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 2017  dicembre 28 Giovedì calendario

Casa Bianca, abbattuta la magnolia di Jackson

È un albero che ha fatto la storia dell’America, ma ormai è più un pericolo che un simbolo, è sarà abbattuto, secondo quanto rivelato in esclusiva dalla Cnn, già dai prossimi giorni. La cosiddetta magnolia di Jackson, l’albero piantato dall’allora presidente Andrew Jackson nel 1829 alla Casa Bianca, ha i giorni contati.
Gli specialisti del National Arboretum sono stati convocati dalla first lady Melania Trump, preoccupata per le condizioni disperate della pianta, una Magnolia Grandiflora, tenuta in piedi soltanto da un complicato sistema di supporti. «L’architettura e la struttura complessive dell’albero – hanno sentenziato gli specialisti – sono molto compromesse e l’albero è completamente dipendente dal supporto artificiale: senza l’ampio sistema di cavi la magnolia sarebbe caduta anni fa». Da qui la decisione di abbatterla e anche con una certa urgenza, una fretta che fa a pugni con la lunga storia della magnolia e anche con i tentativi durati decenni di tenerla in vita. Ma conta di più la sicurezza degli inquilini, del personale, dei visitatori e dei giornalisti – la postazione a loro destinata è proprio accanto alla pianta – che potrebbero essere colpiti dal crollo improvviso del maestoso gigante ammalato.
Una decisione, quella dell’eutanasia «verde», presa non certo a cuor leggero da Melania, che ha studiato tutti i documenti storici e ha fatto numerosi consulti prima di dare il via libero a un taglio che certamente sarà preso a pretesto dall’opposizione e dall’opinione pubblica per attaccare ancora una volta l’amministrazione Trump. Melania del resto si era già rimangiata, mesi fa, la scelta iniziale di smantellare l’orto realizzato alla Casa Bianca dalla precedente inquilina, Michelle Obama. E lo aveva fatto per lo stesso motivo.
L’enorme magnolia, una delle tre sul lato ovest della Casa Bianca e la più antica dei terreni, visibile anche dalla sala da pranzo di Stato, fu fatta piantare da Andrew Jackson nel 1829 in onore della moglie Rachel, morta proprio poco dopo la vittoriosa ma drammatica campagna elettorale del 1828 che aveva portato Jackson alla Casa Bianca. Il neopresidente era convinto che fossero stati proprio quei mesi violenti e pieni di colpi bassi ad avere avvelenato la salute della donna, che aveva 61 anni. Per questo decise di piantare un germoglio della magnolia preferita di Rachel, quella della loro fattoria Hermitage, nei pressi di Nashville, in Tennessee. Un germoglio che sopravvisse anche alla fine della presidenza Jackson, avvenuta nel 1837, e che divenne con il tempo l’enorme pianta vissuta fino a oggi e diventata un simbolo della Casa Bianca, al punto che per ragioni di simmetria fu deciso di piantarne un’altra sul lato opposto del portico Sud dell’edificio.
La magnolia di Jackson è stata spesso la cornice di eventi storici, cerimonie di Stato, photo opportunity, attività sportive, ha fatto ombra ai partecipanti al gioco pasquale dell’Egg rolling, che consiste nel far rotolare le uova il più a lungo possibile senza romperle. E ha assistito a numerose partenze dell’elicottero presidenziale Marine One, che sarebbe stato individuato come uno dei responsabili del decadimento della pianta a causa del violento spostamento d’aria provocato dalle sue pale.