trasmissioni televisive e un ricco assegno di mantenimento. A due giorni dal 25 dicembre hanno messo tutto nero su bianco davanti ai loro avvocati (lei è difesa da Cristina Morelli, legale di Veronica Lario), poi la Grtegoraci è volata a Miami con un’amica e Briatore si è rifugiato nel suo resort africano» [Guasco, Mess].

 

Muti

«In tal senso è stato quasi esemplare il valzer Wiener Fresken di Johann Strauss jr., dove gli “affreschi” del titolo sono più narrativi che figurativi. Lo si capiva già nell’attacco, con un prodigioso suono mezzopiano degli strumenti a fiato dei Wiener Philharmoniker esaltato dall’acustica sensibilissima dell’ambiente, ed è emerso in uno dei temi secondari della pagina, pura cantabilità venata di perduta nostalgia, la stessa che, pur dopo la leggerezza del valzer, si ripresenta nella chiusa in diminuendo. E quale inaspettato languore aveva il Danubio blu, con rubati sempre più larghi [Satragni, Sta, sul concerto di Capodanno diretto dopo quattordici anni da Muti a Vienna].

 

Tre

«Ci hanno portati sulla Piazza Semënov. Lì ci hanno letto la condanna a morte, ci hanno fatto baciare la croce, hanno rotto le spade al disopra delle nostre teste (...) Poi hanno messo i primi tre al palo per l’esecuzione. Ci hanno chiamati a tre a tre, così che io ero nel secondo gruppo e non mi restava da vivere un solo minuto. Finalmente è suonato l’allarme, (...) ci hanno letto che Sua Maestà Imperiale ci aveva fatto grazia della vita (...) Adesso, cambiando vita rinasco in nuova forma» (lettera di Dostoevskij a suo fratello Michail, 22 dicembre 1849) [Caterini, Giornale].

 

Caravaggio

«La mostra su Caravaggio a Milano, ricca di bei quadri, ma essenzialmente commerciale, perdibilissima. L’esposizione, composta con ciò che era possibile avere, si avvale, considerandole autografe, anche di repliche modeste come il Ragazzo morso dal ramarro della Fondazione Longhi (l’originale è alla National Gallery di Londra), l’Incoronazione di spine della Banca di Vicenza, universalmente ritenuta una copia (“riabilitata” da Mina Gregori per favorirne la vendita), la Sacra famiglia della collezione Otero Silva di Caracas, di autografia improbabile» [Sgarbi, Giornale].

 

Milan

«Di fatto il solo vero rivoluzionario è Gattuso. Ereditata un mese fa la panchina dal neo entrenador del Siviglia Montella, sta tentando una complicata rivoluzione interna, malgrado le etichette. Senza ringhiare, cerca di costruire una squadra in tutti i sensi: dandole un’identità tattica nuova e un gioco verticale, restituendole una condizione fisica adeguata e recuperando il famoso senso di appartenenza, prezioso patrimonio genetico di ogni grande club. Il tempo è tiranno e i guai non sono mancati, da Benevento a Verona. Ma sono evidenti i miglioramenti atletici e nelle azioni d’attacco. L’uso accentuato del video è cruciale: illustra ai giocatori l’errore e li sprona a non ripeterlo. Tra gli obiettivi c’è il recupero fisico e psicologico di Bonucci, Biglia, Kalinic e quello solo in apparenza accessorio di Çalhanoglu e Silva» [Currò, Rep].

Sci

La Brignone ha vinto il gigante di Lienz, in rimonta sulla Rebensburg e la Shiffrin. «Le nostre sciatrici soffrono in genere le piste rovinate della seconda manche, ma la Brignone «è nata scivolatrice, per questo la considero la più forte velocista italiana, perché dispone gli sci sulla neve senza incidere sulle lamine. È un sistema tecnico che consente curve molto rotonde e soprattutto di superare senza inconvenienti gli scalini che si formano al passaggio dei concorrenti. Le compagne patiscono gli scalini, quindi si siedono  ed entrano in ritardo sul palo. Goggia ha perso la brillantezza neuro-muscolare dellos corso anno (troppa forza?), mentre Bassino, anch’essa grande scivolatrice, denota carenza di potenza in quanto non riesce a dominare gli sci su tracciati angolati, quindi più scalinati, come quelli di quest’anno»» [Cotelli, CdS].

 

Hopkins

Anthony Hopkins (Hannibal the Cannibal, Quel che resta del giorno) ha compiuto ottant’anni lo scorso 31 dicembre. Passa le giornate dipingendo, suona il pianoforte, ecc.

Lei ha detto che la sua è stata anche una vita di eccessi ma non rimpiange nulla...

