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 2017  dicembre 30 Sabato calendario

La Signora che ha creato l’X Factor di musica classica

«Io porto la musica classica ovunque; sono convinta che non è una musica vecchia ma è vecchio il modo di proporla», dice Francesca Moncada di Paternò, fondatrice e presidente delle «Dimore del Quartetto», un progetto di gran successo che in magica sintonia ha portato buona musica suonata da giovani talenti in luoghi di solito chiusi al pubblico.
Signora da incredibili occhi turchesi, sicilianissima da parte paterna (la sua famiglia discende dai Grandi di Spagna), madre di 3 figli (Marta, Bianca, Vieri) dal piglio imprenditoriale piemontese (suo nonno materno era Piero Dusio, fondatore di Cisitalia e presidente della Juve dal 1942 al 1947) Francesca Moncada, che è anche vicepresidente della Società del Quartetto di Milano e della Fondazione per le attività culturali della Chiesa sotto il Pontificio consiglio, spiega: «Con il mio progetto ho cercato d’unire vari bisogni. Essendone innamorata volevo valorizzare la musica di quartetto d’archi che sembra difficile ma, come diceva Luciano Berio, non esiste altro insieme strumentale che penetra tanto in profondità il pensiero musicale. Per essere apprezzata però deve essere ascoltata in una dimensione intima. Seguendo gli studi di pianoforte di Bianca (Marta suona la chitarra, Vieri il sax) alla Scuola musicale di Fiesole ho visto quanto i giovani quartetti d’archi per arrivare a colloquiare a quattro voci condividendo ritmi, respiro, e sensazioni devono studiare moltissimo e fare prove estenuanti. Questo comporta anche costi elevati per giovani all’inizio della carriera che hanno magri guadagni e spesso problemi anche logistici vivendo in città lontane».
Così applicando alla cultura la sharing economy Moncada si è inventata la seguente formula: chi offre nella sua residenza ospitalità – al massimo una settimana – al quartetto (ovvero 4 posti letto, il vitto o l’accesso alla cucina più l’uso di una sala per le prove) ottiene in cambio un concerto gratis. Altra mossa vincente di donna Francesca è stata ottenere nel 2015 la collaborazione dell’Asdi, l’Associazione dimore storiche italiane allora presieduta da Moroello Diaz. Altro che la solita cena, una serata musicale ben più snob e cool. Ride Francesca: «Concerto per pochi amici o per il pubblico: ai padroni di casa scegliere cosa fare. Molti amano riaprire alla musica le loro ville, in Toscana c’è chi dopo l’esibizione offre una degustazione dei suoi prodotti: vino, olio. I numeri? Il primo anno abbiamo fatto 6,7 concerti e si sono offerte d’ospitarci 20 dimore storiche. Quest’anno i concerti sono stati 80, i quartetti sono saliti a 29, e le residenze a 100 (70 quelle dell’Asdi) distribuite in 12 regioni. Qualche esempio? Da Villa Lajolo a Piossasco (Torino) a Villa Belgiojoso Brivio Sforza a Merate (Brianza), da Napoli nello splendido Palazzo Donn’Anna a Palazzo Biscari di Catania. Ma abbiamo portato la musica anche in ospedali, teatri, chiese, eremi, sedi di fondazioni raccogliendo più di 4800 spettatori oltre ai 6350 iscritti al nostro gruppo su Facebook». Unire le reti. Moncada racconta di aver a questo punto offerto alle maggiori Società di concerti di musica da camera italiane di aiutarle per la logistica con la sua rete di dimore. Non solo. Il suo progetto al 100 per 100 italiano («Ha una matrice culturale e identitaria fortissima») e basato solo su soldi e patrimonio privato è tanto piaciuto all’European Historic Houses Association (equivalente dell’Asdi, sede Bruxelles) che le hanno chiesto d’esportarlo nel 2018 in 22 Paesi della Ue. «Sto lavorandoci con la Gioventù musicale internazionale e l’apporto decisivo del direttore artistico del progetto, Simone Gramaglia, viola del Quartetto di Cremona. Ovvero i magnifici musicisti – con Gramaglia, Cristiano Gualco, Paolo Andreoli e Giovanni Scaglione – che, su concessione della Nippon Foundation, suonano i 4 Stradivari appartenuti a Paganini». Infine, cosa è davvero vecchio? Per gli artisti della Casa di riposo Verdi di Milano Francesca Moncada ha creato un X Factor di musica classica: dopo mesi d’esibizioni sono stati gli arzilli giurati a decidere che il vincitore è Riccardo Zangirolami, 15 anni, prodigioso pianista.