24 marzo 1953
L’Anglo Iranian minaccia l’Agip e l’Italia
Dopo la decisione del Tribunale di Venezia sul caso della nave cisterna Miriella, che in tutta la stampa britannica sollevò un coro di indignate proteste, l’Anglo Iranian Oil Company avrebbe predisposto le sue prime rappresaglie allo scopo di impedire che nevi mercantili italiane trasportino anche nelle zone franche dei nostri porti il petrolio persiano. La compagnia britannica — secondo quanto pubblica il conservatore The Scotman, minaccia di sospendere le « prospettazioni » petrolifere in Sicilia, se il Governo italiano non assume un diverso atteggiamento di fronte alla questione dei petroli iraniani. L’Anglo Iranian, che possiede il 50 per cento delle azioni dell’Agip italiana, sta effettuando delle ricerche nelle zone di Ragusa, Vittoria e Priolo. Poiché i risultati dei primi sondaggi sono stati finora soddisfacenti, la Compagnia ha informato le autorità italiane che procederà alle perforazioni soltanto sotto determinate condizioni. Una di queste comporterebbe il rifiuto da parte del Governo italiano di consentire la vendita del petrolio persiano all’interno del nostro Paese.