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 2017  dicembre 27 Mercoledì calendario

Spalletti si gioca la carta del ritiro. «Voglio un segnale»

MILANO È il derby del rilancio e non può essere altrimenti per l’Inter, fiaccata da due sconfitte di fila, da un solo gol segnato nelle ultime quattro gare e dall’emergenza in difesa. Più di tutto però le cadute contro Udinese e Sassuolo hanno minato le certezze nerazzurre e fatto riaffiorare antichi vizi. «È una partita importantissima. Il risultato del derby non è mai un risultato qualunque: ti dà molto, ti toglie molto. Ci riteniamo pronti per giocare questa partita, è chiaro che bisogna dare più di quello che abbiamo individualmente».
Per centrare la semifinale di Coppa Italia non ci si può più nascondere, stasera qualcuno deve vincere per forza. E per due squadre che arrivano da due k.o. consecutivi non è poi così scontato.
Spalletti deve fronteggiare la prima crisi da quando si è insediato. Ha deciso di tenere tutti in ritiro ad Appiano Gentile per preparare al meglio una gara in cui a rischiare di più è l’Inter. Sono passati poco più di due mesi dal derby del 15 ottobre, vinto 3-2 dai nerazzurri con tripletta di Mauro Icardi. Proprio l’attacco è uno dei problemi da sanare al più presto per Spalletti. Nonostante la squadra continui a creare tanto, non segna praticamente più. Prima i pareggi con Juventus e Pordenone, poi la prima sconfitta (1-3) e l’ultimo gol con l’Udinese, seguita dal k.o. di Sassuolo, con Icardi protagonista negativo: due reti mangiate e un rigore fallito. La verità è che l’argentino non può permettersi pause: se non segna lui l’Inter si inceppa.
Spalletti deve fare i conti anche con una difesa che perde i pezzi e in cui mancheranno D’Ambrosio e Miranda. «Qualcosa siamo costretti a cambiare, c’è un’altra partita tra tre giorni e per arrivare in fondo abbiamo bisogno di tutti». Un po’ di turnover è inevitabile, anche perché l’Inter tra Coppa Italia e campionato ha un trittico che prevede Milan, Lazio e Fiorentina. «Può essere un periodo più importante di altri per il valore delle avversarie».
Può esserlo anche e soprattutto per l’Inter, costretta a ritrovare in fretta se stessa. Spalletti ha più di una preoccupazione, anche perché molti big nell’ultimo periodo non stanno rendendo, Borja Valero e Perisic su tutti. «Dobbiamo domandarci se stiamo dando il meglio di noi stessi: qualcosa al di sotto delle nostre possibilità è stato fatto».
Il turnover ci sarà, ma meno massiccio che con il Pordenone. La Coppa Italia è un obiettivo raggiungibile, anche se giocare in trasferta non porta grande fortuna all’Inter che ha perso cinque delle ultime sei partite fuori in questa competizione, in due casi proprio ai quarti di finale. «Mi aspetto un grande segnale. Il derby alla fine lo vince chi gioca meglio, chi ha più qualità, chi è più sveglio». L’Inter deve rianimarsi, perché un’eliminazione aprirebbe una crisi profondissima.