10 gennaio 1980
Rapita Barbara Piattelli, erede degli industriali della moda
ROMA — Tre uomini armati e mascherati hanno rapito ieri sera Barbara Piattelli, 27 anni, erede dell’omonima casa di moda, proprietaria di numerosi negozi di abbigliamento e articoli sportivi. Erano trascorse da qualche minuto le 20. Dopo aver passato il pomeriggio facendo compere con la madre Vittoria, Barbara Piattelli stava tornando a casa alla guida della sua auto, una Mini Minor. Arrivata sotto casa, in viale Tiziano 19, al quartiere Flaminio, verso Ponte Milvio, la ragazza ha imboccato l’ingresso del garage condominiale sotterraneo in via del Sansovino 1. I tre banditi, il volto coperto da passamontagna, pistole in pugno, attendevano sotto la rampa. Le due donne hanno parcheggiato l’auto, sono scese. È stato un attimo: sono state subito circondate. I banditi hanno ordinato a Vittoria Piattelli di stendersi con la faccia a terra. La donna ha cercato di resistere ma è stata presto immobilizzata. Barbara ha tentato di fuggire. I rapitori l’hanno bloccata, le hanno premuto un tampone imbevuto di cloroformio sul viso, l’hanno caricata sulla loro auto. Scattato l’allarme (posti di blocco all’uscita della città, pattugliamento sulle vie consolari) la squadra mobile è subito accorsa sul luogo del rapimento, il dottor De Sena, dirigente dell’antisequestri ha interrogato la madre della rapita, unica testimone. Vittoria Piattelli era prostrata dalla tensione e dall’angoscia. Ha raccontato le fasi del sequestro piangendo. Anni fa era stata testimone di un agghiacciante fatto di sangue. Alcuni banditi avevano assassinato sotto i suoi occhi la cugina, Vittoria Fornari, durante una rapina in un ristorante.