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 1958  novembre 10 Lunedì calendario

I siriani cercano di abbattere l’aereo di re Hussein di Giordania

Amman - L’apparecchio sul quale viaggiava re Hussein di Giordania, diretto da Amman in Europa dove il sovrano avrebbe dovuto passare qualche settimana di vacanza, è stato intercettato sul territorio siriano da Mig a reazione che intendevano obbligare l’aereo reale ad atterrare a Damasco. L’aereo di Hussein è riuscito a sfuggire ed è ritornato in Giordania.

I caccia, di fabbricazione sovietica, si erano levati in volo da aeroporti siriani e, dopo che l’aereo reale aveva rivelato per radio la propria identità, gli avevano impartito l’ordine di atterrare a Damasco. Re Hussein, che pilotava personalmente l’aereo, si è rifiutato di aderire all’ordine ed ha comunicato per radio alla torre di controllo dell’aeroporto di Damasco che si accingeva a tornare ad Amman. Dalla torre di controllo gli veniva risposto che c’era ordine di costringerlo ad atterrare e di ricorrere alla forza, se necessario, a questo scopo. Il re rispondeva, allora, che avrebbe atterrato a Damasco, ma improvvisamente invertiva la rotta e rientrava dopo pochi minuti di volo, a velocità elevatissima, nello spazio aereo della Giordania. Pochi minuti dopo il rientro del sovrano, il Consiglio dei ministri è stato convocato in seduta straordinaria. L’unica comunicazione ufficiale da parte governativa informa che domani sarà proclamata festività nazionale in tutto il regno « per celebrare il ritorno del re sano e salvo ». Stamane, prima che Hussein partisse da Amman, in una intervista pubblicata al Cairo, dal settimanale «Rose el Youssef», l’ex ministro degli Esteri giordano, Abdullah Rimawi, affermava che re Hussein « lasciava la Giordania per sempre ». Rimawi, che vive attualmente in esilio nella RAU afferma che gli Stati Uniti intendono compiere in Giordania « un colpo di stato reazionario » per sostituire il Governo di re Hussein con un Governo filoamericano »