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 2017  dicembre 31 Domenica calendario

I 100 nomi di Gianni Mura

Da oggi al 31 dicembre troverete i miei cento nomi dell’anno che sta finendo. Non sono necessariamente i più importanti, sono legati a vittorie ma anche a sconfitte, speranze, delusioni, nel mondo dello sport e in altri settori della società. I voti sono arbitrari, come quelli della rubrica domenicale “Sette giorni di cattivi pensieri”. A collegarli tutti, l’anno 2017

ABDEL-AZIZ NIMIR 
(pallavolista) 
Uno capace di metter giù tutti quei punti a Milano lo aspettavano da un pezzo. Che spettacolo: 8. 

ABREU SEBASTIAN 

(calciatore)
Uruguayano, 41 anni, detto El Loco. Nuovo record mondiale di cambiamento di maglia. Firmando per i cileni dell’Audax Italiano ha raggiunto quota 26, superando il tedesco Lutz Pfannenstiel, 25. Matto no, c’è del metodo in quella follia. 

ALBANESE ANTONIO 
(attore) 
Ovvero un uomo solo contro un piccolo esercito di dominanti chef che imperversano e funestano a ogni ora ogni rete. Stravince l’uomo solo. “Lenticchie alla julienne” (ed. Feltrinelli) è una divertentissima presa in giro, con punte di leggera perfidia dovute all’esasperazione, quindi giustificabili. Anzi, sacrosante: 8. 

ALBERTO ZUCCO MARIA 
(pensionata) 
A Villanova Solaro (Cuneo) la chiamano la mamma delle tombe dimenticate. Su tutte quelle senza un fiore ne porta almeno uno, dopo aver ripulito dalle erbacce. Ha 75 anni. «Spero che dopo di me ci penserà qualcun’altra». O qualcun altro. Speriamo, ci sarà sempre più bisogno dei piccoli gesti. 

ALLAN Con lui il Napoli è più Napoli. Tuttocampista altruista: 8,5. 
(calciatore)

ANDREANI FILIPPO 
(cantautore) 
«Ho smesso di andare allo stadio quando ho visto i coltelli nelle mani dei tifosi interisti». Lo stadio: Como. Già autore di una bella canzone su Gigi Meroni, nel suo ultimo disco Andreani trae molte ispirazioni dal calcio. Canzoni per il Grande Torino, Beppe Viola, George Best, Ezio Vendrame, il tifoso genoano “Spagna” e il capitano Signorini. Un bel disco: vale anche per le canzoni non sportive. Reperibile solo in negozi specializzati in vinile. Voto 8. 

ANGELICA 
(bambina) 
La sua storia (6 anni, genitori da 15 in Italia) è sull’Espresso. A nome degli 800mila bambini e ragazzi coinvolti dallo Ius soli può ringraziare una classe politica miope, ottusa, più dannosa che inutile (voto 0,5) se continuerà a vivere in un Paese che di fronte alla parola “diritti” si gira dall’altra parte. 

ARBORE RENZO 
(showman) 
Va bene rievocare le sue trasmissioni d’antan, ma alla Rai non hanno mai pensato di affidarne una, nuova e sua, a questo diversamente giovane? 

ATALANTA
(squadra di calcio) 
Un’Europa League al di sopra di ogni speranza e senza pagare troppo dazio in campionato. 8,5. 


ATHLETIC CLUB DI BILBAO 
(squadra di calcio) 
Non è una squadra come le altre. Ed è il titolo di un libro di Simone Bertelegni, sottotitolo “L’utopia continua” (ed. Bradipolibri) che ne racconta la storia fino ai giorni nostri. 

BALOTELLI MARIO 
(calciatore)
Chissà quando mi ricapita la possibilità di dargli un voto positivo. Ha fatto parlare di sé più per i gol che per i metaforici colpi di testa. 7 

BARDET ROMAIN 
(ciclista) 
Da presidente del Bardet Club mi aspettavo il definitivo salto di qualità, che non c’è stato. Ne deriva un malinconico 6. 