«È vero. Gli eccessi sono utili. Posso svegliarmi e dipingere tutta la notte, ascoltare musica... In passato ho vinto dipendenze che mi avevano tenuto compagnia, penso all’alcol. Anche gli eccessi insegnano a vivere. Poi, come attore, devo credere a quello che leggo e poi recito. L’ho fatto quando ho interpretato Nixon, Hitchcock, un agente della Cia, Picasso o l’uomo che in Amistad difendeva una ribellione degli schiavi» [Anthony Hopkins a Giovanna Grassi, CdS 30/12][Grassi, CdS].

 

Hopkins

A Port Talbot, nel Galles (35.000 abitanti), sono nati sia Richard Burton che Anthony Hopkins. Hopkins, figlio del panettiere, aveva diciotto anni e vide passare davanti al negozio la jaguar grigia di Burton, che era venuto in città e stava a casa della sorella. Era il 1955 e il ragazzo Hopkins, che adesso sta per compiere 80 anni, corse a casa di questa sorella di Richard Burton per rimediare un autografo e trovò Burton nel bagno che si faceva la barba. Burton (continuando a radersi): «Sei il figlio di Dick Hopkins?». Hopkins: «Sì». Burton: «Parli gallese?». Hopkins: «No». Burton: «Allora non sei gallese» [L’Espresso].

 

OGGI

Tempo

La perturbazione che ieri ha colpito il Nord e il Centro oggi si sposta verso Sud. Piogge e venti forti su Calabria e Sicilia. Temporali anche sulla Puglia. Il Maestrale soffia forte sulla Sardegna e sulla costa tirrenica. Nevica, anche a bassa quota, sugli Appennini. Temperature in calo.

 

Rumore

Oggi Eurostat diffonde i dati sulle persone che patiscono il rumore provocato dai vicini o dal traffico stradale.

 

Luna

Questa mattina alle 3.24 la luna era piena e, trovandosi al perigeo, appariva più grande del 7 per cento (leggi qui – La Stampa).

 

Funerali

Nella Cattedrale di Bari, alle 16, si celebrano i funerali di Anna Rosa Tarantino, la donna uccisa per strada da due proiettili calibro 9 durante la sparatoria fra clan dell’altra mattina. Aveva 84 anni, stava tornando a casa, mancavano cinquanta metri al portone. Il sindaco di Bitonto ha proclamato per oggi il lutto cittadino. (leggi qui – Corriere della Sera. Vedi anche il vertice sulla sicurezza nell’agenda politica).

• Nella chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Bry-sur-Marne (Francia), si svolgono le esequie di padre Maurice Borrmans, noto islamologo, membro dei Missionari d’Africa. Scrive Mauro Roncalli sulla Stampa: «Di cognome fiammingo, francese all’anagrafe, arabo nel cuore, missionario nell’anima, cosmopolita per cultura, romano per motivi professionali». Aveva 92 anni (leggi qui – La Stampa).

• Nella chiesa di San Giuseppe, alle 11, Bologna dà l’ultimo addio ad Adriano Baccilieri, critico d’arte ed ex direttore delle Belle Arti. Aveva 71 anni (leggi qui – il Resto del Carlino)

• Nella chiesa di Belforte (Varese), ore 10.30, ultimo saluto a Bruno Mattana, cronista di nera, fondatore di Tele Ovada e storico corrispondente de Il Secolo XIX. Fu lui, il 18 novembre del 1956, a incoronare al teatro Lux Claudio Villa «re della canzone italiana». Aveva 85 anni (leggi qui – La Stampa).

• Nella chiesa di San Salvatore di Socia a Fornelli (Salerno), alle 10.30, si svolgono i funerali di Domenico Greco, per tutti Mimì, per 30 anni sindaco di Montecorice, nonché produttore di ’mpaccati, fichi secchi in cilentano. Aveva 85 anni (leggi qui – Il Mattino).  

• Nella chiesa di Romagnano (Massa Carrara) si celebra il rito funebre di Bruno Balloni, pizzaiolo, noto in paese per la sua calda calda (una farinata di ceci). Balloni è morto il 31 dicembre, dopo aver confidato la sua ricetta segreta al giovane Michele Ricci, nuovo titolare dell’attività. Aveva 69 anni (leggi qui - VoceApuana).

• Nella Cattedrale di Fossano (Cuneo), 14.30, il mondo delle bocce saluta per l’ultima volta Ezio Botta, imprenditore e campione di bocce: con gli Automi vinse lo scudetto del campionato di serie A nel 2003 e conquistò la Coppa Italia A nel 2004. Aveva 75 anni (leggi qui).

