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 2017  dicembre 29 Venerdì calendario

New York, crollo record degli omicidi «Qui le armi sono più controllate»

NEW YORK Chiusura dell’anno con Un nuovo record a New York. Il numero degli omicidi è sceso ad un punto così basso (286 fino a mercoledì sera) da riportare la città al clima sereno degli anni ’50, con la seconda guerra mondiale alle spalle e l’economia in piena fase di ripresa. Lasvoltaèpartitadopol’anno1990, quando gli omicidi nella Grande Mela avevano raggiunto la punta di 2.245; i crimini gravi erano stati 527.000, e 5.000 persone erano rimaste vittime di attacchi con armi da fuoco. Tutti gli amministratori che si sono succeduti da allora si sono attribuiti il merito di aver pacificato la città. Da Ed Koch che guidava di persona i raid della polizia ad Alphabeth City, in piedi sul sedile anteriore Di una cabriolet, a Rudy Giuliani e lo slogan «tolleranza zero». Un ruolo determinante ha giocato la maggiore aggressività del corpo di polizia, ristrutturata dal capo William Bratton dopo la crisi degli anni ’70 e ’80. Manel lungo corso a contare di più è stata la crescita economica che non ha mai conosciuto sosta negli ultimi trent’anni, a parte le due brevi interruzioni nel 2000 e il contraccolpo della depressione del 2008.Ametàdegli anni’90Giuliani dette il via alla ristrutturazione di Time Square, che ha cancellato dal centro di Manhattan le vestigia del distretto a luci rosse e lo ha sostituito con il capitale di investimento della Walt Disney. Bloomberg ha poi risanato la cinta costiera dell’isola con il parco verde che ha coperto la vecchia immagine della decadenza dei moli sull’Hudson e Raymond Kelly ha iniziato a bonificare l’immagine della polizia nei quartieri, a revocare le perquisizioni automatiche nei ghetti neri compiute anche in assenza di crimine. Un controllo più stretto rispetto ad altri stati sulla circolazione delle armi è uno dei fattori citato a motivo della maggiore pace. La depenalizzazione del possesso di droghe leggere durante la tenuta di Bill de Blasio ha aiutato ad allentare la tensione nelle strade e a ricostruire un clima di fiducia tra gli agentie i cittadini. La prova è che di fronte al calo del crimine sono aumentate negli ultimi anni le denunce per scippi e per rapine e che dopo lo scandalo Weinsteinan che i rapporti per casi di violenza domestica e stupro sono in brusca ascesa. LO STUDIO New York non è la sola città Usa a vantare un simile successo. Un recente studio del Brennan Centerfor Justice sui30maggiori centri urbani del paese mostra un calo generale del crimine nel 2017 del 2,7%,con unariduzionedegliomicididel5,6. Nel complesso i dati contrastano con il «clima di assedio» e con «l’emergenza criminale» che Donald Trump e il ministro Jeff Sessions stanno chiamando a sostegno di una campagna per l’incremento della pressione poliziesca nei quartieri a rischio e del ritorno ad un maggiore quoziente di imprigionamento in un sistema carcerario cresciuto del 112% negli ultimi dodici mesi.