BARELLA NICOLÒ 
(calciatore)
Se dà una ripulita alle entrate (è il più ammonito della Serie A) ha tutto per giocare titolare in Nazionale. Ci scommetto (sulla Nazionale) in forma di 8. 

BARGUIL WARREN 
(ciclista) 
Bardet, così così. Però mi sono rifatto con Barguil. Che temperamento, che gusto per l’attacco: 8. 

BERARDI DOMENICO 
(calciatore)
Come fosse sparito. Che succede? (Lo stesso testo è uscito un anno fa, ma è sempre d’attualità. Purtroppo). 5. 

BERTOCCHI ELENA e VERZOTTO MAICOL 
(tuffatori) 
Mai una coppia italiana aveva raggiunto l’oro europeo nel tuffo sincronizzato dai 3 metri. Per lei, a Kiev, anche l’oro nel trampolino da un metro. Più di una promessa per il dopo-Cagnotto: 8.

BIACCHESSI DANIELE 
(giornalista) 
“Una generazione scomparsa” (libro più film, ed. Jaca Book) è dedicato ai mondiali del ’78 in Argentina, il calcio che abbiamo visto e gli orrori che non si potevano nemmeno immaginare, i voli della morte e le madri di Plaza de Mayo, Videla e Licio Gelli in tribuna. 

BOLT USAIN 
(atleta) 
Sbatte su Gatlin e Coleman, solo bronzo sui 100. E nell’ultima gara della carriera, ultimo staffettista nella 4x100, cade. Una regia beffarda non gli concede il lieto fine, ma non se la prende, è un saggio, è un lampo che sorride. 9. 

BONUCCI LEONARDO 
(calciatore)
Un po’ alla volta va alla ricerca del Bonucci che era. Causa dello smarrimento: ignota. Nessun voto, non si può votare un mistero. 

BRIGNOLI ALBERTO 
(calciatore)
Il Benevento non fa un punto? Molti danno la colpa al portiere, Brignoli. Troppo facile e anche ingiusto. Una regìa incredibile stabilisce che sia proprio Brignoli, con un colpo di testa, a portare a casa il primo punto: 1-1 col Milan. Mai abbattersi, 7 di stima. 

BUFFON GIANLUIGI 
(calciatore)
Le lacrime di San Siro fanno intuire che non smetterà a fine campionato e deve solo decidere dove, come e quando chiudere. Non dia retta a nessuno, segua l’istinto. 

CAIROLI TONY 
(motocrossista) 
Quest’anno ha vinto per la nona volta il campionato mondiale, categoria Mxgp. Voto 8. 

CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO 
(Serie A maschile) 
Gliene abbiamo dette di tutti i colori: che va ridotto a 18 squadre, anzi no, a 16, che è terribilmente noioso, che non c’è suspence per lo scudetto. Be’, non sempre. Non oggi, se guardiamo alla Francia (Psg con 9 punti sul Monaco), alla Spagna (Barcellona con 9 punti sull’Atletico Madrid), alla Germania (Bayern con 11 punti sullo Schalke 04) e Inghilterra, dove forse si divertono solo a Manchester, United lontano 15 punti dal City. Morale: questo è un bel campionato, tra incertezze e certezze. Voto 7,5 (per ora). Famosa a Malta per le sue inchieste scomode. E per le sue inchieste scomode uccisa con la tecnica mafiosa dell’autobomba. In tante parti del mondo, Malta compresa, cercare la verità può costare molto caro. Chi si sente in missione, come Daphne, non rinuncia a cercare. 

CHAMIZO FRANK 
(lottatore) 
Era tornato da Rio con una medaglia di bronzo che non gli piaceva, puntava più in alto. Disse che si sarebbe rifatto in fretta ed ecco i due ori, europeo e mondiale. Voto 8. 

