Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  dicembre 30 Sabato calendario

Asia vince il duello con Morgan. La casa del cantante messa all’asta

Il cellulare di Morgan squilla a lungo e a vuoto. Asia Argento, raggiunta all’estero, butta giù il telefono. Non è un periodo facile per la figlia di Dario Argento, prima attrice italiana a confessare le avances sessuali subìte da Harvey Weinstein, il potente produttore cinematografico americano oggi meglio conosciuto come molestatore seriale. Dichiarazioni seguite più che da una catena di solidarietà, da una vera e propria lapidazione mediatica. Stavolta a lanciare la pietra è lei e il bersaglio è l’ex compagno Marco Castoldi, in arte Morgan, accusato da Asia Argento di non aver provveduto a versare dal 2011 gli alimenti alla figlia Anna Lou, per un totale che sfiora i 50 mila euro. 
Per questo il Tribunale di Monza ha deciso la vendita all’asta dell’appartamento del fondatore dei Bluvertigo: la casa si trova proprio a Monza, 150 metri quadrati di superficie e un box doppio di 15,40 metri quadrati. Il prezzo a base d’asta deciso dai giudici è di 328 mila euro, che andranno in parte a coprire le spese mediche, sanitarie e scolastiche mai sostenute dal cantante. L’assegno che Morgan avrebbe smesso di versare ammonta a circa 2.000 euro al mese. La querela è stata depositata tre anni fa dalla stessa Asia Argento e dalle verifiche è emerso che il cantante non ha effettivamente versato la somma prevista in ottemperanza degli obblighi di mantenimento: per questo il Tribunale civile di Monza ha accolto l’istanza e ha disposto la vendita dell’appartamento dal prossimo mese di gennaio. 
Nel mezzo del duello c’è Anna Lou, nome scelto da Asia per ricordare la sorella scomparsa in un incidente stradale nel 1994, ormai quindicenne eppure sempre al centro di una Guerra dei Roses all’italiana. 
Già dieci anni fa, sempre durante il periodo natalizio, Morgan si era appellato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché gli era stato impedito di passare il 25 dicembre con la figlia, volata a New York con la madre senza il suo consenso, denunciando il mancato rispetto dei suoi diritti di padre. «La decisione del tribunale che mi consente di incontrare mia figlia periodicamente non viene rispettata – scriveva all’epoca Morgan —. Vivo una situazione di sopruso continuo, è una violenza che subisco da sette anni». Alle accuse di alienazione parentale lanciate da Morgan, Asia Argento ha sempre ribattuto calcando la mano sulla vita sregolata dell’ex compagno, specie dopo la confessione del cantante di aver fatto uso di cocaina. All’epoca l’attrice arrivò a chiedere la decadenza della potestà parentale perché «inidoneo al ruolo di genitore».
Ma la carriera genitoriale non è stata fluida per nessuno dei due: nel 2004 Asia lasciò provvisoriamente la figlia al padre per seguire i suoi progetti professionali, ma poi decise di portarla con sé negli Stati Uniti. Intervenne il Tribunale per i minorenni di Milano che vietò alla mamma di andare via con la figlia. Anna Lou rimase con Morgan a Monza, nella casa di lui. Al rientro in Italia è cominciato un percorso psicologico che ha coinvolto i due genitori, al termine del quale, nel 2007, i giudici hanno accordato l’affidamento congiunto della piccola al padre e alla madre, stabilendo che potesse andare a vivere a Roma, «collocata» dalla nonna materna, cioè purché vivesse stabilmente con la madre di Asia. 
Ieri infine l’ultimo atto di questo duello a distanza, con il pignoramento della casa del cantante. La tenerezza di 15 anni fa, quando Morgan diede il benvenuto al mondo alla figlia cantando Baby Blue, perché aveva la testa blu e sembrava un puffo, è un ricordo lontano.