10 gennaio 1980
Assenteismo e ostruzionismo bloccano il Parlamento
Ostruzionismo e assenteismo rischiano di paralizzare il Parlamento. È dalla passata legislatura che la questione dell’ostruzionismo — al quale un tempo si ricorreva per avvenimenti eccezionali: dall’adesione alla NATO alla «legge truffa» o alle leggi regionali — ha assunto un preoccupante rilievo. I radicali posero in atto il filibustering nella passata legislatura e con successo contro le leggi che avrebbero dovuto evitare al Paese alcuni dei referendum che erano stati richiesti. La «Reale bis» fu insabbiata dopo venti sedute e circa 152 ore di discussione nella commissione giustizia. La stessa sorte ebbero le leggi sui manicomi e sulla commissione inquirente per i procedimenti di accusa. In questa legislatura l’ostruzionismo è stato elevato a metodo politico. In soli sei mesi sono già dodici i decreti decaduti o non convertiti per fatti, diretti o indiretti, da attribuirsi alle iniziative del gruppo di Marco Pannella. L’ostruzionismo radicale gioca sul fatto che per programmare i lavori parlamentari ci vuole l’unanimità del gruppi, e i deputati di Pannella si adoperano per renderla impossibile. Sull’assenteismo ecco la testimonianza dell’onorevole Fernando Di Giulio, capogruppo del Pci alla Camera: «Io credo che la prima questione è di distinguere tra gruppi e tra singoli. Ora il nostro gruppo è quello che garantisce sempre un’elevata quota di presenze. Parlando invece degli altri gruppi, ce n’è uno in cui l’assenteismo è pressoché totale, ed è il gruppo socialdemocratico. L’altro gruppo che registra un livello di presenze scarsissime, che va intorno al 10-15 per cento, è il gruppo socialista. L’altro giorno erano due soli. Il PdUP è quasi sempre invece presente. I radicali saranno 14 su 18, ma sono presenti. I repubblicani, più o meno, sono presenti. Dei liberali bisogna tener conto anche che metà del gruppo sono ministri, o sottosegretari ... Voglio dire, sono situazioni diverse. Infine il gruppo democristiano, il quale però a onor del vero nell’attuale legislatura nelle votazioni sulle leggi una presenza ce l’ha e comunque, indipendentemente dal fatto che ha una presenza, è un gruppo che nell’ultimo mese ha iniziato una polemica contro i propri assentt» (dal Corriere della Sera)