CHATEAU MARGAUX 2012 
(vino) 
 Miglior rosso estero bevuto nel 2017. 

CINA 
(calcio) 
Degli investimenti cinesi nel calcio estero sappiamo qualcosa (non tutto), e del resto? Utile leggere “Storia del calcio cinese”, di Marco Bagozzi e Andrea Bisceglia, ed. Bradipolibri. 

COBURN EMMA e FRERICHS COURTNEY 
(atlete) 
Si aspettano le solite gazzelle degli altopiani africani all’arrivo dei 3mila siepi e invece, sorpresona, ecco due americane bionde, prima e seconda al mondo: 8. 

COGGIOLA ROBERTO 
(fotografo) 
Per molti anni, occhio e colonna del Club Tenco. Uruguagio italianizzato (Ventimiglia) e dimostrazione che l’hombre vertical non esiste solo nello sport. Gli sia lieve la terra. 

CONTADOR ALBERTO 
(ciclista)
Chiude con le corse. Alleverà giovani corridori. Si porta addosso l’ombra del doping, mai dimenticarlo, ma bisogna ammettere che è stato uno degli ultimi grandi, capace di dare spettacolo su tutti i terreni. 8,5. 

CRETTI CLAUDIA 
(ciclista) 
Il 6 luglio, mentre corre il Giro d’Italia, cade in discesa a 90 all’ora, è ricoverata a Benevento, sembra spacciata. Dopo tre settimane esce dal coma, torna a casa, a Costa Volpino, in ottobre. Non riesce ancora a parlare, non ricorda nulla ma a gesti ha chiesto alla madre una bicicletta, e ha pedalato 1,5 km col fratello minore. Si ricomincia anche così. Auguri, Claudia. 

CUTRONE PATRICK 
(calciatore) 
 Invece di pensare a chi prestarlo, il Milan farebbe meglio a tenerselo. È un predestinato, vedi gol dell’ultimo derby. Voto 8. 

DANÌ 
(ristorante di Ischia) 
 Miglior cena del 2017. 

DELLA VALLE ANDREA 
(presidente onorario Fiorentina) 
Da un po’ non va allo stadio e c’è da capirlo: parte dei tifosi l’ha preso di mira con tenacia degna di miglior causa e non è piacevole sentire cori d’insulti quando si fa di tutto per una squadra che difficilmente sarà tra le prime quattro e le ultime dieci. Il voto a lui e al fratello Diego (8,5) non c’entra con la Fiorentina. Uno dei paesi colpiti dal terremoto, Arquata del Tronto, agosto 2016. Cosa possiamo fare per voi? Un centro per anziani? chiedono i della Valle al sindaco, Aleandro Petrucci, che rilancia: e una fabbrica, anche piccola? La fabbrica è stata inaugurata il 20 dicembre: 50 assunti, altri 50 a breve. Le cose che contano, alla fine e quando si ricomincia, sono queste. 

DE MAURO TULLIO 
(linguista) 
Il primo dei morti illustri di quest’anno. Aveva detto: «Le parole non ci legano solo al passato, non ci sono preziose solo nel presente. Ci aprono porte verso il futuro». È vero. Ma per aprire porte nel futuro che si profila forse ci vorranno parole d’ordine, o pin. 

DE ROSSI DANIELE 
(calciatore)
Il colpo a Lapadula e successiva simulazione sono da 4. 

DETTI GABRIELE 
(nuotatore) 
Budapest sorride anche a lui: bronzo nei 400 e oro negli 800. 8. 

DONNARUMMA ANTONIO 
(calciatore)
Da terzo a primo portiere in un derby fondamentale per il Milan. Da raccomandato per via del fratello a portiere vero. Da un goffo autogol (poi annullato) alla paratona da salvatore della patria. Il massimo delle porte girevoli condensato in una partita. 7. 

