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 1949  dicembre 17 Sabato calendario

L’Urss minaccia l’Iran per il petrolio

«Secondo buone informazioni. l’Urss si preparava ad avanzare al Governo di Teheran proposte tendenti a farla partecipare allo sfruttamento delle risorse del Paese con un accordo di  amicizia e di collaborazione, ad  impedire che il territorio persiano venga utilizzato dalle Potenze occidentali e ad ottenere per la Russia uno sbocco nell’Oceano Indiano. Queste proposte il Governo di Teheran le ha prevenute col preferire un accordo con le Potenze occidentali che, secondo la stessa fonte sovietica, viene perfezionato in questi giorni a Washington

L’Urss si mostra  sospettosa per il viaggio dello Scià di Persia a Washington dove, secondo Mosca, si svolgono conferenze per « lasciare mano libera agli imperialisti  d’impadronirsi del Medio Oriente », e sfoga il suo dispetto di essere stata « lesa nei suoi vitali  interessi », esercitando una forte pressione militare sui duemila chilometri di frontiera. Secondo Mosca l’Urss ha diritto a partecipare allo sfruttamento delle risorse naturali del Medio Oriente e avverte tanto l’Iran quanto l’Iraq che, se  mostrassero l’intenzione di  trasformarsi in basi strategiche  occidentali, l’Armata Rossa,  ammassata sul Mar  Caspio, potrebbe occupare in 24 ore «per ragioni di sicurezza» i distretti petroliferi. Lo ha  fatto dire alla radio di Baku dal «partito della libera Persia».

In Persia l’atmosfera è arroventata dallo scorso novembre in  seguito all’assassinio  dell’ex-Primo ministro Abdul Hussein Hazihr, e il Governo fatica a tenere l’opposizione, mentre  alle frontiere l’U.R.S.S. solleva sanguinosi incidenti  mostrandosi irascibile e litigiosa. Ha  allestito a Krasnovodki un gran numero di basì militari e i  soldati rossi sconfinano con  azioni aggressive oltre il fiume Atrek. Nel deserto del Karakum un esercito di centinaia di  migliaia di operai « è impegnato in lavori di grande portata alla frontiera persiana. Si tratta  principalmente — precisano i due  giornali — della costruzione di grandi camionali ». E  appunto queste strade che dal  deserto avanzano verso la  frontiera sono un segno che l’Urss ha deciso che l’ Iran debba  entrare nella zona d’influenza  sovietica» (L.Crucillà sul Corriere della Sera)