Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1980  gennaio 10 Giovedì calendario

Rapita Barbara Piattelli, erede degli industriali della moda

ROMA — Tre uomini armati e mascherati hanno rapito ieri sera Barbara Piattelli, 27 anni, erede dell’omonima casa di moda, proprietaria di numerosi negozi di abbigliamento e articoli sportivi. Erano trascorse da qualche minuto le 20. Dopo aver  passato il pomeriggio facendo compere con la madre Vittoria, Barbara Piattelli stava  tornando a casa alla guida della sua auto, una Mini Minor. Arrivata sotto casa, in viale Tiziano 19, al quartiere Flaminio, verso Ponte Milvio, la ragazza ha imboccato l’ingresso del garage condominiale sotterraneo in via del Sansovino 1. I tre banditi, il volto coperto da passamontagna, pistole in pugno, attendevano sotto la rampa. Le due donne hanno  parcheggiato l’auto, sono scese. È stato un attimo: sono state  subito circondate. I banditi  hanno ordinato a Vittoria Piattelli di stendersi con la faccia a  terra. La donna ha cercato di  resistere ma è stata presto immobilizzata. Barbara ha tentato di fuggire. I rapitori l’hanno  bloccata, le hanno premuto un tampone imbevuto di cloroformio sul viso, l’hanno caricata sulla loro auto. Scattato l’allarme (posti di blocco all’uscita della città, pattugliamento sulle vie  consolari) la squadra mobile è  subito accorsa sul luogo del  rapimento, il dottor De Sena,  dirigente dell’antisequestri ha interrogato la madre della  rapita, unica testimone. Vittoria Piattelli era prostrata dalla tensione e dall’angoscia. Ha raccontato le fasi del sequestro piangendo. Anni fa era stata testimone di un agghiacciante fatto di sangue. Alcuni banditi avevano assassinato sotto i suoi occhi la cugina, Vittoria Fornari, durante una rapina in un ristorante.