15 dicembre 1945
Gli inglesi non lasceranno l’Iran fino a che non faranno altrettanto i russi
II Ministero degli Esteri degli Stati Uniti ha reso noto, ieri, il testo della nota ricevuta dal Foreign Office in cui il Governo britannico dichiara di condividere il punto di vista degli Stati Uniti, secondo cui la Persia dovrebbe poter usare le sue forze dovunque e in qualunque maniera sia necessario per mantenere l’autorità e la sicurezza dello Stato, ma contrariamente alle proposte americane conferma che le truppe britanniche non possono essere ritirate senza un’analoga decisione sovietica. La nota ricorda che il ministro degli Esteri britannico Bevin propose, alle riunioni dei cinque ministri degli Esteri a Londra, che la Gran Bretagna e l’Unione Sovietica decidessero, di comune accordo, di ritirare per la metà di dicembre le rispettive forze dall’ Iran. La Gran Bretagna si è uniformata agli accordi suggeriti nella sua proposta al Governo sovietico e fatta eccezione per piccoli reparti amministrativi, le truppe britanniche che tuttora sono in Persia sono «state ritirate verso sud con la maggior celerità possibile e sono state concentrate nell’estrema parte sudoccidentale del Paese. Dopo aver dichiarato che il punto di vista britannico era che le truppe alleate dovessero stazionare in Persia soltanto per necessità belliche. la nota continua: «Perciò, dopo aver ricevuto la proposta degli Stati Uniti, secondo cui le truppe alleate avrebbero dovuto essere ritirate dalla Persia il 1° gennaio 1946, la Gran Bretagna, considerandola una questione urgente, ha subito preso in esame le possibilità pratiche del ritiro delle sue forze per quella data; avendo però il Governo sovietico reso noto agli Stati Uniti di non essere disposto ad accedere alla proposta di Washington, le autorità militari britanniche non hanno proseguito lo studio dei particolari per il ritiro. Per il primo gennaio 1946 è detto testualmente che «l’adempimento delle assicurazioni contenute nella dichiarazione di Teheran del dicembre 1943 esige che il Governo dell’Iran abbia piena libertà di spostare le sue forze armate in qualsiasi modo esso ritenga necessarlo per preservare la propria autorità e mantenere la sicurezza».