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 2017  dicembre 27 Mercoledì calendario

Il teatrante italiano più recitato al mondo

Estraggo dal risvolto di copertina del libro L’interpretatore dei sogni (Mondadori 345pg. 19 euro) uno stralcio della storia professionale di Stefano Massini:... è da alcuni anni lo scrittore italiano più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo. Saggista, sceneggiatore e firma del quotidiano La Repubblica, ha vinto sette premi della critica fra Francia, Italia, Germania e Spagna e nel 2015 è stato scelto come consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa. Qualcosa sui Lehman è stato uno dei libri più acclamati degli ultimi anni e ha vinto il premio Selezione Campiello. La versione teatrale che ne è tratta è stata rappresentata in tutto il mondo ed è in cartellone al National Theatre di Londra per la regia del premio Oscar Sam Mendes. In sintesi c’è tutto Stefano Massini, che per ragioni di spazio racconto in tre momenti fondamentali, citati sopra. La pièce Lehman Trilogy, il ruolo nel Piccolo di Milano e il romanzo L’interpretatore. Massini fa parte del cast del mio film Il piccolo, accanto a personaggi come Sergio Escobar, direttore, Giuliano Pisapia sindaco, Giulia Lazzarini attrice, Ornella Vanoni cantante, Ferruccio De Bortoli giornalista, Maurizio Porro critico e altri. Per il suo ruolo di consulente artistico Massini può essere definito “protagonista”. Il suo intervento sull’identità del teatro è un saggio alla sua maniera: «Il piccolo teatro è un piccolo cuore pulsante, una cittadella non fortificata, perché la cittadella teatrale deve essere tutto fuorché fortificata, deve essere un nucleo, se vogliamo un nocciolo, che sprigiona che cosa? Sprigiona ciò per cui si continua, da secoli, ad andare a teatro, cioè il bisogno di dare a una polis un senso, un’identità... Luca Ronconi e Giorgio Strehler erano motivo di importanza italiana nel mondo, questo è parte integrante dell’identità di un Paese: l’avere qualcuno che rappresenta ogni italiano all’estero. Dobbiamo anche a due personaggi come Ronconi e Strehler il successo di grandi produzioni come Arlecchino servitore di due padroni, che continua come fenomeno a girare il mondo da anni. E dobbiamo a queste cose se c’è un rispetto nei confronti degli italiani. Il teatro è un luogo dove si svolge un antichissimo e modernissimo rito laico, nel quale una comunità, una ecclesia se vogliamo, viene, diceva il grande Luca Ronconi, per compiere un percorso di conoscenza, che la rende cittadinanza migliore. Quando noi usciamo da un teatro dobbiamo avere qualcosa di più rispetto a quando siamo entrati. Noi veniamo a teatro per conoscere qualcosa di più della nostra esperienza umana». L’appartenenza di Massini al Piccolo è consolidata dalla Lehman Trilogy – in Italia ultima regia di Ronconi- uno spettacolo che ha fatto la storia del teatro. Massini percorre la saga dei Lehman, arrivati a New York dalla Baviera a metà dell’800, fino al crollo della Lehman Brothers nel 2008. A parlarne nel film sul Piccolo è Maurizio Porro, che era assunto in quel teatro prima di diventare, al Corriere, il numero uno della critica italiana: «Il successo che ha avuto questo spettacolo è qualcosa di abnorme, certo, gli elementi c’erano, compresa questa pesante sfumatura di attualità, di cronaca, di soldi, il capitalismo, Wall Street eccetera. Lo spettacolo è stato esaurito dalla prima all’ultima sera». L’Interpretatore dei sogni, è nelle librerie. L’autore si impegna in un’impresa che sembrerebbe impossibile: rileggere quel testo con cui Freud rivoluzionò la percezione del mondo. Sì, Stefano diventa Sigmund, possiede gli strumenti, artistici e intellettuali, per farlo.