17 luglio 1973
Colpo di stato in Afghanistan
Nuova Delhi, 17 luglio. Colpo di Stato in Afghanistan: da stamane è stata proclamata la repubblica dall’ex primo ministro, Sardar Mohammed Daud - egli stesso membro della famiglia reale — il quale ha annunciato alla radio che il re, Zahir Shah (attualmente in vacanza a Ischia) è stato deposto. Il primo sintomo che qualcosa di importante era successo a Kabul si era avuto quando la radio afghana aveva aperto le sue trasmissioni diffondendo musiche marziali al posto del consueto notiziario e annunciando un imminente discorso di Sardar Daud. Finora, comunque, non si ha alcun elemento sull’atteggiamento che prenderà l’esercito, comandato dal genero del re, il principe Abdul Wali. Si sa solo che — come ha annunciato radio Kabul — «in tutto il paese c’è una pace completa.
La proclamazione della Repubblica segue ad un periodo di malcontento politico. Nel 1963 il re Zahir Shah, sottraendosi all’influenza di altri membri della famiglia reale, aveva introdotto riforme democratiche e nel 1964 l’Afghanistan era diventato una democrazia parlamentare. I poteri effettivi del parlamento però erano limitati. A ciò, inoltre, si deve aggiungere la corruzione che aveva raggiunto le alte sfere del governo tanto da portare il paese — che si regge quasi esclusivamente su risorse agricole — sull’orlo di una «bancarotta economica». L’ Afghanistan ha circa 17 milioni di abitanti, quasi tutti musulmani. È indipendente dal 1921 dopo la terza guerra contro gli inglesi. Re Zahir Shah era salito al trono all’età di 19 anni. All’inizio del mese di luglio si era recato in visita privata a Londra, per sottoporsi a controlli medici e quindi si era trasferito in Italia, nell’isola d’Ischia. Sardar Mohamined Daud, l’ex-primo ministro che ha annunciato il colpo di Stato, è cugino e cognato del re. Ufficiale di carriera, nel 1953 divenne primo ministro, carica che tenne per dieci anni.