• Nella tensostruttura di San Catervo a Tolentino (Macerata), alle 15, ci sono i funerali di Lauro Gesuelli, ferramenta, appassionato di collezionismo e tifoso irriducibile dell’Us. Tolentino, squadra che milita nell’Eccellenza Marche. Aveva 71 anni. 

• Nella chiesa di Torre di Mosto (Venezia), alle 10.30, si svolgono i funerali di Maria Pegoraro, figlia di un calzolaio, storica insegnante delle elementari che ha cresciuto diverse generazioni di torresani. Aveva 107 anni (leggi qui – Nuova Venezia).

Autopsia

Oggi autopsia di Vincenzo Cosimo Carino, 73 anni, l’imprenditore trovato morto, con la gola tagliata, nel suo furgone Mercedes, a Viboldone, frazione di San Giuliano Milanese (Milano) (leggi qui – Corriere della Sera).

Processi

• A Liverpool si tiene l’udienza di Jon Flanagan, il calciatore classe 1993, arrestato venerdì scorso per aggressione a Duke Street (leggi qui - Bbc).

• A Verona oggi udienza di convalida per due fermati la notte di Capodanno: uno per detenzione, a fini di spaccio, di stupefacenti, l’altro per resistenza a pubblico ufficiale (leggi qui - VeronaSera).

A Eboli, c’è l’udienza di convalida per tre marocchini fermati dai carabinieri mentre si davano alla fuga in auto con 400 grammi di hashish, marijuana e cocaina. Un quarto, che poi era al volante, è riuscito a scappare.

Berlusconi

Sul Corriere dell’Umbria di oggi, il primo numero diretto dall’ex vicedirettore di Libero, Franco Bechis, c’è un’intervista a Silvio Berlusconi. Secondo l’ex premier l’Italia è peggiorata per colpa dell’euro e dei quattro esecutivi di sinistra (incluso Monti)schifano@artistudio.info non eletti dai cittadini. Anche in Europa, «i nostri governi non hanno saputo tutelare gli interessi dell’Italia» (qui il sito del Corriere dell’Umbria).

Agenda politica

Dopo la sparatoria costata la vita a Anna Rosa Tarantino (vedi sopra), il ministro degli Interni, Marco Minniti, è oggi a Bari per il vertice sulla sicurezza (alle 11 alla prefettura. Leggi qui La Repubblica).

• Il governatore del Veneto, Luca Zaia, all’Ospedale Cà Foncello di Treviso inaugura la prima parte del nuovo reparto di Geriatria e la nuova Pet-Ct (la tomografia a emissione di positroni computerizzata). La conferenza stampa è prevista per le 11 alla direzione medica dell’ospedale.

• Oggi il senatore di Forza Italia Antonio Razzi riceverà una lettera di auguri da Kim Jong-un contenente il discorso di fine anno del dittatore. Kim, nel discorso, ha ricordato al suo popolo e al mondo che «il pulsante nucleare è sempre sulla mia scrivania». Stando a Razzi, unico occidentale ad aver conferito con il dittatore, la Corea del Nord non attaccherà nessuno: «Si devono difendere se attaccati da qualcuno. Il discorso è un avvertimento: non mi venite a toccare, sappiate che siamo una nazione nucleare» (leggi qui – Corriere della Sera).

• Sono ancora aperte le iscrizioni per candidarsi alle parlamentarie del M5s in progrtamma a metà gennaio (sulla piattaforma Rousseau. Leggi qui – Il Sole 24 Ore).

• Il tour elettorale di Alessandro Di Battista a sostegno di M5s e Luigi Di Maio passa oggi dal teatro Giovanni XXIII di Belluno (alle 18).

• A Milano, nella sede distaccata del Mise (Ministero dello sviluppo economico), si apre il tavolo di lavoro tra sindacati e azienda per i tagli della Piaggio Aerospace. Spiega in una nota la Fiom-Cgil Genova: «Se l’azienda voleva inviare messaggi a qualcuno a noi sono arrivati chiarissimi. L’azienda, incurante del governo e degli appuntamenti già fissati, non accetta posizioni diverse o mediazioni ed esattamente come 4 anni fa nulla è cambiato nel modo di procedere dei dirigenti». Il 9, a Roma, incontreranno anche i vertici della società (leggi qui – La Stampa).

Scuola

L’Aran ha convocato per oggi pomeriggio un tavolo con i sindacati per la prosecuzione delle trattative intorno al rinnovo del contratto scuola relativo al triennio 2016-2018. Spiega Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl-Scuola: «Siamo consapevoli che il nuovo contratto non potrà certo essere risolutivo di tutti i problemi né soddisfare appieno tutte le attese, ma può segnare un primo passo in direzione di un più giusto riconoscimento del nostro lavoro, della sua importanza, della sua dignità» (leggi qui – Il Mattino).

