la Repubblica, 22 dicembre 2017
Boldrini in campo: sto con LeU. E Grasso frena Bersani su M5S
Roma Un brindisi di buon augurio per il nuovo anno e per la sinistra. Laura Boldrini annuncerà oggi: «Sto con Liberi e Uguali e con Pietro Grasso». La presidente della Camera, amica personale di Giuliano Pisapia, prima ancora che lui gettasse la spugna archiviando il tentativo di resuscitare il centrosinistra con il Pd, aveva fatto capire quale sarebbe stata la sua scelta: schierarsi con l’altra sinistra anti renziana. Si candiderà con LeU. Non è ancora deciso se a Milano o a Torino. E oggi a Roma, nell’antico pastificio Cerere a San Lorenzo, dirà le ragioni della scelta e le battaglie che vorrà portare avanti. Ad ascoltarla i leader Roberto Speranza e Pippo Civati, che hanno tenuto sempre aperto il dialogo anche quando sembrava stesse per naufragare; molte donne dei comitati, coinvolte da Boldrini in iniziative contro il femminicidio e per la parità; invitato Grasso che però quasi certamente non ci sarà impegnato a presiedere il Senato dove si approva la manovra.
È il gong per il rush finale della sinistra in vista del voto del 2018. Nell’altro brindisi di auguri che c’è stato mercoledì con Grasso in via Arenula, nella sede di Sinistra italiana, si è parlato di campagna elettorale e di strategia politica. Il leader di LeU è tornato su una questione che ha agitato le acque della sinistra nelle ultime settimane, cioè il rapporto con i 5Stelle. Stop alla linea dell’apprezzamento e delle porte aperte con i grillini, basta appeasement: è la frenata di Grasso, rivolta soprattutto a Pierluigi Bersani.
Una correzione di rotta rispetto alla mano tesa dell’ex segretario del Pd, il quale aveva ricordato di essere «sempre quello dello streaming, con le mie idee che propongo con umiltà e la mia tranquilla disponibilità». Insomma lo sguardo dell’ex segretario pd era ancora rivolto ai grillini. Ma ora è lo stesso Speranza a chiarire che non è quella la direzione: «Di Maio è uno che vuole bastonare i sindacati, pensa che siano il problema di questo paese, attacca le Ong, sui migranti fa a gara con Salvini». Bersani è più disponibile? Speranza ammette che è così, ma ribadisce: «La mia agenda è alternativa a quella di Grillo, dobbiamo riconquistare un pezzo del loro elettorato». Parole concordate con Grasso. Che anche Massimo D’Alema apprezza. «Questa è la nostra linea, perfetto», commenta Massimo Paolucci, dalemiano di ferro. «Non dobbiamo inseguire nessuno», ha esortato il presidente del Senato, ricordando nelle ultime riunioni che la lotta alla corruzione, alla mafia, per la legalità sono temi della “sua” sinistra assai più che di Grillo. D’altra parte, sostiene Pippo Civati, «competition is competition», anche con i 5Stelle. Speranza e Paolucci citano la campagna elettorale siciliana di Claudio Fava, dove alla fine l’atteggiamento aperturista portò a un travaso di voti a vantaggio dei 5Stelle. Un rischio che LeU non può più correre, puntando al contrario ad attrarre l’elettorato grillino. Grasso l’ha detto e lo ripeterà nel tour per l’Italia previsto dopo lo scioglimento delle Camere, la cui agenda è nella mani di Rossella Muroni, l’ex presidente di Legambiente.