DOVIZIOSO ANDREA 
(motociclismo) 
Avvincente la sfida per il titolo con Marc Marquez: 8 

DRESSEL CAELEB 
(nuotatore) 
Ai mondiali ha vinto 7 medaglie d’oro, di cui 3 in un’ora appena, come Phelps nel 2007. Ha tutto per essere il nuovo Phelps. 9 

DYBALA PAULO 
(calciatore)
Pare abbiamo bisogno di almeno un tormentone a campionato. È il suo turno: giochi dall’inizio o stia in panchina o entri a partita in corso, segni o non segni. Si rassegni. 


ENDRIGO SERGIO
(cantautore)
Tutto quello che bisogna sapere su un grande chansonnier nel libro della figlia Claudia: “Sergio Endrigo, mio padre” (ed. Feltrinelli)

FEDERER ROGER
(tennista)
Avviso ai commentatori: pensarci sette volte prima di darlo per tramontato. Dopo sei mesi di stop vince l’Australian Open, battendo in finale il solito Nadal, poi vince Indian Wells, Miami e Shanghai. Perla di stagione: l’ottava volta a Wimbledon (record) senza cedere nemmeno un set. Meno di 9 non posso.

FERRERO FEDERICO FRANCESCO
(medico e nutrizionista)
Ha scritto “L’apericena non esiste” (ed. Cairo). Esiste, purtroppo. E Ferrero lo valuta: «Non esiste da un punto di vista storico, nutrizionale e del sapore. È un pasto finto, inutile, talvolta vergognoso. È dannoso per chi lo pratica, remunerativo per chi lo organizza, inutilmente triste per chi lo consuma». Voto 7, gliele canta chiare.

FINE VITA
(legge)
Qualcosa di buono il Parlamento l’ha fatto. Questa legge (9) che ci avvicina all’Europa. Eluana, Welby, dj Fabo non sono morti invano.

FRANCESCO
(papa)
Continua a non sbagliare un’uscita, una frase, una virgola. 9,5.

FRANK ANNA
(vittima)
In maglia romanista, negli adesivi fatti circolare all’Olimpico da un gruppo di tifosi della Lazio. Il punto più basso toccato in uno stadio italiano nel 2017. Voto: 0 e anche meno.

GARY ROMAIN
(scrittore)
Ammetto di stravedere per Gary, ma il suo ultimo romanzo, “Aquiloni”, pubblicato nel 1980, anno in cui morì, non fa che rinsaldare la mia opinione: voto 9.

GASPERINI GIAN PIERO
(allenatore)
Tra le tante novità, il ricorso alla marcatura a uomo. Non è vietato, non è peccato, non è reato. 8.

GENTILE ALESSANDRO
(cestista)
A Bologna sembra rinato. Buon per la Virtus e per la Nazionale. 7,5.

GOGGIA SOFIA
(sciatrice)
Costante presenza sul podio: ci è salita 13 volte in stagione, record nazionale. Aggiungiamoci un bronzo ai mondiali di St.
Moritz nel gigante. Un 8 ci sta tutto.

KAEPERNICK COLIN
(giocatore di football americano)
Il suo modo di protestare, prima dell’ inizio, mettendosi in ginocchio quando si suona l’inno nazionale, ha fatto il giro del mondo. La sua protesta, contro le violenze della polizia su cittadini di colore, gli hanno procurato numerose simpatie e altrettante ostilità. Nella Nfl non c’è, da marzo, alcun club disposto a ingaggiarlo dopo la scadenza del contratto con i San Francisco 49ers. E lui sta meditando di fare causa alla Lega per “collusion”, ossia congiura.

KURZ SEBASTIAN
(cancelliere austriaco)
Sembra finto. No, così non è chiaro. Ha una faccia che sembra fatta dall’unione di tre o quattro pezzi di altre facce. Sembra un identikit. Forse lo è. Voto 2.