Dati

• Il ministero dei Trasporti comunica i dati relativi al mese di dicembre sulle immatricolazioni di autovetture (ore 18).

• Oggi vengono diffusi i dati sul Pmi manifatturiero relativi al mese di dicembre a Pechino (alle 2.45), a Milano (9.30), a Parigi (9.45). Si aspettano anche quelli della Germania (9.55), dell’Eurozona (10) e dalla Gran Bretagna (10.30).

• Il ministero dell’Economia comunica l’andamento del fabbisogno statale nel mese di dicembre e per l’intero 2017.

Città

Si parte con i saldi. Prima regione: la Basilicata. Secondo il Codacons la spesa delle famiglie italiane non supererà quest’anno i 168 euro medi (leggi qui - ilPost).

• A Milano e a Bergamo le auto possono tornare a circolare regolarmente e i riscaldamenti ad essere accesi senza restrizione alcuna. I comuni hanno revocato le misure antismog (leggi qui - la Repubblica).

• Da oggi a Taurianova (Reggio Calabria), il comune rilascia la nuova carta d’identità elettronica. Spiega il sindaco Fabio Scionti: «Per il nostro comune si tratta di un altro tassello sulla via della innovazione e della informatizzazione della pubblica amministrazione che consentirà una maggiore efficienza dei servizi resi al cittadino» (leggi qui - Ansa).

• Da oggi partono i sopralluoghi in tutti i Sea di Amatrice e dintorni per via delle infiltrazioni di acqua nelle casette. Tuona il sindaco Sergio Pirozzi: «Non ci dovranno più essere inconvenienti di nessun tipo. E su questo sarò attento e inflessibile, perché per me e per la mia comunità è vita» (leggi qui - Ansa).

Tennis

Oggi Camilla Giorgi, tennista azzurra, ottantesima nel ranking mondiale, esordisce sul campo di cemento dello Shenzhen Open, torneo Wta International che vale 750mila dollari di montepremi (leggi qui – la Gazzetta dello Sport).

Cultura

Da oggi a Bologna parte Art City, una tre giorni di mostre, eventi e iniziative speciali promossa dal comune di Bologna (leggi qui il programma).

• A L’Aquila conferenza stampa del festival della Maldicenza. La tredicesima edizione inizierà formalmente il 6 gennaio. Le cariche da pettegoli (lavannara, lima sorda, recchia fredda, traffichinu, saccoccia a ciammarica etc.) verranno assegnate il 20 gennaio, il sabato che precede i festeggiamenti di Sant’Agnese, la martire sgozzata con un colpo di spada nel 305 d.C. (alle 11, nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni. Vedi qui gli eletti del 2017).

• Per venire incontro alle esigenze dei numerosi turisti, la Reggia di Caserta oggi apre le porte in via straordinaria (ultimo ingresso alle 19).

• Chi vuole sapere com’era concepita la terra prima di Galileo può assistere alla conferenza del direttore dell’Osservatorio astronomico di Campo Catino Mario Di Sora. Si parla dalla teoria geocentrica di Tolomeo, di William Hershel (l’astrofilo padre di Urano), di Edwin Hubble, l’astronomo che scoprì l’espansione dell’universo, di telescopi del futuro (ore 17, nella sala consigliare del comune di Guarcino, in provincia di Frosinone. Leggi qui  - CicociariaOggi).

• Al Gobetti di Torino va in scena U Principuzzu Nicu, la versione siciliana del Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, con Giovanni Calcagno, Luca Mauceri, Salvatore Ragusa.

• Fabrizio Bosso suona allo Smav di Caserta.

 

Tv

• Su Italia 1 c’è il concerto di Nek all’Arena di Verona. Quello in cui anche Dj-Ax è salito sul palco per cantare Freud (in prima serata).

• Gianni Riotta racconta la storia della Germania con l’ambasciatrice tedesca in Italia, Susanne Marianne Wasum-Rainer (Gianni Riotta incontra…, ore 23.30, Rai Storia).

Calcio in tv: Oggi, per i quarti di Coppa Italia, si gioca Napoli-Atalanta. I bergamaschi, dopo aver stupito mezza Europa centrando il primo posto nel girone di Europa League, provano a ripetersi contro i partenopei in una gara che vale l’accesso alle semifinali (alle 20.30 su Rai1).

Questa rubrica è curata da Jessica D’Ercole. Per segnalazioni scrivere a anteprima@bcd-srl.com.

