23 gennaio 1980
Retata in Sardegna di presunti sequestrati
CAGLIARI — La più grossa operazione degli ultimi dieci anni contro il banditismo sardo. Trentanove mandati di cattura: 16 eseguiti con una operazione notturna di carabinieri e polizia nei paesi «caldi» della provincia di Nuoro; 14 notificati in carcere a persone già implicate in rapimenti. Nove sono rimasti sul tavolo del magistrato, con accanto l’annotazione «irreperibili». Destinatari i più noti latitanti: Piero Piras e Pasquale Stocchino, ricercati dal 1972 per la strage di Lanusei (quattro morti in un rapimento fallito), Salvatore Cassita, lo studente-bandito, Gonario Carta, Salvatore Pais, Gonario Biscu, Salvatore Coinu e Flavio Zedda. L’elenco dei reati è lunghissimo. E va dai sequestri di persona dei due fratelli torinesi Giorgio e Marina Casana, portati via mentre facevano il bagno da un commando venuto dal mare, ai rapimenti del commerciante sassarese Pupo Trotta, otto mesi di prigionia, e del piccolo Luca Locci, figlio del concessionario della Fiat di Macomer. Altra contestazione: sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere per il caso dell’ingegnere della Ferrari Giancarlo Bussi, rapito nell’ottobre 1978 e mai più ritornato. Ci sono anche due tentati sequestri, quello dello studente Paolo Giovanni Ligia e j quello — totalmente avvolto nel mistero — di un polacco, Ubert Cassel, che ha una villa a Porto Raphael, non lontana da quella di Daphne e Annebel Schild, che i banditi tengono prigioniere ormai da cinque mesi. L’operazione anti-banditismo covava da qualche settimana. Il capo della polizia Coronas, giunto in Sardegna, ne ha seguito gli sviluppi, esattamente da quando gli inquirenti hanno messo le mani sui rapitori di Giorgio e Marina Casana. Otto fra i componenti della banda hanno parlato e hanno sottoscritto una piena confessione. Qualcuno probabilmente è andato più in là e ha fatto — ma la procura della repubblica di Cagliari smentisce — riferimenti su altri sequestri e sulla organizzazione delle altre bande che operano in Sardegna.
Fra i sedici arrestati nel blitz ci sono molte persone insospettabili, commercianti, commercialisti e anche una donna.