Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1973  luglio 18 Mercoledì calendario

Il perché del colpo di stato in Afghanistan

[...] L’ipotesi che si può fare, per il momento, è che il deposto sovrano Mohamed Zahir Shah, si sia sia trovato in contrasto con il suo  ex-primo ministro Daud circa la politica estera da seguire, finora l’Afghanistan aveva marciato bene sulla rotaia del «non allineamento» ed era riuscito a fruire di aiuti economici sia dai sovietici che dagli americani e in  minor misura anche da  Pechino. Come vicini più immediati dell’Afghanistan i sovietici andavano inoltre da qualche tempo rafforzando la loro influenza a Kabul. L’URSS e i paesi dell’est europeo hanno insieme milleduecento esperti civili nell’Afghanistan, contro ottocento dei paesi occidentali e duecentocinquanta delle N’azioni  Unite. S’intende che Daud avrà sicuramente propositi di progresso sociale. Non potrebbe non averli, dato che l’Afghanistan è un paese di miseria contadina e pastorale e che ogni cittadino gode, diciamo cosi, di un reddito annuo di una cinquantina di dollari (da un articolo sul Corriere della Sera di Egisto Corradi).