18 luglio 1973
Il perché del colpo di stato in Afghanistan
[...] L’ipotesi che si può fare, per il momento, è che il deposto sovrano Mohamed Zahir Shah, si sia sia trovato in contrasto con il suo ex-primo ministro Daud circa la politica estera da seguire, finora l’Afghanistan aveva marciato bene sulla rotaia del «non allineamento» ed era riuscito a fruire di aiuti economici sia dai sovietici che dagli americani e in minor misura anche da Pechino. Come vicini più immediati dell’Afghanistan i sovietici andavano inoltre da qualche tempo rafforzando la loro influenza a Kabul. L’URSS e i paesi dell’est europeo hanno insieme milleduecento esperti civili nell’Afghanistan, contro ottocento dei paesi occidentali e duecentocinquanta delle N’azioni Unite. S’intende che Daud avrà sicuramente propositi di progresso sociale. Non potrebbe non averli, dato che l’Afghanistan è un paese di miseria contadina e pastorale e che ogni cittadino gode, diciamo cosi, di un reddito annuo di una cinquantina di dollari (da un articolo sul Corriere della Sera di Egisto Corradi).