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 2017  dicembre 29 Venerdì calendario

Tommaso Paradiso: «Per certi aspetti sono proprio l’italiano medio. Più di partire, mi eccita l’idea di tornare a casa»

A guardarlo su Instagram, Tommaso Paradiso, voce e anima dei Thegiornalisti, sembra il bello e impossibile che fa breccia nel cuore dei Millenials con il suo modo di fare schivo, lontano dal gossip, mai indiscreto, con i suoi occhiali scuri da cui si separa raramente. E invece di persona è proprio il ragazzo della porta accanto, che colpisce per le parole che dice, per come le dice e quando le dice. Sempre con un velo di romanticismo, chiaro nelle sue canzoni, nei suoi testi che hanno reso la band romana uno dei gruppi italiani più amati nel 2017. «Ho un’emotività molto fragile, sono iper sensibile – dice —. C’è chi ha la corazza e chi, come me, si mette a piangere per il finale di “Notting Hill”. Anzi, il cinema è proprio una delle cose che mi fa piangere di più».
Quello che si sta per concludere è stato un anno indimenticabile per lui e per i Thegiornalisti: il loro singolo «Riccione» – pubblicato a fine giugno – ha risuonato in tutte le spiagge, in tutte le auto e in tutti i luoghi di divertimento tanto da essere stato eletto (numeri alla mano) tormentone dell’estate, con oltre 13 milioni di streaming e 56 milioni di visualizzazioni su YouTube. «Le parole di “Riccione” le avevo dentro da un po’, mi rappresentano molto – riprende Paradiso (e mentre racconta sale la voglia di fischiettare il motivo) —. Ho scelto Riccione perché volevo una città che rappresentasse la classica estate italiana. Per certi aspetti sono proprio l’italiano medio».
Le partite del fantacalcio Anche il calcio è una grande passione del cantautore romano che, a 34 anni e con una laurea in Filosofia, ammette di non perdersi mai una partita della sua squadra del cuore (la Lazio) e di essere amante del fantacalcio, tanto che «con gli altri anche quando siamo in tournée ci organizziamo per non perderci mai un match». Ma allora, in mezzo a tutta questa normalità, dove si nasconde la chiave del successo dei Thegiornalisti? È Paradiso il modello del nuovo romanticismo italiano, il nuovo Mastroianni che non seduce col fisico ma con la testa, il ragazzo che tutte probabilmente vorrebbero avere accanto? Verrebbe da rispondere di sì, ascoltando i suoi brani. «Romanticismo per me è sinonimo di dare tutto in qualsiasi cosa tu faccia, significa aprirsi e mai risparmiarsi in nulla – dice —. Sono romantico perché recepisco le emozioni in modo molto forte. Un modo di essere che funziona nel mondo della musica proprio perché la gente apprezza la mia sincerità. La chiave di tutto, oltre saper scrivere, è essere sincero con me stesso, nei testi parlo di ciò che so e di quello che conosco».
Squilla il suo telefono. Non è difficile capire che a chiamarlo è la sua ragazza. Non risponde. E, dopo tutto questi discorsi sul romanticismo, si sente «un po’ in colpa». Parla poco della sua vita privata, ma Carolina – questo il nome di Lady Paradiso – «è arrivata inaspettatamente. Non è che uno decide che dopo due anni da solo si fidanza, ma lei è entrata nella mia vita e ha cambiato i miei piani. Abbiamo un rapporto normale e sincero, viviamo una storia che mi fa stare bene». I due hanno appena preso casa a Roma, Lungotevere: «La casa per me è il luogo più importante del mondo. Non sono uno di quelli che si eccitano all’idea di fare un viaggio: piuttosto mi eccita l’idea di tornare a casa. Per me è quella la vera e unica vacanza. Dopo aver vissuto anni in modo molto intenso, mi è suonata una campanella dentro che mi ha detto di fermami. E io l’ho ascoltata».
Sul divano della mamma Paradiso, in realtà, non si è mai fermato, non si è mai arreso. Nemmeno quando, nel 2011, con Marco Musella e Marco Primavera, gli altri due membri dei Thegiornalisti, ha capito che i primi due album autoprodotti non stavano andando bene: «I primi dischi sono stati fatti sul divano di casa di mia madre, a Roma. Le abbiamo tolto tutti i mobili in soggiorno per creare uno studio di registrazione e lei ci preparava pranzo e cena, ci portava da bere. E noi eravamo rinchiusi lì, dalla mattina alla sera». Ricordi, senza rimpianti, che hanno poi lasciato spazio al successo del disco «Completamente Sold Out» (etichetta Carosello) e a un tour estivo che ha visto il tutto esaurito a ogni data. Un’annata di successi per la band che ha un rapporto tutto particolare con i suoi fans: «Noi siamo stati sempre antipatici – racconta Paradiso mentre si tocca la barba (diventata, a sua insaputa, uno dei punti forti del suo fascino) —. Una parte dei seguaci storici adesso ci odia perché non facciamo più la musica dei primi dischi. Ma prima ci odiavano perché quegli stessi dischi non andavano bene. E la cosa incredibile è che quelli che ci amano, invece, non prendono mai le nostre difese, per esempio sui social». Come dire, piacciono a tutti ma nessuno lo dice apertamente.
Love, love, love «Sono un ragazzo che ha avuto molto fortuna e sono felice. Ho avuto un’ottima madre, non ho mai conosciuto mio padre perché è andato subito dopo la mia nascita. Mia mamma, Nazaria, ha dovuto così farmi da madre e da padre, è stata molto severa ma mi ha viziato il giusto. Mi ha insegnato l’educazione e il rispetto per gli altri».
Un passato che è stato uno stimolo a continuare sulla strada che, alla fine, lo ha portato in classifica accanto ai nomi più celebri della musica italiana: «Con Tiziano Ferro ci sentiamo spesso, anche a lui chiedo consigli per migliorarmi. E sicuramente succederà che scriveremo qualcosa insieme». Qualcosa dunque bolle in pentola, qualcosa che avrà a che fare con la parola «Love», che Tommaso Paradiso usa più spesso nelle sue stories su Instagram e nelle sue dichiarazioni a Carolina.