Santi di oggi

San Basilio Magno, San Gregorio Nazianzeno, sant’Adalardo di Corbie, sant’Airaldo di Saint-Jean-de-Maurienne, santi Argeo, Narciso e Marcellino, san Blidulfo (Bladulfo), san Giovanni il Buono, beato Guglielmo Repin, san Mainchin, beato Marcolino Amanni da Forlì, beata Maria Anna Sureau Blondin, san Silvestro di Troina, beata Stefana Quinzani, san Telesforo, san Teodoro di Marsiglia, san Vincenziano.

Vangelo di oggi

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».

Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».

Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».

Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».

Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».

Essi erano stati mandati da parte dei farisei.

Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».

Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,

uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».

Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando [Giovanni 1,19-28].

 

DOMANI

 

Compleanni (nati il 3 gennaio)

Il cofondatore di Intel Corporation Gordon Moore (89), l’attrice Mara Corday (88), il cardinale Giovanni Lajolo (83), il politico Aurelio Misiti (83), il pilota motociclistico Kel Carruthers (80), il politico Pasquale Giuliano (76), il polistrumentista John Paul Jones (72), il fisico Roberto Car (71), il giornalista Fabrizio Del Noce (70), il terrorista Vincenzo Vinciguerra (69), l’attrice Victoria Principal (68), l’attore Gioele Dix (62), l’attore Mel Gibson (62), il giornalista Ezio Guaitamacchi (61), il dirigente d’azienda Dario Lo Bosco (58), il calciatore Roberto Cravero (54), il giornalista Fabio Tricoli (51), la giornalista Giovanna Carollo (50), il pilota automobilistico Michael Schumacher (49), l’attrice Fiore Argento (48), l’artista Miloud Oukili (46), l’attore Guido Caprino (45), il politico Alessia Morani (42), lo schermidore Andrea Cassarà (34), il pugile Dario Vangeli (30), la cantante Giulia Luzi (24), il calciatore Patrick Cutrone (20).

Altro compleanno

Gianfranco Fini, nato a Bologna il 3 gennaio 1952. Politico. Deputato dal 1983 al 2013, dal 2008 al 2013 è stato presidente della Camera. Ex vicepresidente del Consiglio (2001-2006) ed ex ministro degli Affari esteri (2004-2006) nei governi Berlusconi II e III. Già presidente di Futuro e libertà per l’Italia (2011-2013), presidente di Alleanza nazionale (1995-2008) e segretario del Movimento sociale italiano-Destra nazionale (1987-1990; 1991-1995) • Figlio di un volontario della Rsi divenuto poi socialdemocratico e nipote di un comunista e di un fascista, Fini non s’interessò alla politica fino a quando, a sedici anni, un presidio di militanti di sinistra non provò a impedirgli di accedere al cinema in cui era programmato Berretti verdi. Fu per reazione a quell’episodio che s’iscrisse alla Giovane Italia, organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano poi confluita nel Fronte della gioventù, all’interno del quale, una volta trasferitosi a Roma con la famiglia, fece rapidamente carriera, fino a diventarne segretario, nel 1977, per investitura diretta di Giorgio Almirante. Dallo stesso Almirante, dieci anni dopo, ereditò la segreteria del Msi, con la sua benedizione («Sì, Fini è il successore che volevo. Ho la fortuna di trasmettere in mani giovani e sicure il patrimonio che ho tentato di custodire in questi anni»). Cruciale, nel 1993, la sfida con il verde Francesco Rutelli per la conquista del Campidoglio: Fini ne uscì sconfitto al ballottaggio, ma con una credibilità rafforzata da un ottimo risultato (il 46,69% dei voti) e dall’esplicito avallo di uno dei maggiori imprenditori del Paese, Silvio Berlusconi. E fu con Berlusconi che nel 1994 il Msi andò per la prima volta al governo, poco prima di cambiare pelle, al congresso di Fiuggi (25-27 gennaio 1995), e diventare Alleanza nazionale, abiurando il fascismo nella prospettiva di una destra moderna ed europea. In seguito Fini intraprese una serie di tentativi di emancipazione dal Cavaliere, tutti puntualmente frustrati: dapprima, alle Europee del 1999, alleandosi con Mariotto Segni, per poi rassegnarsi a tornare alle urne con Forza Italia nel 2001; quindi, dopo la sconfitta millimetrica del 2006, irridendo come «comiche finali» il lancio del partito unico del centrodestra da parte di Berlusconi, per tornare precipitosamente sui suoi passi pochi mesi dopo, in vista delle elezioni anticipate, accettando di presentare sotto un unico cartello elettorale le liste di An e di Forza Italia nella prospettiva di una fusione. Divenuto quindi presidente della Camera, pur confermando lo scioglimento di An nel Pdl a guida berlusconiana, iniziò un percorso di sempre più marcata differenziazione da Berlusconi e dal suo governo, criticandone sempre più nettamente le posizioni (sulla giustizia, sull’immigrazione, sulla bioetica, sulla questione morale), fino a un durissimo scontro con il Cavaliere alla direzione del Pdl del 22 aprile 2010 (in cui, invitato a dimettersi dalla presidenza della Camera per difendere meglio le sue idee, replicò con uno sprezzante «Che fai, mi cacci?»): seguì, tre mesi dopo, la fuoriuscita di Fini dal partito, con l’annuncio della costituzione di gruppi autonomi in entrambe le Camere (Futuro e libertà per l’Italia) e la loro successiva uscita dalla maggioranza. Fallito un tentativo di spallata al governo nel dicembre 2010, quando, nel novembre 2011, Berlusconi fu costretto alle dimissioni, Fini appoggiò convintamente il nuovo premier Mario Monti, sostenendone poi la candidatura alle elezioni politiche del 2013. Tali consultazioni segnarono però la sua fine politica, decretata da appena lo 0,43% dei voti ottenuti dal suo partito Fli, che non gli consentirono neppure di essere rieletto • Tra le maggiori cause della sua caduta in disgrazia presso l’opinione pubblica, la vicenda di un appartamento monegasco lasciato in eredità da una nobildonna ad Alleanza nazionale, e poi – secondo l’ipotesi accusatoria – svenduto al cognato di Fini, Giancarlo Tulliani: il caso, emerso nel 2010 e inizialmente archiviato dalla Procura di Roma, è stato riaperto nel 2016, e attualmente vede Fini indagato per concorso in riciclaggio • Una figlia, Giuliana, dalla prima moglie Daniela Di Sotto, e altre due figlie, Carolina e Martina, dall’attuale compagna Elisabetta Tulliani • «Posso prendere in considerazione l’idea di essere stato… palesemente un coglione, ma certamente non sono mai stato un corrotto in vita mia» (a Marco Lillo, a proposito del caso dell’appartamento monegasco).

