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 1949  novembre 11 Venerdì calendario

Lo scià di Persia e la sua prossima visita negli Stati Uniti

Negli ambienti diplomatici della capita americana si prevede che entro due anni la Russia Sovietica entrerà in una « fase di espansione » verso il Medio Oriente. Questa minaccia sovietica deve essere verosimilmente il motivo determinante la visita che lo Scià di Persia compirà negli Stati Uniti la prossima settimana. E’ assai probabile — si osserva — che il giovane monarca dell’Iran, per poco che il Governo americano gli accordi assistenza e fiducia, si dichiari pronto a schierare il proprio Paese apertamente accanto alle Nazioni del mondo occidentale. Effettivamente l’Iran è il punto più vulnerabile nello schieramento del Medio Oriente ed è quello su cui l’Unione Sovietica dovrebbe agire per primo, qualora decidesse di muovere alla conquista di quel settore.

Non pochi diplomatici dei Paesi del Medio Oriente ritengono che i primitivi disegni del Cremlino prevedessero un’azione diretta contro la Grecia o la Turchia e che il graduale potenziamento delle due Nazioni mercè l’assistenza americana abbia fatto accantonare tali piani. La situazione dell’Iran è invece rimasta stazionaria al punto da costituire un invito all’aggressione. Questo concetto sarà indubbiamente espresso dallo Scià al Presidente Truman ed al segretario di Stato Acheson. E’ molto probabile che il monarca si dichiari pronto a portare gli effettivi delle forze armate iraniche da centoquindicimila uomini — tanti oggi ne contano — male armati e male equipaggiati, ad un milione di uomini, qualora gli Stati Uniti fornissero alla Persia adeguata assistenza.

Finora l’ Iran ha ricevuto ventisei milioni di dollari di materiali bellici americani, tratti da quelli in eccedenza; ed il P.A.M. prevede uno stanziamento di ventisette milioni di dollari complessivi per l’assistenza alla Corea, alle Filippine ed all’ Iran. Però gli stessi capi militari persiani — secondo quanto affermano i circoli diplomatici — non si fanno soverchie illusioni sulla possibilità di far fronte alla Russia anche disponendo di un milione di uomini alle armi. La Persia si servirebbe di questo esercito unicamente per far fronte alla prima minaccia.