19 luglio 1973
L’ex re Zahir giunto a Roma
Roma, 18 luglio. L’ex-re dell’Afghanistan Zahir Shah — colto dal colpo di Stato nel suo paese mentre si trovava a Lacco Ameno d’Ischia — è giunto a Roma ieri notte verso le 23 a bordo di una Mercedes nera e si è fatto condurre all’ambasciata dell’Afghanistan, in via Nomentana. Dopo circa mezz’ora, sono giunte altre due auto con a bordo altri componenti del seguito reale e i bagagli del sovrano. Il primo segretario dell’ambasciata, Osman, ha detto: «Abbiamo appreso del colpo di Stato dalla televisione, dalla radio e dai giornali, ma finora non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in proposito. Per questo motivo — ha proseguito — non possiamo dire nulla di quanto successo a Kabul, né le intenzioni del re. Non riteniamo pertanto — ha concluso Osman — di prendere nessuna posizione né fare alcun commento sulla vicenda». Il deposto re dell’Afghanistan, Mohamed Zahir Shah, non ha lasciato stamani la sede dell’ambasciata, dove era giunto ieri sera da Ischia. I suoi programmi sono avvolti nell’incertezza. All’esterno l’edificio, una villetta a tre piani sulla via Nomentana, appare privo di segni di vita. Il portone e quasi tutte le finestre della facciata principale sono sbarrati. (nella foto: l’ex re Zahir, in camicia a scacchi, al suo sbarco a Mergellina).