Settant’anni fa

Sabato 3 gennaio 1948. «Roma, 3 gennaio, notte. De Gasperi, Sforza e l’ambasciatore degli Stati Uniti, Dunn, hanno firmato alle ore 18.15 di oggi, al Viminale, l’accordo sugli aiuti americani all’Italia. Tale accordo, che entra subito in vigore, prevede lo stanziamento di circa 195 milioni di dollari, di cui 57 sono stati già assegnati per il mese di gennaio. […] Dopo la firma del documento, ha preso la parola l’on. De Gasperi, il quale ha detto, fra l’altro: “Sono passati appena sei mesi da quando firmammo la convenzione circa gli aiuti degli Stati Uniti all’Italia per il 1947. […] Il nuovo fondo – ha aggiunto – si chiama ‘aiuto interinale’ perché è come un intermezzo che ci deve permettere di attendere la elaborazione e l’attuazione del piano Marshall. Anche in questo intermezzo, si tratta ancora di aiuto, cioè di contributo gratuito, non di prestito”. […] Il presidente del Consiglio ha detto che non esiste “nessun altro impegno di carattere politico, o che leda comunque la nostra indipendenza nazionale; nessun obbligo di carattere economico che non corrisponda pienamente alle necessità della nostra rinascita e del risanamento delle nostre finanze. […] Noi confidiamo, ormai, che, se il nostro Paese dimostrerà, come sta facendo, di voler lavorare e di seguire in libertà le regole di democrazia che esso stesso si è dato, avrà la cordiale solidarietà del popolo americano”. […] Si apprende, intanto, che gli arrivi nei porti italiani delle navi recanti gli aiuti del popolo americano all’Italia si sono avvicinati, la scorsa settimana, alla media di 4 navi al giorno, mai precedentemente raggiunta. A meno di due settimane dalle liete accoglienze che salutarono l’arrivo in Italia della duecentesima nave carica di forniture degli aiuti dell’America (A.U.S.A.), la trecentesima nave, che trasporta rifornimenti gratuiti dall’America, è in navigazione nell’Oceano Atlantico, diretta in Italia» [Corriere della Sera 4/1/1948].

Centotrent’anni fa

Martedì 3 gennaio 1888. A Washington, Marvin Chester Stone brevetta la cannuccia di carta paraffinata per bevande. «I gentlemen del vecchio Sud per bere il loro mint julep, una granita di bourbon e menta, usano gli steli della spiga di segale. Che però s’ammollano, rilasciano pezzetti di paglia e pure un certo qual sgradito saporino. E così, mister Marvin Chester Stone inventa: avvolge attorno a una matita un foglietto di carta, incolla la parte finale e sfila la matita. Con il tubetto ottenuto, si gode il suo julep. Poi, perfeziona il metodo: invece di incollare, ricopre il tutto di cera. Ha inventato la moderna cannuccia, e la brevetta nel 1888. Fino al 1906, quando la Stone Straw Corporation inventa una macchina per automatizzare il lavoro, sono tutte fatte a mano» [Marco Cremonesi, Corriere della Sera 22/8/2017].

