Il Messaggero, 19 dicembre 2017
Il M5s vuole che il debito romano di 13 miliardi sia affidato alla Raggi
Lo scontro tra Palazzo Chigi e il Campidoglio è dietro l’angolo: i grillini chiedono che sia la sindaca Virginia Raggi a prendere il posto di Silvia Scozzese (nella foto). La commissaria per il debito storico della Capitale si è dimessa giovedì scorso dopo la nomina a giudice della Corte dei Conti. L’assessore pentastellato al Bilancio Gianni Lemmetti chiede che «il debito torni sotto il controllo del Campidoglio».
Si tratta della gestione di 13 miliardi di euro che nel 2008, con un provvedimento del governo Berlusconi, vennero tolti dal bilancio comunale per essere convogliati in una struttura commissariale di nomina governativa. Ogni anno l’organismo incassa 300 milioni dallo Stato e 200 milioni dai romani attraverso l’addizionale comunale Irpef (schizzata allo 0,9: la più alta d’Italia). Scozzese, tecnico dell’Anci e già assessore al Bilancio della giunta Marino, ricopriva questo incarico dall’agosto 2015. Ora il Campidoglio vuole unire le due strutture. Continua ancora Lemmetti: «Un’unica guida garantirebbe una più rapida e logica definizione dei rapporti tra la stessa Gestione e il Comune e si avrebbe un più agile processo di riconoscimento dei debiti anche verso terzi. La città ne beneficerebbe e, di conseguenza, anche i cittadini e le imprese». La nomina però, fanno notare dal Tesoro, spetta al Governo come regolamentato dalla legge del 2008. Se dovesse andare male l’assalto, il M5S potrebbero chiedere uno slittamento della nomina a dopo le elezioni. Ma a dicembre ci sono da firmare i mutui annuali per il rientro del debito.