Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  dicembre 28 Giovedì calendario

Volvo, i cinesi salgono anche sui Tir

Il gruppo Geely si conferma come il battistrada di quella che comincia ad apparire come una “lunga marcia” cinese sui territori europei battuti dagli autoveicoli. Già proprietaria di Volvo Car dal 2010, Geely Holding ha raggiunto l’accordo per acquisire una partecipazione dell’8,2% nel costruttore di camion AB Volvo, in una operazione del valore stimato fino a 3,2 miliardi di euro. A vendere la quota – che comporta superiori diritti di voto nella società, pari al 15,6% – è il fondo attivista Cevian Capital, che compie così una brillante exit strategy dal suo investimento del 2006, con un guadagno stimato intorno ai 2 miliardi di dollari (anche in relazione al balzo di oltre il 50% di quest’anno – un raddoppio dal giugno 2016 – del titolo di AB Volvo, nel quadro del momento favorevole del settore in Borsa).
Il business dei camion Volvo era stato separato quasi 20 anni fa, quando il settore auto era stato venduto all’americana Ford: logico che ora gli analisti si interroghino sulla eventualità del ritorno di forme di integrazione tra i due rami, anche se per ora Geely ha fatto intendere che questa prospettiva non è formalmente nei suoi programmi. D’altra parte, di recente alcuni fondi hanno rinnovato le pressioni sulle case che ancora tengono uniti camion e autovetture – come Daimler e Vokswagen – per una separazione che potrebbe sprigionare maggior valore per gli azionisti, mentre Cevian aveva piuttosto sollecitato AB Volvo (in precedenza) a separare i camion dalle attività minori.
L’accordo prevede che siano anzitutto due società finanziarie – Nomura International e Barclays Capital Securities – a rilevare la quota, che sarà girata ai cinesi dopo le necessarie approvazioni da parte delle autorità competenti: Geely diventerà il primo azionista singolo di AB Volvo e il secondo titolare di diritti di voto alle spalle della holding svedese Industrivarden (che ne detiene il 22,8%).
AB Volvo possiede il 45% di Dongfeng Commercial Vehicles ma ha incontrato difficoltà sul principale mercato mondiale, anche nel settore delle attrezzature per il comparto costruzioni. «Alla luce della nostra esperienza con Volvo Car Group, riconosciamo e apprezziamo il valore di AB Volvo nella sua orgogliosa storia e cultura scandinava, primaria posizione di mercato, avanzate tecnologie e capacità sul fronte ambientale», ha dichiarato il presidente di Geely, Li Shufu, sottolineando poi le possibilità di espansione del business in sinergia con le conoscenze approfondite del mercato cinese e le crescenti capacità del suo gruppo nello sviluppo di tecnologie elettriche e di guida autonoma. Geely in Europa già controlla anche la holding che produce i taxi tradizionali di Londra e le vetture sportive Lotus. Le sue ambizioni sono testimoniate dalle indiscrezioni secondo cui il mese scorso avrebbe avanzato la sua disponibilità a rilevare una quota del 5% in Daimler, ma l’approccio sarebbe stato respinto. Se Geely ha sorpreso i concorrenti riuscendo negli ultimi anni a rilanciare le auto Volvo, anche i camion con il medesimo marchio hanno imboccato nello stesso periodo una chiara direttrice di crescita, tra l’altro inglobando i veicoli pesanti di Nissan e Renault.