Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  dicembre 27 Mercoledì calendario

Gerusalemme, dopo la bocciatura gli Usa tagliano i fondi all’Onu

NEW YORK - Regalo di Natale amaro ma annunciato degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Gli Usa hanno iniziato a negoziare un taglio di 285 milioni di dollari di fondi all’Onu per il prossimo anno. “L’inefficienza e le spese facili delle Onu sono ben note” ha denunciato l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikky Haley e “noi non consentiremo più che la generosità del popolo americano sia sfruttata”.
Il taglio è significativo sul bilancio Onu che nell’anno fiscale 2016-2017 e stato in totale pari a 5,4 miliardi di dollari. La mossa è la prima rappresaglia Usa al voto del 21 dicembre con cui l’Assemblea Generale ha bocciato la decisione del presidente Donald Trump di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele e di spostare là l’ambasciata americana ora a Tel Aviv. Sono stati ben 128 i Paesi, tra cui l’Italia insieme alla totalità dei Paesi Ue più importanti, a votare contro lo strappo di Trump.
Haley aveva promesso che gli Usa si sarebbero ricordatidi chi gli ha voltato le spalle. Solo 8 Paesi, incluso Israele, hanno votato a favore degli Usa. Oggi l’annuncio che anche il Guatemala, che conta sui finanziamenti americani, ha deciso di riportare l’ambasciata a Gerusalemme da dove l’aveva spostata nel 1980.