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 2017  dicembre 27 Mercoledì calendario

Valeria Marini: «Dovevamo fare Natale assieme. Ma Vittorio non rispondeva più»

«Chiamavo, chiamavo, chiamavo. Il suo cellulare era staccato. E ho cominciato a preoccuparmi». La generosità e sensibilità di Valeria Marini sono note, ormai. E in questo periodo di difficoltà per Vittorio Cecchi Gori, lei c’era, c’è, ci sarà. Sono stati legati quasi sei anni. Turbolenti. Ora sono due ex, come ce ne sono tanti. Ma lei non lo ha mai «lasciato» solo. Perché lei non è tipo da lasciar le persone nel momento del bisogno. 
Vittorio Cecchi Gori è uscito dal coma. L’ex moglie Rita Rusic, con i figli Mario e Vittoria, sono arrivati da Miami ieri e sono andati all’Ospedale Gemelli di Roma. Dove lo hanno trovato «cosciente, vigile, ovviamente provato» ha riferito la Rusic. «Se tutto procede bene tra due giorni potrebbe uscire dalla rianimazione». Un sospiro di sollievo per coloro che lo amano. Ma dal 24 sera è stato un crescendo di preoccupazioni. 
L’ex patron della Fiorentina, l’ex produttore cinematografico, l’ex uomo ricco e potente, ora non sta vivendo un periodo facile. È apparso in televisione decisamente sovrappeso e ha dichiarato più volte di sentirsi solo e abbandonato. A parte Valeria e tutta la famiglia di Valeria, pochi altri gli erano accanto negli ultimi tempi. «Avremmo dovuto passare insieme Natale – racconta la showgirl – proprio perché non volevo lo trascorresse da solo. E la sera della vigilia lo cercavo, ma il suo telefono era muto. Ho capito che poteva essere successo qualcosa e ho chiamato il professor De Luca che lo sta seguendo in questo periodo. Lui mi ha confermato che Vittorio stava male e che lo aveva portato al Gemelli. Per fortuna il dottore ha capito la gravità della situazione ed è corso in ospedale. Infatti l’hanno portato subito in rianimazione, dove si trova ancora adesso». 
Il racconto della Marini è di una donna turbata. Una donna che la notte di Natale è corsa in rianimazione. Naturalmente non ha potuto vederlo, ma era lì, in contatto con i medici. A sperare. È ancora spaventata. «Sì sono preoccupata, anche se so che è in ottime mani. Meglio di così non poteva capitare. Al Gemelli sono bravissimi e lo stanno seguendo proprio con grande cura. Gli hanno salvato la vita. L’unica cosa che conta adesso è che lui sia fuori pericolo. Per il resto, continuerò a pregare. E cerco di essere ottimista». 
Ma per la verità Valeria non ha solo pregato la notte di Natale e le ore a seguire. Ha anche risposto a tante telefonate. «Sono stati davvero numerosi coloro che mi hanno chiamato per avere notizie di Vittorio – continua Valeria —. Hanno voglia di poterlo andare a trovare e so che questo lo aiuterà quando si riprenderà». Resta il fatto che lui nell’ultimo periodo si sentiva abbandonato da (quasi) tutti e che magari questo senso di solitudine e tristezza avrà contribuito a peggiorare il suo malessere. «Certo può essere che la sua sofferenza psicologica non abbia giovato al suo fisico. Anche quell’essere così in sovrappeso non ha aiutato. Ma sono sicura che in questo momento molti amici si sono resi conto di volergli bene e chiedono sue notizie. L’importante è la salute adesso. Tutto il resto si risolverà». Ha la voce stanca Valeria Marini, di chi non ha chiuso occhio. «L’unica cosa che mi importa adesso è che lui si riprenda, che possa cominciare il suo percorso di ripresa e rinascita». Da Miami sono arrivati Rita Rusic, sua ex moglie, con i loro due figli. «Mi pare il minimo. E mi pare normale che i figli vogliano vedere il padre. Spero potranno farlo presto anche tutti coloro che gli vogliono bene».