LASAGNA KEVIN
(calciatore)
E va bene, è un mio pallino, l’ho dichiarato apertamente e non ho motivi per pentirmene. Lo aspetto in doppia cifra. 7,5.

LIÙ
(cane)
Femmina di pastore tedesco, 9 anni, inizialmente addestrata per identificare esplosivi (missione in Kosovo), si è specializzata nella diagnosi precoce del tumore alla prostata, e solo di quello. Le neoplasie contengono una particolare molecola che Liù percepisce annusando le urine dei pazienti. E ci ha azzeccato nel 98% dei casi. Dal 2012 collabora con l’ospedale Humanitas. Voto 9.

LUKAKU JORDAN
(calciatore)
Ad ogni partita migliora. Giocatore multiuso: 7,5.

MAIRA SALVATORE
(regista e scrittore)
“Diecimila muli” (ed. Bompiani) è un romanzo picaresco, e non solo, ambientato nella Sicilia del primo dopoguerra (bandito Giuliano incluso). Pubblicato nel 2016, letto nel 2017, quindi citazione valida a termini di regolamento.

MARCHESI GUALTIERO
(cuoco)
Detestava esser chiamato chef, non gli farò questo torto.
Nemmeno gli piaceva esser chiamato maestro, ma lo è stato. Un grande maestro. Di quelli che non hanno bisogno d’una cattedra per insegnare. Di quelli che hanno una cultura vasta (pittura, musica, scultura). Che hanno belle idee. L’ultima di Gualtiero era una Casa di riposo per cuochi, dove i vecchi cuochi potessero portare la loro esperienza ai giovani cuochi.
Sorgerà a Varese. Ancora una volta Milano non ha capito, Milano sta a guardare.





Neri Marcorè
(attore) 
Ideatore, organizzatore e anima di RisorgiMarche , una serie di spettacoli nei paesi della sua terra colpiti dal terremoto.
Concerti gratuiti di Malika Ayane, Paola Turci, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Samuele Bersani, Ron, Federico Barbarossa, Daniele Silvestri, Enrico Ruggeri. Tantissimo pubblico. Vendita di salumi, formaggi, vino, olio e altri prodotti contadini. Proprio vero che gli amici si riconoscono nel momento del bisogno. Si ripeterà nel 2018. Voto 9.


MARONEY McKAYLA
(ginnasta)
Un oro e un argento a Londra, tre ori mondiali. Ha accusato il medico della nazionale, Larry Nassar, di molestie sessuali e la federazione Usa di aver fatto pressioni su di lei perché tacesse i fatti. Altre due ginnaste, Ali Raisman e Gabby Douglas, hanno accusato il dottor Nassar, che in tribunale si è dichiarato colpevole e comunque ha già subito una condanna a 60 anni per possesso di materiale pedopornografico.
Nassar è stato medico delle ginnaste per 20 e avrebbe abusato di Maroney quando ne aveva 13.
Proprio un bell’ambientino.


MAZE TINA
( sciatrice)
S’è ritirata sulle nevi di casa, a Maribor. Sarà mamma in febbraio. Splendida carriera, con 4 medaglie olimpiche (2 d’oro e 2 d’argento) e 9 mondiali (4 d’oro e 5 d’argento). Più 3 Coppe del Mondo, una generale e 2 di specialità. 8,5.


MELLO NICCOLÒ
( giornalista)
Ha scritto “Quando il calcio era celeste”, dedicato all’Uruguay degli “invencibles” che arrivò prima del Brasile a stupire il mondo del pallone.
Libro che sarebbe piaciuto a Eduardo Galeano.


MIRAMONTI L’ALTRO
( ristorante di Concesio, Bs)
Miglior pranzo del 2017.


MONTELLA VINCENZO
( allenatore)
Per evitare d’essere richiamato al Milan s’è affrettato a firmare per il Siviglia. Saggio:7.


