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 1958  febbraio 01 Sabato calendario

Egitto e Siria si fondono nella Repubblica Araba Unita

Si è svolta oggi al Cairo, nel palazzo del Governo, la  cerimonia della firma dell’atto che dà vita al nuovo «Stato arabo unificato » costituito  dall’unione della Siria e dell’Egitto.

Appena hanno fatto il loro ingresso nel grande salone del palazzo, dove già si trovavano 150 personalità, il Presidente egiziano Nasser e il suo  collega siriano Kuwatly hanno preso posto in due grandi  poltrone di fronte ad un tavolo dalla superficie lucida come uno specchio. Subito un alto funzionario del Ministero degli Esteri  egiziano si è fatto avanti con una cartella contenente la storica pergamena, che costituisce  l’atto di fondazione della nuova Repubblica araba, e che i due Presidenti hanno firmato: erano esattamente le 15.53 (ora] italiana).

Subito dopo la cerimonia  della firma, il Presidente Nasser e il Presidente Kuwatly, seguiti dai ministri, si sono affacciati al balcone per salutare la folla ammassata nella piazza e che ha tributato ai due statisti una ovazione interminabile. Fra le molte frasi gridate dalla folla all’indirizzo dei due Presidenti, una ricorreva con notevole frequenza: « Viva Nasser, il  distruttore dell’imperialismo! ». In base al documento firmato oggi il nuovo Stato disporrà di un solo Governo, di un solo Parlamento e  costituzionalmente potrà essere definito come una Repubblica presidenziale. Esso però, prima di divenire una realtà operante, dovrà  essere approvato dai Parlamenti dei due Paesi il 5 febbraio  prossimo (e sull’approvazione non ci possono essere dubbi) e  sanzionato entro trenta giorni da un raferendum che verrà  tenuto in Siria ed in Egitto e nel corso del quale i due  popoli dovranno, non solo dire se sono consenzienti all’unione dei loro due Paesi, ma saranno  anche chiamati ad eleggere il  Primo Presidente della nuova Repubblica. E anche a questo  riguardo non vi sono dubbi: il Primo Presidente sarà Nasser.