7 settembre 1952
Al Cairo tutto il potere a Neguib e ai militari. Licenziato Ali Maher, arresti in massa di politici
La diarchia egiziana, instaurata col colpo di Stato del 26 luglio scorso, ha finito d’esistere a mezzogiorno. A quell’ora, il Presidente del Consiglio, Ali Maher, si è presentato al palazzo reale di Abdin e ha rimesso nelle mani dei tre reggenti il mandato ricevuto dall’esercito due mesi or sono. Sono i dodici ufficiali del comitato dinamico del movimento dell’Esercito che si sono rifiutati di accettare la lentezza esasperante con cui Ali Maher procedeva nelle riforme. Essi stessi avrebbero chiesto a Neguib d’intervenire direttamente e con estrema energia presso Ali Maher.
Fra le 11 e mezzo e le due di notte si è svolta la seconda parte del colpo di Stato iniziato il 26 luglio, con gli arresti di quasi tutte le personalità politiche del Paese, compiuti con la medesima perfetta tecnica che caratterizzò l’abdicazione forzata di Faruk. Alle tre non c’era più in tutto l’Egitto un uomo politico di una certa statura che non fosse stato preso dalle pattuglie dell’Esercito.
Si crede che gli arresti notturni siano stati compiuti da elementi militari molto vicini al gran quartier generale. Pattuglie di ufficiali in civile, accompagnati da uno o due militari in uniforme, si sono presentate quasi contemporaneamente a diverse abitazioni di uomini di Stato, presidenti del Consiglio, o ex-ministri, ex-generali, leaders di partiti politici, ecc. Tutte queste personalità sono state sorprese nel sonno. L’arresto più sensazionale è certamente quello di Serag El Din, segretario generale del Wafd, che si era opposto al principio dell’autoepurazione dando il pretesto alla resistenza di tutti i partiti. Si tratta di una personalità decisa, coraggiosa, dura. Serag El Din è stato il nemico numero uno del movimento armato sin dall’inizio.
Le conseguenze immediate di una siffatta epurazione-Blitz sono state due: le dimissioni di Ali Maher e del suo Gabinetto e l’afflusso di tutto il potere nelle mani dei militari. Dopo un breve colloquio con Mohamed Neguib alla Presidenza del Consiglio, Ali Maher si è recato alla reggenza per rassegnare le dimissioni. Ieri sera alle sette e mezzo, il nuovo Gabinetto era formato, ben inteso presieduto direttamente da Neguib, e ha prestato il giuramento costituzionale nelle mani dei reggenti. Le sedi dei partiti sono state occupate militarmente sin da ieri mattina.