MUSONI MARIO
(cuoco)
Al Pino di Montescano, nell’Oltrepò Pavese, Mario era uno dei cuochi del cuore per Gianni Brera e, in assoluto, il migliore della zona. Prima regola dell’ospitalità: “Si saluta, si taglia un salame, si stappa una bottiglia”. Fu lui a guadagnarsi la prima stella Michelin in provincia di Pavia. È morto nella prima settimana del 2017, Gualtiero Marchesi nell’ultima.
Venivano tutti da San Zenone, come Brera. È una coincidenza, una casualità? Non lo so. So che gli ultimi due cuochi del cuore di Brera non sono più su questa terra.


MUZYCHUK ANNA
( scacchista)
Ucraina, 27 anni, campionessa mondiale di scacchi veloci (rapid e blitz) ha annunciato che non andrà ai campionati di Riad. Li boicotterà (anche se il montepremi vale quello di una dozzina di tornei) perché in Arabia Saudita sono negati i diritti alle donne. «Non voglio indossare veli né essere scortata né sentirmi una sottospecie umana». Bravissima: 9.


NADAL RAFAEL
(tennista)
Federer è un’altra musica, d’accordo, e ha cinque anni di più, ma quanto è tosto Nadal che torna numero 1 dell’Atp e vince Us Open e Roland Garros. 8.


NAZIONALE DI PALLAVOLO
(femminile Under 18)
A Rosario si conferma campione del mondo battendo in finale la Rep. Dominicana. Otto partite otto vittorie per la ragazze di Marco Mencarelli.
Esattamente come in Perù nel 2015, Usa battuti 3-0 nella finale a Lima. C’è un grande ricambio per le varie Orru e Egonu , e un grande futuro per il volley femminile: 8,5.


N’GAPETH EARVIN
(pallavolista)
In campo un trascinatore.
Fuori: rissa in discoteca, aggressione a un controllore alla Gare Montparnasse, investimento di tre persone senza fermarsi a soccorrerle, guida con un tasso d’alcol tre volte superiore al consentito.
Roba da calciatore viziato, non da pallavolista: 3,5.


NICOLA DAVIDE
(allenatore)
Misteri crotonesi. Dopo una storica salvezza, le dimissioni del tecnico. Non date a cuor leggero, presumo, quindi qualcosa s’è rotto nel gruppo per cui aveva tifato molta Italia.
Istintivamente, per quel po’ che credo di conoscerlo, io sto con Nicola. 7,5 di stima.


NOAH YANNICK
( ex tennista)
Talento formidabile da giocatore, da cantante, da padre di cestista campione. Con lui ct la Francia torna a vincere la CoppaDavis. 8.

NOZZINNÀ 2015

(vino)
Vermentino amabile, miglior bianco italiano bevuto nel 2017.
Prod: Li Duni, Badesi (Ot).

ODDO MASSIMO
(allenatore)
Sono contrario ai cambi d’allenatore a giochi in corso.
Ma quando funzionano bisogna dirlo. È il caso di Oddo ma anche di Iachini e Ballardini.

PALTRINIERI GREGORIO
(nuotatore)
Oro a Budapest sulla sua distanza, i 1.500, e bronzo negli 800 di Detti. Poi, alle Universiadi, s’è preso anche la 10 km in acque libere. 8.

PASCUTTI EZIO
(ex calciatore)
Un idolo per i tifosi del Bologna.
Per gli altri, il cattivo. Dal 13 ottobre 1963, quando a Mosca fu espulso per aver colpito Dubinsky, reo di un fallaccio.
Pascutti giurava di aver solo fatto il gesto, ma senza colpirlo.
Espulso lui (23’pt), Italia sconfitta ed eliminata dagli Europei. Nessuna sanzione da parte dell’Uefa, tre mesi di squalifica dalla Federcalcio.
Capro espiatorio, fischiato su tutti i campi, Pascutti era polemico con gli arbitri ma non cattivo. A quei tempi, i difensori sapevano fasi rispettare.
Pascutti era coraggioso, non alto (1.74) ma forte di testa. E solo un suo infortunio aprì le porte della Nazionale a Gigi Riva.

