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 1980  gennaio 20 Domenica calendario

Longo non vuole i comunisti al governo

ROMA — Interrotto spesso dagli applausi dei delegati, Longo ha rivolto ieri dalla  tribuna del congresso  socialdemocratico un invito, quasi una esortazione, alla Democrazia cristiana affinché si pronunci senza incertezze contro  l’ipotesi di un ingresso dei comunisti al governo. «I tempi in cui il PSDI  faceva dipendere le sue scelte da quelle del partito di  maggioranza relativa sono finiti», ha detto il segretario con toni  orgogliosi. Il dato politico certo — ha insistito — è che i socialdemocratici non accettano il cosiddetto governo di unità nazionale: se tale formula prendesse corpo passerebbero all’opposizione e  svolgerebbero questo ruolo «con intransigenza in parlamento e nel  paese». Perciò — ne ha dedotto — tocca ai democristiani  chiarire definitivamente, nel loro imminente congresso, se vogliono il compromesso storico, oppure un ministero paritario con i partiti di democrazia  laica e socialista. Una decisione netta della DC, e la sua  disponibilità a cedere la presidenza del consiglio, se risultasse  necessario per garantire la  governabilità e la stabilità della legislatura, favorirebbe  certamente — secondo il giudizio di Longo — il recupero delle  posizioni perdute dagli autonomisti all’interno del PSI e  potrebbe aprire la strada ad una non impossibile rivincita di Craxi. In ogni caso Longo ha  escluso che il governo Cossiga  possa dimettersi seguendo  procedure ’extraparlamentari. Dovrebbe, al contrario,  presentarsi alle Camere: in modo che ciascun partito sia indotto ad assumere la sua parte di responsabilità, rispetto ad una crisi che potrebbe sboccare in nuove elezioni anticipate.