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 2017  dicembre 30 Sabato calendario

Il successo delle crociere è mondiale. Turisti aumentati del 20% in 5 anni

Se l’Outlook Clia 2018 – l’associazione internazionale delle linee crocieristiche – sarà confermato nei prossimi dodici mesi si dovrebbe ammettere che i dubbi dimostrati qualche mese fa sugli scenari di crescita del mercato erano infondati. Nonostante le preoccupazioni che trovano origine nei mari orientali – con la non ancora sviluppata propensione cinese alle ’vacanze’ in nave, i timori di viaggi in acque e città troppo vicine alle minacce e bizzarrie del presidente nord coreano Kim Jong-un siano fattori tutt’altro che trascurabili – gli scenari tratteggiati dalla Clia, se confermati tra un anno, potrebbero far parlare di un nuovo boom.
Che si può riassumere in questi numeri secchi: nel 2018 i passeggeri delle navi da crociera raggiungeranno il record di 27,2 milioni, con una crescita stabile rispetto ai 25,8 milioni del 2017 e i 24,7 milioni del 2014. Un aumento del 20,5% tra il 2011 e il 2016 che è destinato a confermarsi in futuro, anche con il supporto delle 27 nuovi navi da crociera (oceaniche, fluviali e specializzate) che debutteranno il prossimo anno, debutto in mare di 12 navi e di 15 ’bastimenti’ che navigheranno sui fiumi.
A questi numeri ne vanno aggiunti altri significativi: Clia, infatti, ha anche pubblicato il report sull’impatto economico mondiale dell’industria crocieristica relativo al 2016. In sintesi, lo scorso anno il comparto ha prodotto un giro d’affari a livello mon- diale di 126 miliardi di dollari, generando l’equivalente di un milione di posti di lavoro a tempo pieno e retribuzioni complessive pari a 41 miliardi di dollari. Insomma, una macchina dello svago che incide più che positivamente sull’economia del pianeta.
Un giro d’affari che può crescere soprattutto se si vanno ad analizzare le zone scelte dagli armatori. Infatti nel 2017 lo sviluppo della crocieristica a livello regionale ha registrato un più 35,4% nei Caraibi, un +15,8% nel Mediterraneo, un +11,3% in Europa (Meditteraneo escluso), un +6% in Cina e altrettanto in Australia, Nuova Zelanda e Pacifico. L’Asia, senza Cina, è cresciuta del 4,4%, l’Alaska del 4,3% e il Sud America del 2,1%. Escludendo quindi aree storiche come il Mediterraneo e i Caraibi risulta evidente come ci siano molte regioni del globo che possono offrire grandi opportunità. Anche per proseguire in quel trand che vede lievitare la domanda con gli statunitensi desiderosi di ’navigare’ e in crescita dell’11,5%. I cinesi salgono del 2,1%, chi cresce meno sono i brasiliani e gli spagnoli, solo dello 0,5%. Gli italiani? Il numero dei nostri connazionali è salito dello 0,8%.
Ultime annotazioni: i passeggeri provengono da quasi tutte le fasce di reddito ed un terzo di coloro che sono saliti a bordo negli ultimi tre anni hanno un reddito inferiore agli 80mila dollari lordi. Nel prossimo anno verrà ulteriormente aumentata l’attenzione verso le pratiche del turismo sostenibile, con la possibilità per i crocieristi di partecipare ad attività di tutela dell’ambiente sia a terra che a bordo. Infine, i ’millennials’ amano i fiumi. Le crociere fluviali, come anche quelle brevi, li attirano sempre più. E prende sempre più piede la ’voglia di freddo’: infatti è previsto un aumento delle preferenze per destinazioni come il Baltico, il Canada, l’Alaska e l’Antartico.