PATERNOSTER LETIZIA
(ciclista)
Trentina, 18 anni, in stagione 9 medaglie d’oro, tutte su pista, più 2 d’argento e 2 di bronzo e due maglie da campionessa italiana su strada (in linea e crono). 9.

PELLEGRINI FEDERICA
(nuotatrice)
Altra ospite fissa dei 100 nomi. La rimonta sulla Ledecky è da 9,5.

PELLEGRINO FEDERICO
(sciatore di fondo)
Oro nella sprint a Lahti, 8. Curiosa questa vicinanza tra quasi omonimi, tra acqua e neve.

PIRLO ANDREA
(ex calciatore)
Un addio in punta di piedi, lontano dall’Italia. E senza poter passare a nessuno la bacchetta da direttore d’orchestra. 9.

PISACANE FABIO
(calciatore)
“Uno su mille ce l’ha fatta” racconta la sua storia: dai Quartieri Spagnoli al pallone, alla paura di dover smettere perché colpito dal morbo di Guillain-Barré, alla guarigione, alla denuncia di un tentativo di corruzione, alla serie A raggiunta a 30 anni a Cagliari. Il Guardian lo ha eletto giocatore dell’anno nel 2016 Autore del libro è Franco Esposito, ed. Absolutely Free.

PORDENONE
(calcio)
Perde con l’Inter, ma solo ai rigori. Resta una bella avventura, da raccontare ai nipotini:8.

QUADARELLA SIMONA
(nuotatrice)
Bronzo nei 1.500 ai mondiali di Budapest, sicuro talento e speranza per Tokio.8

REGENI GIULIO
(vittima)
Mai stancarsi di chiedere verità e giustizia. Continuare, continuare.

ROCCE ROSSE
(vino)
Sassella riserva 2007 di Ar.Pe.Pe, Sondrio, miglior rosso italiano bevuto nel 2017, concordo con la guida del Gambero.

ROSSI GIUSEPPE
(calciatore)
Il ragazzo prodigio tra una tripletta e un infortunio, tra un rilancio e una ricaduta, a febbraio avrà 31 anni. È al Genoa, ma per lui tifano tutti quelli che amano la bellezza del calcio.
Animo, Pepito: fusse ca fusse la vorta bbona.

SAGAN PETER
(ciclista)
A distanza di mesi è stata riconosciuta la sua correttezza nello sprint del Tour in cui cadde Cavendish. Peccato che l’avessero squalificato con ignominia, e in tanti lo scrivemmo subito. Non se l’è presa più di tanto, e non so quanti ci sarebbero riusciti al suo posto. E ha rivinto il mondiale. Abbonato al 9.

SALVOLDI DINO
(ct ciclismo femminile)
Salvoldi parla poco e non gli piace fare la ruota del pavone, ma per chi segue il ciclismo è come un ascensore, che ha trasportato il ciclismo femminile dalle cantine agli attici. Ct della pista dal 2001, dal 2005 anche della strada, in 16 anni ha vinto 207 medaglie.
Merito di Paternoster, già citata, di Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Rachele Barbieri, Chiara Consonni, Elena Pirrone, Marina Alzini. Segnarsi i nomi, per Tokio 2020. Intanto, altro 9.

SAPONARA RICCARDO
(calciatore)
Come fosse sparito. Che succede? Lo so, già scritto due volte per Berardi. Per Saponara è la prima: 5 

SCARPONI MICHELE 
(ciclista)
Travolto e ucciso da un furgone mentre s’allenava sulle strade di casa. Un “capitain de route” per dirla alla francese.
Era spiritoso, sapeva tenere alto il morale della truppa. E poi tutt’a un tratto non c’è niente da ridere, solo silenzio e dolore.
Tanti ciclisti, non solo italiani, hanno indicato il cielo con le dita, dedicandogli la vittoria.
Giusto. Uno come Michele non si dimentica facilmente.