Centocinquant’anni fa

Venerdì 3 gennaio 1868. In Giappone, dopo quasi sette secoli, viene abolito lo shogunato (il governo dello shogun, dittatore militare solo formalmente sottoposto all’imperatore), e l’imperatore riacquisisce i pieni poteri: è la cosiddetta restaurazione imperiale, con cui ha inizio il periodo Meiji, corrispondente al regno di Mutsuhito, all’epoca quindicenne.

«Gl’italiani hanno sicuramente sortito dalla natura delle disposizioni molto felici, perocché nonostante la pessima amministrazione e la confusione degli ultimi anni dimostrano di voler in qualche parte migliorare la loro condizione, e talvolta viene loro fatto. Tra i dicasteri infelici vuol essere posto senza fallo quello della pubblica istruzione. Se non si fossero fatti e disfatti tanti provvedimenti, si sarebbe effettuato molto maggior progresso. E tuttavia dobbiamo confessare che l’istruzione, nonostante i ministri, è aumentata; o almeno è aumentato il numero di coloro che sanno leggere e scrivere. […] Dalla relazione sul servizio postale in Italia pel 1866 ricaviamo che il numero delle lettere impostate nel detto anno salì a 75,040,059, presentando così un aumento di 7,558,904 verso dell’anno precedente. Di questi 75 milioni, 22 appartengono alle antiche provincie, 12 alla Lombardia, 8 all’Emilia ed alle Marche, 11 alla Toscana ed all’Umbria, 13 al Napolitano e 6 alla Sicilia. E ciò che per avventura dimostra ancora maggiormente l’aumento dell’istruzione è l’aumento delle stampe periodiche e non periodiche. Delle prime si impostarono 53,066,188 nel 1865 e 53,318,538 nel 1866. Aumento 252,350. Delle seconde, le quali si riferiscono più specialmente alle materie letterarie e scientifiche, e sono quindi una misura anche più sicura dell’istruzione, se ne impostarono 6,321,337 nel 1865 e 6,458,954 nel 1866, con aumento di 137,617. Ciò che maraviglierà anche maggiormente è che il servizio postale, il quale in tutti gli altri Stati è una fonte di rendita, in Italia è invece un peso quantunque si faccia pagare le lettere il doppio che in Inghilterra. Nel nostro Stato la spesa nel 1866 salì 16,823,293 lire, e la rendita totale a sole 16,081,501» [Gazzetta piemontese 3/1/1868].

Lettere

A proposito del dibattito su fascismo, leggi razziali ed ebrei (lettera di Franco Carratù e dura replica di Sandro Gerbi), pur senza alcuna indulgenza per l’indelebile vergogna di quei provvedimenti, vorrei complicare il quadro ricordando i sorprendenti giudizi storici di due intellettuali ebrei di prima grandezza, George L. Mosse e Hannah Arendt, entrambi negli anni Trenta fuggiti dalla Germania a causa delle persecuzioni naziste. Mosse, ne Il razzismo in Europa (Laterza 1978, ma ho sotto mano l’edizione del 2008, dove ne tratta alle pagine 214-217), sostiene che «l’Italia ha protetto i suoi ebrei ovunque le sia stato possibile», e che le stesse leggi razziali, dichiaratamente improntate al precetto «discriminare, non perseguitare», oltre a prevedere un’ampia gamma di eccezioni, furono nei fatti tanto disattese che «i nazisti si meravigliarono per il fallimento fascista nel far osservare le leggi» e anche i fascisti più antisemiti rimasero delusi perché «il fronte nazi-fascista contro gli ebrei da loro sognato non si concretizzò mai» e «i pochi razzisti italiani rimasero isolati almeno sino alla repubblica di Salò». Ancora più netta la Arendt, che, ne La banalità del male (Feltrinelli 1963, ma cito le pagine 182-186 dell’edizione 2007), dopo aver premesso che il nazismo «aveva più cose in comune con il comunismo di tipo staliniano che col fascismo italiano», dichiara che «prima del colpo di stato di Badoglio dell’estate 1943, e prima che i tedeschi occupassero Roma e l’Italia settentrionale, Eichmann e i suoi uomini non avevano mai potuto lavorare in questo paese. Tuttavia avevano potuto vedere in che modo gli italiani non risolvevano nulla nelle zone della Francia, della Grecia e della Jugoslavia da loro occupate: e infatti gli ebrei perseguitati continuavano a rifugiarsi in queste zone, dove potevano esser certi di trovare asilo, almeno temporaneo». E, nelle righe successive, qualifica addirittura come «sabotaggio» dei piani nazisti e «tipica farsa italiana» le modalità con cui, a suo dire, la massima parte dei dirigenti e degli amministratori fascisti, col tacito assenso di Mussolini, beffarono l’alleato tedesco preservando in ogni modo possibile gli ebrei dalla barbarie nazista. L’autrice, anzi, si spinge fino a sostenere che «l’umanità italiana» abbia resistito all’occupazione nazista successiva all’armistizio, dando prova di sé anche in occasione del rastrellamento del ghetto ebraico di Roma («Gli ebrei furono avvertiti in tempo, spesso da vecchi fascisti, e settemila riuscirono a fuggire») e persino nel successivo allestimento di campi di concentramento sul suolo italiano (dove gli ebrei arrestati sarebbero stati sistemati fino a quando «i tedeschi violarono la promessa e cominciarono a trasportarli ad Auschwitz»). Una trattazione, quella della Arendt, tanto convinta e appassionata da suonare a un orecchio contemporaneo quasi eccessiva, ai limiti della perorazione, se non addirittura dell’apologia di fascismo. Un’opinione, la sua come quella di Mosse, probabilmente datata e certamente discutibile, ma altrettanto certamente rispettabile.

