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 1958  febbraio 08 Sabato calendario

Problemi dell’unificazione tra Egitto e Siria

Non vi è dubbio che l’Unione siro - egiziana presenta molti lati oscuri e non pochi  interrogativi. La fretta con cui i capi l’hanno realizzata fa pensare che essi non saranno in grado di dare una soluzione pratica a tutti i problemi concreti che si porranno inevitabilmente tra breve tempo. Come fare ad equiparare due Stati dove il tenore di vita è tanto diverso? L’operaio siriano è pagato tre volte in confronto a quello  egiziano. Si ridurrà il salario del primo o si aumenterà quello del secondo? Si lascerà che  l’industria egiziana faccia  liberamente concorrenza a  quella siriana avente costi di  produzione minori?

Passiamo ad altro campo: quello del futuro esercito comune. Anche qui il soldato siriano è pagato tre volte più dell’altro. Allora come è possibile unificare l’esercito? Se i soldati siriani si vedranno diminuite le paghe non ci  potrebbe essere niente di più  decisivo per rendere impopolare la federazione. Se, invece, si preferirà moltiplicare per tre la paga del soldato egiziano, che cosa succederà dell’economia di un Paese che già offre tanti segni di dissesto? Come si vede i promotori del nuovo Stato dovranno nei prossimi mesi procedere su un cammino irto di ostacoli.

Forse a questi ostacoli che potrebbero diventare  insormontabili vi è un’unica  soluzione: che il movimento di  opinione pubblica panaraba diventi irresistibile e l’Unione si estenda ad altri Paesi più ricchi. Questo spiega gli sforzi per trovare nuovi  associati che nei prossimi mesi  Cairo e Damasco espleteranno. Il destino della Repubblica araba unita è di trovare quanto più presto possibile nuovi soci oppure di incagliarsi davanti a grossi scogli che potrebbero mettere in contrasto i due Paesi recentemente uniti. Questo vale soprattutto per la Siria: restando sola con l’Egitto  potrebbe fare essa le spese  dell’Unione perché è  incontestato che il potere risiede al Cairo, nelle mani del dittatore Nasser (da un articolo di Dino Frescobaldi).