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 2017  dicembre 27 Mercoledì calendario

Onu. L’istituzione appesantita da burocrazia e sprechi

Il nuovo segretario generale dell’Onu Guterres, che conosce bene la macchina dell’organizzazione perché ha guidato per dieci anni l’Alto commissariato per i rifugiati, aveva fatto campagna elettorale promettendo di eliminare gli sprechi del Palazzo di Vetro e renderlo più efficiente. Infatti ha già tagliato 500 milioni di dollari alle spese per le operazioni di pace. Quindi non c’è dubbio che ci sia del grasso da eliminare. I numeri, però, dimostrano che l’idea dell’Onu come un club di gente intenta solo a divertirsi non è reale, e nasconde un’agenda politica alternativa.
Nel biennio 2018-2019 il Palazzo di Vetro prevede di spendere 5,4 miliardi di dollari per le spese regolari. Cioè meno di un centesimo del bilancio del Pentagono, un quindicesimo di quello del Comune di New York, un quinto della finanziaria italiana, e poco più di un ventesimo della ricchezza personale di Bill Gates. Per le operazioni di pace, invece, prevede di spendere 6,8 miliardi nel biennio 2017-2018. Ci sono sprechi, come riconosce lo stesso Guterres. L’ex presidente dell’Assemblea Generale John Ashe, ad esempio, era stato incriminato per una tangente da 1,3 milioni di dollari presa da un uomo d’affari cinese, per favorire i suoi interessi. La burocrazia è inefficiente, alcune agenzie ridondanti, varie consulenze inutili, e le missioni di pace spesso costano più di quello che rendono. Però si tratta di spiccioli, rispetto ai bilanci degli Stati, e la missione più costosa, quella in Congo, butterà pure un sacco di soldi ed è piagata dagli abusi sessuali, ma stende anche l’asfalto nelle strade di un Paese che senza i caschi blu esploderebbe.
Per capire l’agenda politica dei tagli voluti da Trump, basta leggere un editoriale pubblicato sul «Wall Street Journal» dal suo consigliere John Bolton, ex ambasciatore neocon all’Onu, noto per aver detto che abbattendo una decina di piani del Palazzo di Vetro nessuno avrebbe notato la differenza. Bolton suggerisce di eliminare lo Human Rights Council perché è anti israeliano, e ha chiesto ad un professore liberal di fare uno studio sulla povertà negli Usa. Discorso simile per l’Unesco, da cui infatti gli Stati Uniti sono usciti. I cinque consigli economici e sociali regionali non servono a nulla, così come l’Ufficio per il disarmo e quello per lo sviluppo, Undp, che promuove politiche progressiste, incluso l’aborto. Bolton salverebbe solo tre agenzie tecniche, Aiea, Fao e Oms, perché se non esistessero bisognerebbe inventarle, per gestire il nucleare, lo sviluppo agricolo e le emergenze sanitarie. E il Consiglio di Sicurezza, per il poco che serve, perché tanto gli Usa possono bloccarlo sempre col veto.