Simone Furfaro

Col lanternino.

Le corse di cinque/sei furlong.

Ippica, naturalmente.

Le trovi ancora, ma devi cercarle.

A Goodwood, le Richmond Stakes, per dire.

Tutta colpa di quella benedetta legge inglese del 1985.

Quella che ha tolto ufficialmente di mezzo in ogni campo le vecchie, tradizionali misure.

Poco più di duecento metri, un furlong.

Corse d’un fiato, quindi.

Poco più di mille metri, i cinque.

Poco più di milleduecento, i sei.

Per velocisti.

 

Certo, da noi non se ne vedeva una che fosse una, ma di quelle che si correvano nella patria dei purosangue si favoleggiava.

E non solo di quelle, per il vero.

E si, perché allora le corse al galoppo erano comunque favola.

 

Le scommesse?

Certo.

Ma dopo.

 

Si cominciava la mattina presto.

D’inverno, meglio.

Finito l’allenamento, dai purosangue che, sudati, rallentati, guadagnavano le stalle, nuvole di fumo.

Dai fantini appena rientrati, mentre si asciugavano, le impressioni.

E lo scambio di pareri tra i presenti.

I proprietari.

Gli allevatori.

I vecchi del mestiere.

I giocatori più avvertiti.

E il bar con i ’clanda’ che già ingolosivano con quote mica male.

Appetitose.

 

E le sigarette.

Le sigarette...

L’una via l’altra.

 

Che tempi!

Mauro della Porta Raffo

Gentile direttore, nei primi giorni di gennaio iniziano i saldi: abbigliamento, scarpe e molte altre tipologie di merci si possono comprare a prezzi calmierati. Invece purtroppo ci sono i saldi al contrario di bollette di energia e gas, trasporti e autostrade, banche e poste, e altre voci che invece di diminuire aumentano di molto. Sarebbe come se a un moribondo invece di dare la medicina giusta si desse del veleno. Come volete che l’Italia si riprenda e i consumi ripartano se levate soldi di tasca a chi ne ha già pochi? Grazie a tutti quelli che hanno permesso questo!!! Ci mancavano proprio i saldi al contrario delle spese di sopravivenza, non voluttuarie. Saluti sperando in un cambiamento di rotta

Jeff Carosella

Caro Giorgio, Mauro della Porta Raffo non trova di meglio che darmi del “sinistro” (sì, sono stato – e me ne onoro – socialista con Lombardi e Giolitti) e del “comunista” inconsapevole per non ammettere che sulle statistiche Usa degli omicidi volontari lui ha toppato clamorosamente  definendo i 12-14.000 ammazzamenti l’anno una quisquilia rispetto ai 300 e più milioni di abitanti. No, sono il tasso di omicidi più alto dell’Occidente sviluppato, 4,5-4,8 ogni centomila abitanti, contro lo 0,65 dell’Italia. Coi numeri non si scherza. Buon 2018 ai “destri” che ragionano, e chiudiamola lì, ciao

Vittorio Emiliani

Beh, buon anno a tutti. Io ho passato il Capodanno a Napoli. E voi?

Ci vediamo domani.

Anteprima di Giorgio Dell’Arti

Anno II numero 41

Martedì 2 gennaio 2018