La Stampa, 20 dicembre 2017
Tu scendi dalle stelle è meglio con le zampogne. Nel Cuneese tre amici portano avanti la tradizione
«Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo...». È uno dei canti natalizi più famosi. Ma quando viene eseguito accompagnato dalle note particolari delle zampogne, ecco che alla melodia si aggiunge l’emozione. Di grandi e piccoli. A Vottignasco, 500 abitanti, tra Savigliano, Saluzzo, Fossano e Cuneo, gli zampognari animano le festività e la Vigilia ininterrottamente da trent’anni.
Era il 1986 quando il primo gruppo di musici, nella Notte Santa, diffuse la sua melodia per le vie del centro. Oggi, dopo tanto tempo, Marcello Cigottero, Piervanni Paschetta e Chiaffredo Ambrogio continuano a girare per le strade, entrare nelle case, portare gli auguri agli anziani, con le note dolci e un poco stridule di due zampogne e una ciaramella. «È una passione che abbiamo da tanto tempo- conferma Ambrogio -, avviata da Modesto Cigottero, che creò il primo gruppo. Poi è diventata una tradizione, che nel nostro Natale non può mancare. Ma andiamo a suonare anche in altri luoghi». Per esempio alla celebre fiera di Sant’Orso, ad Aosta.
La storia
L’origine della zampogna si fa risalire a tempi molto antichi. Forse al popolo dei Sanniti, sicuramente a quello dei Romani. Questi «artisti di vallata», moderni «pastori musici», si affidano ancora a strumenti originali, fabbricati in legno di olivo, secondo gli antichi criteri, dagli artigiani di un paesino in provincia di Isernia, Scapoli (dove partecipano anche a un festival internazionale estivo).
L’abbigliamento li rende simili a statuette del presepe: indossano calzoni di velluto, corpetto in lana di pecora, calzettoni bianchi con fiocchetto scuro, mantello pesante di panno nero, cappello e scarponi. «A Vottignasco noi zampognari facciamo il percorso di Natale fra le famiglie – spiega Ambrogio -, a volte scambiamo un pensiero beneaugurale, ricreiamo l’atmosfera della Natività. Ma andiamo anche in scuole, case di riposo, centri ricreativi dove ci chiamano. L’importante è riuscire a portare qualche momento di allegria e serenità. Siamo pronti per la vigilia di Natale nel nostro piccolo paese, dove i valori dell’amicizia contano per tutti. E la nostra musica vuole essere anche questo».
«Adeste fideles, laeti triumphantes... Venite, venite in Bethlehem». Questi versi modulati ai piedi della mangiatoia sono la Vigilia di Natale a Vottignasco. Grazie a Marcello, Piervanni e Chiaffredo.