Corriere della Sera, 21 dicembre 2017
Berlusconi in tackle sull’«amico». Gattuso «Modulo sballato, soffro per il Milan»
Dopo aver paragonato Oscar Tabarez a «un cantante di Sanremo», definito Alberto Zaccheroni «un sarto che non fa buon uso della stoffa», rivendicato la paternità del modulo utilizzato da Carlo Ancelotti nella finale di Manchester del 2003, asserito che Max Allegri «no el capisse un casso», per par condicio Silvio Berlusconi nella letterina di Natale ha imbustato un consiglio tattico per Rino Gattuso. «Gli faccio i migliori auguri ma con il modulo a una sola punta non si va da nessuna parte». Se Yonghong Li tace, l’ex presidente non si risparmia. «A volte sento un forte dolore e non riesco a finire di guardare la partita perché sono in disaccordo con il sistema di gioco e su alcuni giocatori. Lo schema a due punte che ci ha portato tanti successi non va dimenticato: uno deve essere Suso, con Bonaventura trequartista in grado di arrivare anche al tiro». E aggiunge due postille: 1) «Jack non è di molto inferiore a Kakà»; 2) «i due fuoriclasse che abbiamo, cioè Suso e Bonaventura, a cui va aggiunto Donnarumma, con il modulo attuale sono destinati a fare le ali e sono troppo lontani dalla porta»: quindi ritiene fenomeni solo quei tre giocatori arrivati peraltro sotto la sua gestione. Demoliti il modulo e la campagna acquisti, il ds Mirabelli preferisce non commentare; Gattuso, pur senza Suso squalificato, prosegue nel ritiro di Milanello (dove ieri sera ha ricevuto la visita di Fassone) le prove di 4-3-3: tridente ipotetico contro i Gasperini boys formato da Borini-Kalinic-Calhanoglu. Chiusura con un auspicio: «Mi piacerebbe rivedere Kakà al Milan come altre cose: soffro il fatto che tanti giocatori non sono da Milan e chi è subentrato non è all’altezza di chi se n’è andato». Chissà cosa pensa «il presidente più vincente della storia» di Bonucci, ieri al centro di rumors secondo i quali, deluso per la situazione trovata a Milano, starebbe già pensando a una fuga a gennaio. Tutte le parti in causa smentiscono. L’ipotesi di imminente cessione (ma poi dove? al Barcellona?), non lo scoramento per aver incontrato maggiori difficoltà di quelle immaginabili in estate.