SCIOLA MARIA
(curatrice)
Figlia di Pinuccio, grande uomo e grande artista. Morto il padre nel maggio 2016, è lei che si occupa, tra mille difficoltà, del museo e del giardino delle pietre sonore, una cosa unica al mondo, a San Sperate (Cagliari).
Tutti i politici che il giorno dei funerali avevano proclamato “non vi lasceremo soli” sono spariti e nemmeno al telefono si fanno trovare. Siamo davvero un paese strano: chi ha scelto la strada di una bellezza da condividere è emarginato, quasi fosse una colpa. Forza Maria, non sei sola, 9.

SPALLETTI LUCIANO
(allenatore)
Attento, la faccenda si complica e l’organico è quel che è. Serve una genialata da 8.

SVAMPA NANNI
(chansonnier)
«Certe tue traduzioni sono migliori delle mie canzoni». Se a dirlo è Georges Brassens, è detto tutto, o quasi. Da aggiungere: il cabaret, quando era una cosa seria, e la canzone dialettale milanese gli devono molto.

TAVECCHIO CARLO
(ex presidente Figc)
E se il prossimo presidente fosse peggio? Difficile. Qualcuno sente la sua mancanza? Non si vedono mani alzate. 4.

TORTU FILIPPO
(atleta)
Bell’atleta, e serio. Nel 2017, campione europeo e vicecampione mondiale Under 20 in una specialità, i 100, appannaggio degli afroamericani. Crescerà ancora: 8,5.

TOTTI FRANCESCO
(ex calciatore)
Un addio spettacolare, uno stadio intero a commuoversi. Mi fa piacere che non gli abbiano imposto la cravatta, ora che da dirigente va in tribuna. 9 alla carriera

TRENTIN MATTEO
(ciclista)
Un gregone, un campario, un misto di gregario e campione.
Due Parigi-Tours (una corsa a 49,642 di media, record e relativo nastro giallo) e quattro tappe nell’ultima Vuelta non lo dimostrano ma lo confermano: 8.

VENTURA GIAN PIERO
(ex ct)
Travolto da un insolito destino. Quando la nave affonda, la colpa è sempre del capitano. Al di là della metafora e senza ricorrere ai numeri, sono tempi e modi dell’affondamento a impressionare. L’equipaggio non s’è ammutinato, ma nemmeno eseguiva gli ordini. 4.

VIGLIETTI DANIEL
(poeta e cantautore)
Amico di Victor Jara e Violeta Parra, figlio di musicisti, chitarrista e compositore, è considerato l’espressione più alta della canzone uruguayana.
Quando fu incarcerato, si formò a suo sostegno un movimento d’opinione che comprendeva Sartre, Mitterand, Niemeyer, Cortázar. Undici anni in esilio tra Argentina e Francia. Poi il trionfale ritorno a Montevideo (1984). Ha sempre cantato dalla parte degli ultimi.

VINCI MARCO
(bracciante)
In un pub di Canicattì una donna (38 anni, insegnante) è molestata da un balordo con precedenti per spaccio, una specie di ras del quartiere.
Marco Vinci (22 anni, lavora la campagna con il padre) si alza per difenderla e spintona via il molestatore. Sembra finita lì, ma Daniele Lodato torna a casa, si arma di un coltello da cucina (lama di 26 centimetri) e uccide Marco... La brutta bestia del femminicidio non ha lasciato l’Italia, siamo sempre drammaticamente allo stesso punto. Uomini che ammazzano le donne. Ma anche, come Marco Vinci, uomini che per difenderle si fanno ammazzare.

WEAH GEORGE
(ex calciatore, presidente della Liberia)
Maldini e Desailly si erano già complimentati. Mi associo, a giochi fatti (7,5) con qualche riserva su alleanze e amicizie pericolose.